Serie A, il racconto dell’8^Giornata

Creato il 21 ottobre 2013 da Postscriptum

by Giuseppe Causarano
La Roma mette a segno la prima fuga del campionato. Con la vittoria nell’anticipo del venerdì per 2-0 sul Napoli distanzia gli azzurri e li lascia cinque punti dietro, al pari della Juventus, che viene rimontata a Firenze e cade per 4-2, con Giuseppe Rossi grande protagonista con tre gol. La domenica sera regala un posticipo esaltante tra Torino e Inter, che termina 3-3, coi nerazzurri in dieci uomini per lungo tempo. Il Milan nell’anticipo del sabato supera l’Udinese per 1-0, vittorie anche per l’Hellas Verona, quarto in classifica, e per Cagliari, Atalanta, Genoa, Sampdoria e Sassuolo.
Il Posticipo della Domenica

Torino-Inter 3-3, Bellomo stoppa i nerazzurri al 90′ – Ventura è in emergenza ma non rinuncia al 3-5-2, con Cerci e Barreto avanti. Mazzarri deve rinunciare a Campagnaro e Alvarez e inserisce Taider in mezzo, Kovacic dietro Palacio e Rolando in difesa. Il Torino parte forte: al 3′ palo di Cerci, al 5′ cross in mezzo, Handanovic anticipa Cerci: per l’arbitro Doveri è rigore e rosso per il portiere, ma sull’espulsione se ne potrebbe discutere. L’attaccante non era in possesso fisico del pallone e dunque gli estremi della chiara occasione da gol sono non troppo netti. Ad ogni modo dentro Carrizo per Kovacic, dal dischetto il portiere argentino respinge il tiro di Cerci! Carrizo poco dopo si ripete su D’Ambrosio, il Toro spinge e al 21′ azione veloce che smarca Farnerud che in area realizza con un tiro piazzato.

L’Inter però non molla, cerca di replicare, il Toro concede spazi. La partita resta aperta e al 45′ angolo nerazzurro, Ranocchia è anticipato e Guarin in acrobazia pareggia. Torino colpito, ma che nella ripresa inserisce Immobile e attacca. L’attaccante spreca un’occasione, ma al 53′ con un tiro dal limite sigla il vantaggio. Due minuti dopo però azione da Taider in area, respinta corta, Padelli esce male e Palacio insacca.

Dentro Belfodil, che svaria su tutto il fronte lasciando Guarin più dietro e al 71′ l’attaccante mette in mezzo per Palacio che realizza la doppietta. Il Torino allora regisce, spinge, l’Inter controlla ma al 90′ il nuovo entrato Bellomo si inventa una punizione cross che si infila all’incrocio, per il 3-3 finale. Errori e gol, una bella partita.

Il match di Firenze

Clamoroso al Franchi, Rossi travolge la Juventus – Conte piazza Llorente accanto a Tevez ma spedisce il ritardatario Vidal in panchina. La Juventus comunque parte meglio, soffre un po’ il pressing viola ma Pirlo riesce a sganciarsi e aprire il gioco. Davanti il più attivo è Tevez, mentre Padoin e Asamoah riescono spesso a aggirare la difesa viola. La Fiorentina di Montella è confusionaria in mezzo e imprecisa dietro. Falli a ripetizione, anche duri(vedi Aquilani su Bonucci). Ma la Juve affonda il colpo al 37′, quando Tevez viene messo giù da Gonzalo Rodríguez in area: rigore che l’Apache realizza. E al 40′, azione veloce, apertura a sinistra, Cuadrado in ritardo chiude male con un tocco maldestro in area, anticipa Neto e Pogba raccoglie per lo 0-2.
La Fiorentina aveva già perso Ambrosini(dentro Mati Fernandez), al 56′ dentro anche Joaquin per Aquilani per passare al 4-3-3(con Cuadrado più avanzato), ma la Juve si muove molto senza palla e Marchisio viene chiuso da Neto, che poi è attento su due conclusioni di Chiellini e Tevez. Ma i viola crescono e al 66′ Mati viene toccato in area da Asamoah: Rossi realizza il penalty assegnato da Rosetti. E di qui è tutta Fiorentina. Ancora Pepito Rossi che al 76′ sorprende da fuori Buffon con un tiro angolato ma non troppo potente(grave errore del portiere), quindi al 78′ via a un’azione veloce e Borja Valero sfrutta il movimento dei compagni che portano tutti a sinistra i difensori e lo spagnolo serve il connazionale Joaquin, libero in area per piazzare il 3-3. Dentro Vidal e Giovinco, ma da angolo battuto male va via il contropiede, da Cuadrado a Rossi in area che fa tripletta e regala tre punti storici alla Fiorentina. Franchi in delirio contro i rivali, che sono letteralmente crollati fisicamente e mentalmente nel finale. E il Real Madrid attende in Champions e la Roma va a +5.

Roma-Napoli 2-0, Pjanic eroe per una sera – Nell’anticipo del venerdì con una doppietta di Miralem Pjanic i giallorossi di Garcia hanno avuto la meglio del Napoli di Benitez e hanno così ottenuto l’ottava vittoria consecutiva che li spedisce in fuga sugli azzurri e sulla Juventus. Certo è presto, e gli infortuni muscolari di Totti e Gervinho(si spera non gravi) potrebbero farsi sentire, ma la Roma è una squadra. Difesa attenta(Castan monumentale), centrocampo straordinario e attacco molto duttile, oltre a un portiere di garanzia come De Sanctis. Mezz’ora iniziale con un pressing continuo, occasioni per Gervinho e con Pjanic e Strootman da fuori. Al 30’ fuori Totti per infortunio, dentro Borriello, i giallorossi sembrano per un attimo spaesati e il Napoli esce: Insigne inventa, prima mette Pandev davanti a de Sanctis che chiude assieme a De Rossi sulla conclusione, quindi Insigne fa tutto da solo e al 40’ coglie il palo esterno. Fuori pure Britos per infortunio, dentro Cannavaro, che al 45’ atterra Gervinho al limite: Pjanic sfodera così una punizione splendida sotto la traversa. Nella ripresa il Napoli aggredisce, prova da fuori con Hamsik, Inler e Insigne, dentro pure l’acciaccato Higuain, ma la Roma difende basso, organizzata, raddoppia, palleggia e riparte, e al 70’ cross in area per Borriello, atterrato da Cannavaro, doppia ammonizione e rosso: Strootman lascia a Pjanic il rigore che il bosniaco segna. Di qui controllo palla per la Roma, che vola così in vetta alla classifica.

Le altre gare della Domenica

Hellas Verona a tutta, vincono Genoa, Atalanta, Sampdoria e Sassuolo - Non so in quanti ci avrebbero creduto, ma l’Hellas Verona di Mandorlini è sempre più una realtà. Avvio dei veronesi che passano già all’9′ con Cacciatore, che sfrutta un angolo di Iturbe, ma il Parma reagisce e disputa un gran primo tempo di qui in avanti: Acquah trova l’esterno della rete, quindi palo di Parolo, Cassano dispensa giocate. Al 19′ Parolo raccoglie una respinta corta e insacca con un gran tiro da fuori. Al 25′ proprio Cassano raccoglie un assist di Parolo per controllare in area e realizzare. In chiusura traversa di Lucarelli da angolo, poi Rafael salva su Felipe. Nella ripresa però l’Hellas reagisce, cerca spesso Toni e lavora con gli inserimenti. Il Parma non riesce a ricacciare dietro l’avversario e al 60′ Cassani mette giù Toni in area, Jorginho realizza il rigore, poi una fase di equilibrio si spezza all’88′, quando l’Hellas si procura un altro penalty che ancora Jorginho trasforma.

Il Genoa ritrova la vittoria in casa e Gasperini può ritenersi soddisfatto. Funziona abbastanza bene il 3-4-3 e al 22′ Marchese(all’esordio stagionale) trova Gilardino che in area gira in rete. Il Chievo di Sannino pressa in mezzo ma concede troppo sugli esterni, ed è una situazione che si ripete per tutto il primo tempo. A inizio ripresa però Bentivoglio chiude il contropiede clivense e pareggia. Il Genoa non si arrende ma è fortunato quando al 50′ tira dal limite, Bentivoglio respinge in faccia a Gilardino che segna col rimpallo. Il Chievo cerca fino al termine il pari, Perin bravo su Pellissier, ma tanto basta ai padroni di casa.

L’Atalanta ha la meglio su una Lazio brutta e imprecisa, e i nerazzurri festeggiano al meglio i 106 anni del club. I ragazzi di Colantuono nel 4-4-1-1 tengono bene il campo. Moralez appare poco ispirato, meglio gli esterni Raimondi e Bonaventura, ancora meglio Cigarini che in mezzo illumina. Lazio lenta nel 4-3-3, Floccari spesso si muove male e per Perea e Felipe Anderson sono problemi. Al 40′ Cavanda salva su Moralez, ma dopo un minuto Cigarini da fuori trova il vantaggio. Nella ripresa dentro Candreva, la Lazio ha una reazione e pareggia con Perea al 53′, abile a sfruttare un’ingenuità di Lucchini e Del Grosso. Il match resta in equilibrio, la Lazio prova da fuori con Hernanes e anche con Candreva, ma l’Atalanta c’è e all’84′ Cigarini smarca Denis che scatta regolare, supera Marchetti e realizza il gol partita.

Prima vittoria stagionale per la Sampdoria che sbanca Livorno 2-1. Nicola e Delio Rossi in campo entrambi col 3-4-1-2 ma i blucerchiati partono meglio e al 19′ Duncan atterra De Silvestri: Eder realizza. L’arbitro Celi invece lascia correre per un contatto su Paulinho, che poi spreca un’ottima azione al 36′. Greco trova la traversa sul finale di tempo, il Livorno fa più della Samp nella ripresa e trova il pari al 92′ con Siligardi dal limite. E quando sembra tutto finito, Luci commette in area amaranto fallo su Regini: il subentrato Pozzi realizza ed è la vittoria.

Il Sassuolo riesce a ottenere la prima vittoria stagionale. Sotto il diluvio di Reggio Emilia, Berardi si guadagna un rigore al 12′ per fallo di Mantovani, e realizza il vantaggio. Al 17′ Floro Flores mette a segno il 2-0 con un tiro da fuori(netta deviazione di un difensore), ma il Bologna reagisce e si procura un rigore anch’esso al 34′, e Diamanti realizza. Di qui ne viene fuori una partita equilibrata ma che i neroverdi, finalmente attenti su ogni pallone, portano a casa.

Gli anticipi del sabato

Il Milan raddrizza la situazione di classifica e con la vittoria per 1-0 sull’Udinese riparte con nuova fiducia. Decisivo uno splendido gol di Valter Birsa al 22’, che con un tiro a effetto infila sotto la traversa di Kelava, dopo aver scambiato con Robinho. Col giovane Gabriel in porta(out Abbiati) e Balotelli, El Shaarawy, Pazzini, Mexes fuori, i rossoneri partono comunque bene, tengono il campo e aggrediscono l’Udinese fino al vantaggio. I friulani di Guidolin fanno poco e mostrano di non avere idee di gioco. Nella ripresa dentro anche Muriel, ma a parte una punizione di Di Natale deviata sulla traversa da Gabriel e qualche spunto da lontano, il Milan controlla e riparte con Poli, bravo a infilarsi tra le linee bianconere, e nel finale l’ingresso di Kakà esalta i tifosi e permette di gestire il match. Primo importante recupero quello del campione brasiliano.

Nel primo anticipo il Cagliari ritrova il Sant’Elia e la vittoria in casa, 2-1 su un Catania sfortunato. In vantaggio al 5’ con Bergessio, i rossoazzurri giocano a viso aperto e rubano tanti palloni in mezzo, con Barrientos che innesca due volte Bergessio, bravo Agazzi a chiudere. Il Cagliari appare forse emozionato per il ritorno in casa, ma si sblocca solo dopo 20’ e grazie a Ibarbo, che comincia a scattare in velocità e aprire gli spazi ai compagni, e al 26’ brucia Legrottaglie e in girata in area incrocia sotto la traversa di Frison. Al 40’ Ibarbo va ancora via a Legrottaglie che in area lo stende: difensore espulso, Ibarbo va dal dischetto ma trova Frison sul tiro e sulla ribattuta immediata. Nella ripresa però i sardi attaccano, occasioni per Ibarbo, dentro Pinilla e Nenè, e all’84’ Pinilla in area si libera e trova il palo, respinta e gol. Tre punti importanti, i rossoblù però sono in crescita, mentre è notizia della domenica l’esonero deciso di Maran dal Presidente Pulvirenti, che chiama a Catania il tecnico Gigi De Canio. Buon lavoro.

Nota finale della giornata: lo stadio Sant’Elia segnava il peso degli anni ma era uno degli impianti più belli e spaziosi della Serie A. Dopo la costruzione di tre tribune prefabbricate, la disputa sulla gestione ha portato il Comune di Cagliari e la società rossoblù a delle incomprensioni che hanno costretto la squadra a traslocare, tra altre problematiche, fra Quartu Sant’Elena e Trieste. Superata ora la divergenza, si torna dopo un anno e mezzo al Sant’Elia, che vede un tribuna laterale riaperta, la tribuna principale coperta e aperta appena metà, la tribuna frontale chiusa e ridotta e l’altra tribuna laterale prefabbricata “smontata”. Si intravvede l’originale impianto: i lavori urgono e l’idea di ripristinare il classico Sant’Elia sarebbe una soluzione intelligente.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 8^Giornata

Giuseppe Rossi(Fiorentina): tripletta da favola alla Juventus e capocannoniere attuale della Serie A. Dopo due infortuni gravi e oltre un anno e mezzo di stop, il rientro a partire dal ritiro di luglio ha portato di nuovo in condizione uno degli attaccanti più importanti d’Europa e un patrimonio della Nazionale.

Miralem Pjanic(Roma): doppietta di classe e elemento essenziale del centrocampo giallorosso. A Roma non si erano ancora viste tutte le sue potenzialità. Eccole qui.

Valter Birsa(Milan): ancora un gol da tre punti e si rivela elemento sempre più utile in un Milan in difficoltà.

Jorginho(Hellas Verona): doppietta di rigore e quota cinque tra i marcatori. Per un centrocampista merito maggiore.

Alberto Gilardino(Genoa): primo gol da centravanti puro, secondo di fortuna(e si prende pure la pallonata in pieno volto). Decisivo.

Flop 8^Giornata

Juventus: primo tempo ordinato, con Tevez a trascinare tutti e il massimo risultato senza strafare. Nella ripresa il rigore di Rossi segna un calo fisico e mentale preoccupante. Buffon concede il secondo gol, una pessima disposizione il terzo, un contropiede subìto da angolo in proprio favore il quarto. Il Real Madrid è il prossimo avversario.

Nicola Legrottaglie(Catania): Ibarbo lo mette in crisi dopo 20′ e lui non lo tiene più. Gli concede il gol del pareggio e poi lascia in 10 i suoi compagn dopo aver messo giù l’attaccante in area. Disastroso.

Undici rigori assegnati: troppi, ben sopra le media. Molti giusti, su altri si può discutere. Ma le difese della Serie A di quest’anno scricchiolano.

Serie A 2013/2014 8^Giornata, Risultati e Classifica

Venerdì 18/10
Roma-Napoli 2-0

Sabato 19/10
Cagliari-Catania 2-1
Milan-Udinese 1-0

Domenica 20/10
Atalanta-Lazio 2-1
Fiorentina-Juventus 4-2
Genoa-Chievo Verona 2-1
Hellas Verona-Parma 3-2
Livorno-Sampdoria 1-2
Sassuolo-Bologna 2-1
Torino-Inter 3-3

Roma 24
Napoli 19
Juventus 19
Hellas Verona 16
Inter 15
Fiorentina 15
Atalanta 12
Milan 11
Lazio 11
Torino 10
Udinese 10
Cagliari 10
Parma 9
Livorno 8
Genoa 8
Sampdoria 6
Catania 5
Sassuolo 5
Chievo Verona 4
Bologna 3

Giuseppe Causarano
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