Serie A, il racconto della 18^Giornata

Creato il 07 gennaio 2014 da Postscriptum


La Juventus batte la Roma 3-0 nell’anticipo della 18^ Giornata di Serie A e vola a +8 sui giallorossi, mantenendo invariate le distanze sul Napoli, che supera 2-0 la Sampdoria. La Fiorentina resta in corsa Champions con la vittoria per 1-0 sul Livorno ma perde per infortunio Giuseppe Rossi, che rischia anche di saltare il Mondiale. La Lazio con Reja in panchina supera 1-0 l’Inter nel finale, l’Hellas Verona sbanca il campo dell’Udinese 3-1 e manda in crisi i friulani, con Di Natale che annuncia il ritiro a fine campionato. Il Milan risorge con una doppietta di Kakà che fa 101 gol in rossonero, vincono anche Catania, Parma e Genoa.

Il Posticipo dell’Epifania

Lazio-Inter 1-0, basta un gol di Klose – Il ritorno in panchina di Edy Reja coincide con quello alla vittoria della Lazio, che allontana la crisi e può guardare al futuro con più ottimismo, anche se i problemi di gioco restano. Il tecnico friulano riporta la squadra al 4-1-4-1 con Klose di punta, ma a parte qualche spunto sugli esterni nel primo tempo non che si veda moltissimo. Handanovic esce bene in tre circostanze proprio sull’attaccante tedesco, mentre l’Inter di Mazzarri oppone ancora meno. Sembra la stessa squadra vista nel derby, piatta e senza idee, con Palacio abbandonato al suo destino, Guarin che si accende raramente, Alvarez spento e Kovacic che attende in panchina.
Nella ripresa Mazzarri ci pensa un po’ e inserisce prima il giovane croato, poi anche il ritrovato Milito. La palla gol arriva con Nagatomo, ma il portiere Berisha (in campo per l’infortunato Marchetti) si oppone. Reja invece prova con Onazi e dà più equilibrio in mezzo. La partita la fa l’Inter, la Lazio si fa attaccare e cerca la ripartenza, sfidando i nerazzurri col gioco che dovrebbero far loro. E infatti le difficoltà a costruire si vedono tutte nella squadra di Mazzarri, unica luce è Kovacic che da solo può poco. E all’80′ Candreva va via a destra, salta il disattento Nagatomo e serve in mezzo Klose che, lasciato libero da Rolando, colpisce al volo in rete, e nulla può in chiusura Ranocchia: è il gol che decide la gara. Mazzarri protesterà per un paio di episodi(manca un rigore ai nerazzurri) ma se il tecnico toscano pensa che con questo atteggiamento e con tale carenza di gioco l’Inter possa puntare a un posto Champions, temiamo si sbagli di grosso. Già nel derby si erano evidenziate le difficoltà a impostare e attendere l’avversario tenendo il pareggio per attaccare solo gli ultimi 20′ non paga alla lunga. Il mercato suggerisce rinforzi, Thohir appare più impegnato a sistemare il bilancio e rilanciare il marketing, nel frattempo Mazzarri farebbe bene a trovare alternative e sfruttare meglio quanto ha a disposizione.

Gli anticipi della Domenica

Juventus-Roma 3-0, bianconeri Campioni d’inverno – Quando manca ancora un turno alla fine del girone d’andata, la Juventus conquista il ‘titolo’ d’inverno e nel match contro la Roma, avversario principale per il campionato. Una vittoria frutto delle mosse tattiche di Conte e della compattezza di squadra dei bianconeri, bravi a saper attendere e respingere la Roma all’inizio e colpire nella miglior occasione del primo tempo e alla prima opportunità della ripresa. Eppure la squadra di Garcia aveva tenuto il pallone nei primi 15′, mettendo in difficoltà la Juve con la velocità di Gervinho e Ljajic e prendendo possesso del centrocampo anche col lavoro di Totti che spesso dialoga con Pjanic e libera Strootman per gli inserimenti centrali. Ma al 18′ azione veloce, Tevez in area passa a Vidal che da due passi realizza.

La Roma accusa il colpo ma continua ad attaccare, prova anche la soluzione da fuori ma la Juve resta bassa e non concede spazio. Per scatenarsi a inizio ripresa, creando subito delle opportunità e arrivando al raddoppio con Bonucci al 48′, che si libera dalla punizione di Pirlo. Garcia inserisce Destro e Torosidis (fuori anche l’acciaccato Pjanic), ma la gara è indirizzata. Gli attacchi della Roma perdono efficacia mentre la Juventus aggredisce di più e in maniera compatta, prendendo più alta la Roma. Dentro Vucinic per lo stanchissimo Tevez, ma altra prova eccezionale per lui, i giallorossi perdono lucidità col passare dei minuti e al 74′ De Rossi abbatte Chiellini al limite con un brutto fallo in ritardo: rosso di Rizzoli per il mediano, che al 76′ espelle pure Castan, per aver salvato con la mano una deviazione in porta di un calciatore bianconero su azione d’angolo. Roma in 9, arriva il seguente rigore che Vucinic realizza e così titoli di coda sulla gara: Juventus in fuga, la Roma si consola col quasi certo acquisto di Nainggolan dal Cagliari (3 milioni per il prestito, poi riscatto della metà a 6,5 a giugno) ma deve guardarsi dietro.

Fiorentina-Livorno 1-0, decide Gonzalo Rodríguez – Con un colpo di testa del difensore al 63′ la squadra di Montella batte il Livorno, dopo un primo tempo equilibrato, nel quale a parte due tentativi di Rossi e una conclusione di Ilicic arrivano pochi pericoli dalle parti di Bardi. Gli amaranto infatti si difendono con ordine e a inizio ripresa vanno spesso anche in ripartenza. Prima della rete di Gonzalo che sposta gli equilibri dalla parte della Fiorentina, che però deve ringraziare Neto per due parate decisive nel finale sui tentativi del Livorno. Al 70′ però Rinaudo entrava da dietro sul ginocchio destro di Rossi, quello già martoriato da due rotture, tra cui del legamento crociato. L’attaccante della Nazionale, uscendo in lacrime, presagiva il peggio: l’esito è lesione al legamento collaterale, che terrà fuori tre mesi il ragazzo, ma è andata molto meglio di quanto si potesse prevedere. Un rientro che potrebbe lasciare qualche partita di campionato per così permettere a Pepito di riacquisire la condizione per sperare di andare al Mondiale brasiliano.

Chievo-Cagliari 0-0 – Primo anticipo senza reti, in un inizio assolutamente privo di emozioni, ma poi il Chievo è più propositivo nella ripresa(occasione per Thereau) ma il Cagliari da metà seconda frazione in poi ha avuto certo le migliori opportunità, compreso il rigore calciato alto da Pinilla a un quarto d’ora dal termine. Ma il pareggio è fondamentalmente giusto.

Le altre gare dell’Epifania

Napoli-Sampdoria 2-0, gli azzurri ripartono – Dopo il pareggio di Cagliari, vittoria fondamentale che permette al Napoli di restare a 10 punti dalla Juventus e soprattutto di accorciare sulla Roma. Paga l’intuizione di Benitez che schiera Callejon, Insigne e Mertens dietro Higuain e i quattro fanno tanto lavoro e creano occasioni, ben tre in sequenza, ma Da Costa si salva. Mihajlovic comunque vede una Sampdoria compatta, ben messa in campo e che cresce con il passare dei minuti. Nella ripresa però il Napoli ha il merito di sbloccare subito e al 53′ Higuain trova in mezzo Mertens che mette in rete. La Samp reagisce, Gabbiadini con un fortissimo tiro dal limite di sinistro colpisce la traversa, ma al 62′ Mertens su punizione fa gol e per lui è doppietta che chiude il conto. Il Napoli spreca diverse occasioni in contropiede, la Samp colpisce un doppio palo con Sansone e chiude in attacco, lasciando buone speranze per le prossime gare.

Milan-Atalanta 3-0, Kakà fa 101 e i rossoneri si rialzano – Primo tempo brutto per mezz’ora, solo una traversa del giovane Cristante(in campo per l’influenzato Montolivo) poi l’Atalanta si scuote e attacca con maggiore continuità. Fatale però l’errore al 35′, quando i nerazzurri perdono palla a centrocampo permettendo a Emanuelson di partire in contropiede, servire Kakà al limite sinistro in area e il fuoriclasse brasiliano con un tocco preciso supera Consigli, che poco prima lo aveva fermato in una precedente occasione, e arriva così a 100 gol con la maglia rossonera. Nella ripresa l’Atalanta parte bene e prima si vede annullare un gol, poi Moralez mette in mezzo per Denis che viene murato da Abbiati. Dentro Balotelli(debilitato anche lui dall’influenza), ma l’attaccante si rende subito prezioso trovando in mezzo Robinho che manca il pallone, irrompe Kakà che raddoppia e fa 101. Il giovane centrocampista Cristante, classe 1995, trova anche il 3-0 al 68′ con una botta da fuori, che completa la festa dei rossoneri e di Allegri, che ha annunciato il suo addio a fine stagione.

Udinese-Hellas Verona 1-3, Toni trascina i gialloblù – La squadra di Mandorlini riconquista il quinto posto che significherebbe Europa League. E se l’Hellas continuerà a fare risultati pure fuori casa, dato che al Bentegodi è un rullo, potrebbe diventare un obiettivo concreto la competizione continentale. All’8′ l’Udinese perde un pallone a metà campo, va via il contropiede, palla a Toni che da fuori trova l’errore di Brkic che vale lo 0-1. La squadra di Guidolin cerca la reazione ma fa tanta confusione, l’Hellas resta compatto e al 39′ ancora azione dei gialloblù che trovano messa malissimo la difesa di casa, lancio in area per Toni che anticipa Danilo e raddoppia. Pereyra riapre i conti al 43′ dopo una bella giocata in area e conclusione precisa, ma le mosse di Maicosuel e Fernandes nella ripresa portano solo a molti tentativi da fuori e poco altro. Efficace Iturbe che, entrato al 63′, dopo pochi minuti sfrutta il nuovo errore di Danilo per chiudere la gara con un tocco preciso sull’uscita di Brkic. E nelle interviste del dopo partita, DI Natale annuncia il ritiro a fine stagione, anche per la delusone delle critiche che gli sono arrivate per una stagione con pochi gol finora. Ma, a mio avviso, è una scelta sulla quale il capitano friulano potrà tornare.

Il Catania torna a volare, bene Genoa e Parma – Lo dicevamo da molto tempo, ma nel momento in cui il Catania recupera quasi tutti i titolari, una condizione atletica buona e riprende anche Lodi dal Genoa sfruttando subito i primi giorni di mercato, ecco che la squadra etnea ritrova gioco e gol e batte 2-0 il Bologna, ritornando in piena corsa salvezza. In campo con decisione, Bergessio ha subito una bella occasione, ma al 23′ mette dentro di testa sulla precisa punizione di Lodi. Il regista restituisce tempi di gioco alla squadra e libera Plasil per gli inserimenti, con Izco che dà equilibrio nel 4-3-3. Davanti ci pensa Barrientos a far ammattire la difesa del Bologna mentre Bergessio fa continuo movimento. La squadra ospite oppone ben poco(pesante l’assenza di Diamanti), e nella ripresa Lodi trova un palo su punizione, poi al 66′ Peruzzi mette in mezzo dove Morleo con la mano blocca il cross basso: Lodi va dal dischetto e può completare la giornata fantastica col 2-0. Barrientos colpisce il palo poco dopo, Bergessio manca per due volte il terzo gol ma per ripatire ai rossoazzurri va benissimo comunque.

Il Genoa ritrova la vittoria con una prestazione convincente. Pur con qualche assenza pesante, la squadra di Gasperini parte meglio e passa al 28′ su rigore realizzato da Gilardino, assegnato per una spinta in area ai danni di Antonelli. Il Sassuolo è troppo leggero in avanti e concede parecchio dietro, e al 45′ Konatè pesca in mezzo Bertolacci che al volo raddoppia. Missiroli si vede respinto un gol fatto da Perin, ed è di fatto la miglior occasione dei neroverdi. Nella ripresa il Sassuolo cerca di fare il gioco, ma è il Genoa, che cambia anche disposizione tattica in corso d’opera, ad avere le migliori occasioni. Gilardino si fa parare un rigore all’88′, poco dopo è murato ancora da Pegolo. Quanto basta però per legittimare i tre punti. Per i rossoblù 500^ vittoria in Serie A con il girone unico.

Il Parma va sotto con Immobile al 20′, ma il Torino, dopo un ottimo avvio, lascia l’iniziativa al Parma di Donadoni che spedisce in panchina Cassano e dà fiducia a Amauri e Sansone che ci mettono tecnica e velocità, assieme a Biabiany. Il centravanti colpisce la traversa, poi al 34′ Cassani va via e mette al limite per Marchionni che al volo con un tiro deviato trova il pareggio. In chiusura, Lucarelli con un gol di tacco pregevole mette all’incrocio e porta in vantaggio i suoi. Ricorda molto un meraviglioso gol di Roberto Mancini con la maglia biancoceleste in Parma-Lazio 1-3 del campionato 1998-1999. Nella ripresa Ventura sostituisce l’acciaccato Immobile e per scelta tecnica Cerci, ma la squadra granata non ne ha più e anzi si prende il 3-1 di Amauri, al primo gol in campionato, al 70′, rete che chiude la gara.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 18^Giornata

Ricardo Kakà(Milan): doppietta, fa 100 e 101 gol con la maglia rossonera e si dimostra ancora una volta pienamente recuperato (io non avevo mai avuto dubbi). Decisivo, vero fuoriclasse che può tirare fuori il Milan dalla metà classifica. Bravo Ricky.

Dries Mertens (Napoli): doppietta di pregevole fattura e partito titolare ripaga la fiducia di Benitez. Si accende a tratti e avvolte sparisce un po’, ma i colpi lo ha e per trovare continuità deve giocare. Con Callejon e Insigne perfetta intesa alle spalle di Higuain.

Juventus: tatticamente perfetta la prova degli uomini di Conte, che lasciano fare il gioco alla Roma, rischiano in partenza ma hanno la capacità di segnare alla prima occasione. Nella ripresa raddoppiano subito e possono fare il loro solito gioco. Forza evidente, fuga scudetto. Ma per fare il salto di qualità in Europa adattarsi all’avversario e non perseguire la propria identità di gioco non porta a molto, e infatti l’eliminazione dalla Champions pesa ancora. Ma dominare così il campionato basta, forse, per consolarsi.

Luca Toni (Hellas Verona): doppietta da attaccante di razza e a 36 anni sembra tornato quello di dieci anni fa. Decisivo, un pensiero per il Mondiale è più che giusto che il buon Luca lo possa fare.

Alessandro Lucarelli (Parma): più che per la prova, anche perché la difesa gialloblù ha sofferto molto per 30′, per il gol incredibile alla Mancini che ha realizzato. Tacco da campione.

Flop 18^Giornata

Inter: e soprattutto Mazzarri. Ripropongo ancora una volta quanto scrivo da molte gare. L’Inter non ha un’idea di gioco, ha poca qualità in mezzo (Kovacic in campo!), cambia troppo in difesa (Campagnaro era squalificato, ma il terzetto con l’argentino, Ranocchia e Juan Jesus andava benissimo a inizio campionato, perché stravolgerlo?) e attende sempre l’avversario per cercare poi di resistere e vincere in 20′ le gare. Ma così non vedremo mai un salto di qualità da parte dei nerazzurri. Certo, i segnali da Thohir sul mercato non arrivano. Bilancio, marketing e organizzazione per cominciare. Ma il campionato va avanti…

Adem Ljajic, Daniele De Rossi e Mehdi Benatia (Roma): tra i peggiori in campo nella squadra giallorossa, sparita dal campo dopo il 2-0 della Juventus. Il serbo non ne indovina una in tutta la partita, il centrocampista si fa cacciare per un fallo del tutto evitabile e dopo una prova insufficiente, il difensore sbaglia posizione sul primo gol e commette altri errori.

Udinese: squadra sull’orlo di una crisi di nervi. In campo un disastro, errori gravissimi dietro e inefficace in avanti, in mezzo una voragine che sembrava arginata dopo qualche buon risultato; Di Natale annuncia il ritiro, dopo una scelta ponderata, dice il Capitano friulano, ma appare più presa sulla rabbia del momentaccio attuale; Guidolin che si interroga sulla sua posizione. La società deve trovare una soluzione.

Serie A 2013/2014, 18^Giornata, Risultati e Classifica

Domenica 05/01

Chievo Verona-Cagliari 0-0
Fiorentina-Livorno 1-0
Juventus-Roma 3-0

Lunedì 06/01

Napoli-Sampdoria 2-0
Catania-Bologna 2-0
Genoa-Sassuolo 2-0
Milan-Atalanta 3-0
Parma-Torino 3-1
Udinese-Hellas Verona 1-3
Lazio-Inter 1-0

Juventus 49
Roma 41
Napoli 39
Fiorentina 36
Hellas Verona 32
Inter 31
Torino 25
Parma 23
Genoa 23
Lazio 23
Milan 22
Cagliari 21
Udinese 20
Sampdoria 18
Atalanta 18
Chievo Verona 16
Sassuolo 15
Bologna 14
Livorno 13
Catania 13

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


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