Serie A, finale Scudetto: Roma cede nel finale, Siena sul 3 a 1

Creato il 17 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Siena e Roma tornavano al PalaEstra per giocarsi gara 4, match fondamentale che poteva dare ai ragazzi di Banchi il doppio match point mentre Calvani e i suoi volevano rimettere tutto in discussione. A vincere è stata la Montepaschi che si è imposta 81-71 allungando nella serie.

L’avvio di partita è caratterizzato dal duello Ortner-Lawal sotto le plance, che alla fine vede l’austriaco con 9 punti mentre il centro di origini nigeriane chiude a quota 16; il primo quarto vede Siena avanti di uno sul 20-19 con un sostanziale equilibrio in tutte le voci. Nella seconda frazione sale in cattedra Brown che segna 10 dei suoi 14 finali con 5 assist, e Siena tenta di allungare ma Roma rimane sempre attaccata e pareggia grazie a Goss prima che un antisportivo fischiato a Lorant segni il 39-37 con cui si va all’intervallo lungo.

Nella ripresa non cambia lo spartito del match con continui sorpassi e contro sorpassi; le due formazioni giocano un ottimo match su entrambi i lati del campo: difese aggressive e attacchi che muovono bene la palla; in particolare si prendono la scena Datome, 17 punti e 21 di valutazione, che ricuce ogni strappo prodotto dal solito Daniel Hackett, decisivo con le sue incontenibili penetrazioni per 16 punti e 7 falli subiti. In vista degli ultimi dieci e decisivi minuti la Montepaschi è avanti 60-59, e nessuna delle due squadre riesce a rompere l’equilibrio fino a due minuti e mezzo dalla fine quando i padroni di casa piazzano un parziale di 12 a 3 che chiude definitivamente la contesa: Moss guida i suoi nel momento decisivo assistito da Janning, che in uscita dalla panchina gioca minuti di grande consistenza; mentre Roma come in gara 3 scompare nel momento più importante non riuscendo più a trovare la via del canestro e a contenere i senesi in attacco.

Proprio i liberi del duo Moss-Janning segnano l’81-71 con cui la partita va in archivio; Siena va così sul doppio vantaggio, 3 a 1, ed ha l’opportunità di chiudere i conti già tra 48 ore ma la Virtus non è squadra che si concede così facimente ed ha comunque dimostrato di giocarsela a viso aperto anche in trasferta, per cui lo spettacolo dei playoff continua.


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