Serie A, il racconto della 20^Giornata

Creato il 20 gennaio 2014 da Postscriptum


La Juventus batte anche la Sampdoria per 4-2 e continua la marcia in vetta, mantenendo 8 punti sulla Roma che liquida il Livorno 3-0. Le due protagoniste, in campo negli anticipi, allungano così sul Napoli, che si fa raggiungere dal Bologna sul 2-2, e gli azzurri vengono pure avvicinati dalla Fiorentina, che vince 3-0 a Catania. Il Milan di Clarence Seedorf parte bene e vince 1-0 sull’Hellas Verona con un rigore di Balotelli, vincono anche il Genoa, che batte 1-0 l’Inter, poi Parma, Lazio, Torino e Atalanta.
Il Posticipo della Domenica

Milan-Hellas Verona 1-0, tre punti per ripartire – La nuova avventura di Clarence Seedorf parte bene. Il nuovo tecnico del Milan, che ha abbandonato le vesti di calciatore e indossate quelle di allenatore, inizia portando a casa tre punti importanti. Durante la sua lunga carriera Seedorf aveva più volte espresso la volontà di allenare, dopo il ritiro dal campo, e l’occasione per fare il passo è arrivata a 37 anni molto repentina e forse un pò in anticipo, di qualche mese, ma il suo arrivo al Milan è stato stabilito ora ed è realtà. Schierata col 4-2-3-1, la squadra rossonera ci mette volontà ma fatica a trovare le misure. Un consulto con Tassotti ogni tanto, qualche indicazione ai giocatori, Seedorf osserva, attento. In campo Kakà appare fuori posizione a sinistra, Balotelli si muove a vuoto, Robinho appare attivo, Honda è fuori gara: sbaglia i cross, non azzecca un passaggio in area, tira altissimo una punizione. Montolivo e De Jong vengono presi in mezzo dall’Hellas di Mandorlini che, privo di Jorginho, passato al Napoli, e di Toni, a casa con l’influenza, appare con poca profondità ma recupera con due linee di centrocampo e difesa corte e ripartenze molto rapide. A parte qualche conclusione poco precisa, l’opportunità migliore arriva con Balotelli al 40′, che impegna Rafael con un tiro a girare.

Nella ripresa si fa male Bonera, dentro Silvestre; nel Verona fuori Cacia, dentro Martinho. Ma poco dopo, ecco in campo Birsa per Honda nel Milan, con Kakà più centrale. E il nuovo entrato fa cose essenziali ma è molto più concreto del centrocampista giapponese, e si intende coi compagni. Il problema è che i rossoneri calano a livello fisico e si allungano, e si apre una voragine in mezzo, così che l’Hellas, in fase di uscita della palla, può ripartire coi vari Romulo, Iturbe, Juanito Gomez, ma il difetto dei gialloblù è non trovare l’ultimo passaggio, sprecando sei o sette ripartenze: l’occasione migliore per Martinho, para Abbiati. Al 70′ Robinho trova il palo con un tiro dal limite deviato, la partita scorre in equilibrio, al 78′ dentro il giovane Petagna(rientrato dalla Sampdoria), fuori Robinho. All’82′ Kakà va via in velocità, palla destinata sul fondo ma Gonzalez lo butta giù in area, regalando il rigore al Milan: dal dischetto Balotelli realizza, il Verona si butta avanti, ma i rossoneri tengono e vincono. Riparte la corsa almeno a un posto in Europa League.

Le partite della Domenica pomeriggio

Bologna-Napoli 2-2, Bianchi ferma gli azzurri – Dopo che i soliti “fenomeni” e imbecilli presenti in tutti gli stadi italiani si sono distinti nel prepartita(e poi durante la gara) con cori e striscioni razzisti contro i tifosi napoletani, la gara, sotto una forte pioggia, si intuisce come complicata per la formazione di Benitez. Il Bologna di Ballardini fa muro in mezzo e cerca di togliere la profondità agli azzurri, che peraltro vanno a velocità ridotta. I rossoblù invece crescono e Diamanti pesca Bianchi al 32′, girata fuori; al 37′ ancora assist del fantasista e stavolta Bianchi trova il gol anticipando il disattento Albiol. Callejon sfiora il pari in chiusura, poi nella ripresa serve Higuain che fallisce anche lui la conclusione in porta. Dentro Hamsik per Pandev, e al 61′ Konè mette giù Dzemaili in area, rigore: Higuain realizza dal dischetto.

Non che il Napoli sia molto continuo nel gioco, ma adesso trova più facilmente la conclusione. Quindi Mertens impegna Curci su punizione, e all’80′ palla persa in mezzo, ripartenza da Hamsik a Higuan in area per Callejon che conclude in rete. Poco dopo Konè si guadagna pure l’espulsione. La reazione del Bologna c’è comunque, e al 90′ angolo che la difesa del Napoli buca, arriva Bianchi e pareggia, per il punto meritato dai rossoblù.

Catania-Fiorentina 0-3, tutto nella prima frazione – A Catania torna Maran in panchina, e per i primi 20′ i rossoazzurri sono ben messi in campo, forse però poco propositivi. Attende la Fiorentina di Montella, che deve rinuciare sempre a Gomez e Rossi, ha Aquilani acciaccato in panchina ma lancia il nuovo arrivato Matri che si piazza al centro dell’attacco.  E la squadra toscana, appena accelera, passa: al 25′ sponda di Matri, Mati Fernandez dal limite infila all’angolo basso. Al 28′ da sinistra Pasqual trova Matri, che anticipa Spolli e fa 0-2.

E al 41′, tiro da fuori, Frison respinge e Matri mette dentro. Tris che spezza il Catania, che nella ripresa non riesce mai a trovare la porta, seppur provando qualche spunto. Montella toglie gli acciaccati Tomovic e Matri e può comunque gestire con tranquillità la gara. Tre punti che consentono di accorciare sul Napoli.

Genoa-Inter 1-0, ci pensa Antonelli – Su un campo pieno d’acqua, partita equilibrata nella prima mezz’ora, con continue occasioni per entrambe le squadre, la migliore è forse per Palacio che sfiora il palo al 28′. Intanto si fa male Alvarez, dentro Kovacic, l’Inter è comunque pericolosa ma il Genoa chiude meglio la prima frazione. Nella ripresa i nerazzurri di Mazzarri cercano di fare la partita, ma il Genoa di Gasperini in contropiede sfiora il vantaggio due volte. Le occasioni migliori sono ancora per l’Inter: Palacio spara alto, quindi Perin salva in uscita al 75′ e su una conclusione ancora di Palacio al 77′. All’83′ angolo del Genoa, in mezzo Antonelli svetta in rete per l’1-0. L’Inter chiude in attacco, Perin sigilla il punteggio, l’Inter perde ancora e non trova la vittoria nel 2014 oltre a restare sempre al palo in classifica.

Il Parma vola, il Torino anche, la Lazio si rialza, l’Atalanta corre verso la salvezza – La squadra di Donadoni parte bene con Parolo che va vicino al vantaggio al 2′, ma va sotto con Paloschi al 14′ che risolve in rete una mischia in area. Ma il Parma reagisce: si guadagna un rigore per un fallo di mani di Hetemaj, ma Puggioni para il tiro dal dischetto di Amauri, e pareggia comunque al 27′ con Cassano, che trova la porta dal limite. Nella ripresa partita equilibrata, chiude meglio il Parma che va in avanti fino alla fine e trova la zampata con Lucarelli al 90′, col difensore che sfrutta l’assist in area e un errore del portiere avversario, fin lì assoluto protagonista.

Su un campo impantanato dalla pioggia, il Torino di Ventura con una gara attenta e essenziale si porta a casa tre punti importanti. Il Sassuolo non entra mai in partita e viene punito al 25′ da Immobile, che va via a metà campo, perfora in mezzo la squadra di casa e supera il portiere con un tiro preciso. E al 49′, azione di Cerci, tiro ribattuto da Pegolo, Brighi da due passi insacca e chiude la gara. Il Sassuolo torna alla realtà, Torino con prospettive europee.

La Lazio lotta, va sotto, si rialza e in 10 uomini trova pure il colpo da tre punti. All’8′ Di Natale torna al gol dopo molto tempo su rigore, concesso per un fallo di Cavanda su Maicosuel; la squadra di Reja, in cerca di idee e gioco, prova il 3-4-3 ma non trova le misure all’inizio. Maicosuel va vicino al raddoppio in conclusione di primo tempo, e Onazi si procura il secondo cartellino giallo che vale il rosso dopo pochi minuti della ripresa. Ma Reja inserisce Ederson e Hernanes e la Lazio reagisce: pareggia su rigore con Candreva al 61′, va di nuovo sotto con un gran gol di Badu al 68′, ma i biancocelesti hanno carattere e prima raggiungono di nuovo il pari con un’autogol di Lazzari, quindi a 5′ dal termine Hernanes sfodera un gran tiro da fuori che vale la bellissima vittoria. Primo successo esterno in campionato, l’Udinese e Guidolin continuano la stagione da montagne russe.

A Bergamo la partita la fa il Cagliari: nel primo tempo Ibarbo due volte e Conti fanno tremare i pali della porta atalantina. Colantuono vede i suoi in difficoltà ma la sua squadra, con fortuna prima e carattere poi, difendono meglio nella ripresa e trovano pure il gol partita con Bonaventura al 68′: cross di Brienza, Moralez prolunga per Jack che mette dentro un gol che vale un successo davvero importante.

Gli anticipi del sabato

Juventus-Sampdoria 4-2, continua la marcia bianconera - Senza Bonucci, con Pirlo in panchina per turnover, Conte sceglie ancora Llorente per affiancare Tevez. E la Juve parte comunque forte: occasioni in serie per Asamoah, Chiellini, Tevez, grande corsa sugli esterni e poi a convergere in mezzo, e la Samp resiste fino al 18′, quando Pogba pesca in area Vidal che si inserisce e con un tocco leggero batte in uscita Da Costa. Al 24′ corner di Tevez, in mezzo stacca libero in gol. Tevez cerca anch’egli il gol ma trova il palo al 28′. La Samp di Mihajlovic reagisce, partendo spesso dalle corsie laterali o cercando la conclusione da fuori. Buffon si salva su Mustafi, poi anche Gabbiadini si fa vedere, quindi al 38′ cross da sinistra e Barzagli anticipa Buffon mettendo dentro la propria porta.  Ma al 41′ basta un lancio di Marchisio in area per Vidal che viene atterrato: rigore che il cileno non lascia a Tevez, e che però trasforma ugualmente: 10° gol stagionale.
Nella ripresa la Samp inserisce Renan e parte anche meglio. I ritmi restano bassi, ma col passare dei minuti i doriani avanzano e soprattutto coi calci piazzati, ma pure sfruttando le sovrapposizione sugli esterni, creano parecchi problemi alla Juve: Buffon salva sul tiro ravvicinato di De Silvestri, poi alcuni svarioni fanno infuriare Conte e avvicinare al gol la Samp, che trova al 70′ accorcia con Gabbiadini, veloce a raccogliere la respinta di Buffon dopo cross da angolo deviato verso la porta da Regini. Il giovane attaccante (in comproprietà tra le due squadre) prende la traversa da fuori poco dopo con un tiro sensazionale. La Juve accelera ancora e trova il gol con Pogba con un tiro angolato al 78′. E così arriva la 12^ vittoria consecutiva. Ma meno facilmente del previsto.

Roma-Livorno 3-0, non c’è partita - Al 6′ già in vantaggio con Destro, bravo a farsi trovare pronto sul cross da destra in area e dopo un errore di Gervinho, la Roma può fare la partita che vuole: inserimenti senza palla, lanci precisi in profondità, conclusioni da fuori. E il tutto senza Totti, Maicon e Florenzi, lasciati in panchina verso la Coppa Italia, ma con la qualità e il gioco che la squadra di Garcia ha fatto vedere in questa stagione. Oppone troppo poco il Livorno del nuovo tecnico Perotti (passato dalla dirigenza al campo), che lascia in panchina alcuni validi elementi per optare per un 3-5-1-1 troppo difensivo e che si lascia attaccare da una Roma bella e che raddoppia al 36′ con Strootman, il migliore dei suoi, che raccoglie un pallone in area al termine di un’azione prolungata e condotta con molti giocatori. In mezzo alle due reti, occasioni per Benatia, Destro e Gervinho, tutte sprecate da buona posizione. E in chiusura di tempo, Gervinho manda a lato di testa da due passi, Destro si vede annullare un gol per fuorigioco(correttamente) e Strootman va vicino al gol da lontano. Nella ripresa accademia giallorossa, con azioni manovrate e più ragionate per lungo tempo e poi più veloci e con conclusioni in area di Pjanic e poi di Ljajic, che spreca due volte prima di realizzare il 3-0 con un preciso tiro dal limite al 78′. Giallorossi sempre secondi, con un pensiero alla Juventus e  però anche a chi insegue. Ma giocando così sono veramente difficili da fermare.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 20^Giornata

Arturo Vidal (Juventus): doppietta, 10 gol in campionato e giocatore universale dei bianconeri: corre per tutto il campo, copre e si inserisce. Fondamentale. E sta acquisendo quella continuità di rendimento anche nella fase centrale della stagione, dopo che nei primi due anni a Torino aveva sempre accusato un calo in questo periodo.

Kevin Strootman (Roma): giocatore strepitoso. Sa fare tutto: ci mette quantità, qualità, corsa, tiro e inserimento. Sigla il gol che sigilla i tre punti per la Roma e si dimostra acquisto eccezionale a ogni gara. Mostruoso.

Alessandro Matri (Fiorentina): al Milan per 12 milioni dalla Juventus ad agosto, Allegri che aveva ritrovato il suo pupillo. Risultato? Un gol in campionato e tante brutte prestazioni, Allegri esonerato e lui ceduto alla Fiorentina, in prestito. Ma il problema non era lui tra i rossoneri, dato che alla prima gara coi toscani risponde con una doppietta. Prestazione di qualità.

Parma: ancora tra i top la squadra di Donadoni che è sempre più una garanzia. Tra i titolari torna pure Cassano e il talento barese risponde con un gol e un assist, e prova di squadra concreta. Ottimo.

Ciro Immobile: gol notevole per corsa, potenza e abilità sotto porta. Finalmente trova la sua dimensione in Serie A, con un campionato fino a ora eccellente. E il Toro va.

Flop 20^Giornata

Rodrigo Palacio (Inter): spreca di tutto e i suoi errori pesano nel risultato, ancora pessimo per l’Inter. Non si può pretendere il titolo di capocannoniere o che tiri avanti da solo l’attacco nerazzurro, e questo va ricordato. Ma se non segna lui, chi allora? E dalle parti di Corso Vittorio Emanuele II e Giakarta (!) si pensa a ripianare il bilancio della società, giustamente, piuttosto che a prendere altri attaccanti. Ma il piatto piange.

Nicolas Spolli (Catania): buca su Matri nell’azione del secondo gol della Fiorentina, ci aggiunge altri errori di marcatura, chiude peggio nella ripresa quando da un calcio da dietro a Matos che era a terra, ma non viene punito dall’arbitro. Giornata disastrosa.

Udinese: in vantaggio due volte col punteggio, in vantaggio di un uomo per quasi un tempo, riesce a perdere in casa al termine della partita. Squadra in grande difficoltà.

Serie A 2013/2014, 20^Giornata, Risultati e Classifica

Sabato 18/01
Roma-Livorno 3-0
Juventus-Sampdoria 4-2

Domenica 19/01
Udinese-Lazio 2-3
Atalanta-Cagliari 1-0
Bologna-Napoli 2-2
Catania-Fiorentina 0-3
Chievo Verona-Parma 1-2
Genoa-Inter 1-0
Sassuolo-Torino 0-2
Milan-Hellas Verona 1-0

Juventus 55
Roma 47
Napoli 43
Fiorentina 40
Inter 32
Hellas Verona 32
Torino 29
Parma 29
Lazio 27
Genoa 26
Milan 25
Atalanta 24
Sampdoria 21
Cagliari 21
Udinese 20
Chievo Verona 17
Bologna 17
Sassuolo 17
Livorno 13
Catania 13

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


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