È la quarta giornata, ancora. Pronostici, “sorprese” e punteggi contano poco. Il giusto, però, per sognare, e a farlo sono indubbiamente Roma e Napoli, trovatesi in vetta quasi per caso, a braccetto l’una con l’altra, sorridendo al campionato e guardando – finché si può – tutti dall’alto in basso.
NAPOLI E ROMA, IL PRIMATO DELLO STRANIERO - A guidare la Serie A sono rispettivamente Rudi Garcia e Rafa Benitez, oggi più che mai non francesi né spagnoli, ma romani e napoletani. L’ex Lille la Serie A l’aveva vista solo da lontano, il secondo, invece, l’aveva vissuta eccome, scontrandosi con un post-Mourinho che non gli ha concesso il minimo errore. Oggi, con le vittorie su Lazio e Milan, Garcia convince chi ancora mancava all’appello e si fa leader incontrastato della sua Roma, mentre Benitez si prende la dovuta rivincita su un’Italia che lo aveva accantonato troppo presto. Il 2-0 a Pektovic rialza la Roma dall’incubo del 26 e slancia i giallorossi verso un campionato più interessante del previsto. Dal canto suo il Napoli incanta e porta a casa il poker di vittorie (se si conta anche la Champions). Numeri da stranieri. Numeri di chi sta imparando, finalmente, ad amare l’Italia.
INTER A VALANGA, CHE FATICA LA JUVE - E se Mazzarri ha un motivo per non guardare con invidia al “suo” Napoli è il 7-0 inflitto al Sassuolo nell’anticipo di domenica. Bastano sei minuti ai nerazzurri per guadagnare i 10 punti attuali in classifica, per farsi carico di una goleada non da poco e per riportare al gol il rientrante Milito (a segno con una doppietta). Anche la Juve si riprende dall’1-1 di San Siro con un 2-1 al Verona, meritato ma sofferto. Gli uomini di Conte dormono per mezzora, vanno sotto di un gol, ma sistemano tutto prima dell’intervallo, grazie soprattutto a Tevez, che pareggia con un destro capolavoro. Poi Llorente raddoppia, e la Juve può gestire al meglio un Verona motivato ma stanco. Mazzarri e Conte guardano Roma e Napoli con lo svantaggio di 2 punti, ma con la consapevolezza di poterle riagguantare da un momento all’altro.
TORINO E FIORENTINA, VITTORIA IN TRASFERTA – La Viola di Montella si fa trascinare da gol di Giuseppe Rossi (5 in 4 partite) e non vuole mollare il gruppo in vetta. Il 2-0 all’Atalanta di Colantuono conferma quanto di buono l’ex aeroplanino abbia dimostrato l’anno scorso, e lancia i suoi verso un campionato di nuovo a caccia dell’Europa. Chi invece cerca il salto di qualità è il Torino di Ventura, vittorioso sul Bologna di Diamanti grazie alla forma sempre più strepitosa di Alessio Cerci, sempre più leader dei granata. In fondo alla classifica il Catania rosicchia un punto in casa con il Parma (0-0 in Sicilia), mentre il Chievo trova la prima vittoria su un’Udinese che non riesce ad ingranare. Stesso discorso per la Samp, che a Trieste con il Cagliari trova solo un 2-2 (secondo pareggio con altrettante sconfitte in campionato) e per il Genoa, che dopo il gran derby si ridimensiona con il Livorno bloccandosi sullo 0-0.
È la quarta giornata, dicevamo. Sarà anche presto per far dei pronostici, ma il disegno di questa Serie A, forse, inizia ad esser chiaro a molti. Non sarà un campionato facile. Di certo sarà entusiasmante.