Serie A, il racconto della 21^Giornata

Creato il 27 gennaio 2014 da Postscriptum


Una giornata di campionato favorevole alla Roma, che vince sul difficile campo dell’Hellas Verona 3-1 e accorcia sulla Juventus, bloccata dalla Lazio sull’ 1-1 nell’anticipo serale del sabato, e contemporaneamente i giallorossi allungano sul Napoli, che pareggia 1-1 contro il Chievo, e sulla Fiorentina, cui non basta la tripletta di Aquilani e si fa raggiungere dal Genoa 3-3 nel posticipo serale della Domenica. L’Inter stecca ancora in casa e fa 0-0 col Catania, il Milan rimonta nel finale e vince 2-1 a Cagliari, vincono pure Torino e Parma che si avvicinano alle posizioni valide per entrare in Europa League, pari tra Sampdoria e Bologna per 1-1, vittoria per il Livorno che risale la graduatoria.
Il Posticipo della Domenica

Fiorentina-Genoa 3-3, occasione persa per i toscani – Montella deve far la conta degli assenti: il solito Gomez, poi Rossi, ma pure Borja Valero e Gonzalo Rodriguez(squalificato). Prima parte di gara equilibrata, il Genoa si chiude e i viola non sfondano. Matri sfiora la rete saltando Perin ma un difensore salva, quindi al 26′ lancio in area toscana e Neto in uscita tocca appena Antonelli: per l’arbitro Tommasi è rigore e Gilardino realizza. Reazione della Fiorentina e al 33′ Ambrosini viene atterrato in area: rigore, va a battere Aquilani e pareggio. Un minuto dopo azione genoana, palla respinta, rimessa in qualche modo in avanti, Antonini si trova al limite quasi per caso, mentre rientrava, si avventa sul pallone, punta l’area e fa gol: 1-2 per i ragazzi di Gasperini. Al 42′ azione insistita della Fiorentina, batti e ribatti e in mischia arriva Aquilani che con un tiro preciso pareggia.

Nella ripresa partita che resta aperta e spettacolare: la Fiorentina sembra in difficoltà sui movimenti arretrati e nella costruzione, forse le assenze contemporanee di uomini chiave non aiutano; il Genoa resta coperto ma propositivo. Aquilani si vede annullare un gol per fuorigioco, dall’altra parte Konatè svetta in area da cross e trova il palo. Al 57′ però Aquilani si libera in area dopo un passaggio preciso e conclude in rete, complice una deviazione, per la fantastica tripletta.

Partita che sembra calmarsi, girandola di cambi(esordio per Anderson tra i toscani) ma quando meno te lo aspetti al 77′ il Genoa sfrutta un angolo e De Maio da pochi passi sigilla il pari che stavolta la Fiorentina non ha la forza per replicare.

Le partite della Domenica pomeriggio

Hellas Verona-Roma 1-3, carattere e forza dei giallorossi – Garcia fa riposare all’inizio Totti, Pjanic e Florenzi, mentre Mandorlini deve far fronte a qualche assenza ma recupera Toni. Partita che nella prima mezz’ora si mantiene equilibrata, la Roma fatica a trovare spazio contro il Verona coperto e i gialloblù, d’altra parte, sembrano controllare. Ma quando comincia a carburare Gervinho, cambia tutto: prima serve Destro che in area spreca, e allo scadere di tempo l’ivoriano se ne va in velocità e mette in area per Ljajic che al 45′ porta in vantaggio la Roma.

Nella ripresa il Verona parte forte e al 49′ recupera palla al limite, azione che ritorna verso il centro e al limite arriva Hallfredsson che scarica in porta un tiro preciso, e pareggio. La Roma non ci sta, Garcia invita i suoi a giocare rapidamente e la manovra ne beneficia: Strootman può appoggiare meglio l’azione, Gervinho e Ljajic danno velocità e dopo un paio di tentativi al 60′ Gervinho da sinistra rientra in area, evita un avversario con un gioco di prestigio e mette dentro con un tiro angolato: 1-2 Roma. Dentro Pjanic e Florenzi, poi pure Totti, il Verona ci prova ma De Sanctis respinge due conclusioni da fuori, la Roma macina gioco e all’82′ Torosidis viene contrastato in area da Gonzalez, irregolarmente secondo l’arbitro Mazzoleni: il difensore sembra toccare il pallone ma anche il piede dell’avversario. E’ rigore, va Totti e fa 3-1, gol che chiude i conti e permette alla Roma di portarsi ora a 6 punti dalla Juventus e allungare a sua volta sul Napoli e sulla Fiorentina.

Inter-Catania 0-0, crisi infinita per i nerazzurri – Arriva Thohir, ma i tifosi dell’Inter protestano: striscioni fuori e dentro lo stadio, ce n’è per tutti, ma soprattutto per la dirigenza, un misto tra vecchi e nuovi volti che ha partorito il disastro del mancato scambio Guarin-Vucinic e un immobilismo sul mercato dovuto pure alle spese già effettuate dallo stesso Thohir per ripianare i conti dissestati. Ma se l’arrivo del magnate indonesiano potrebbe riaprire il tavolo per Vucinic e qualche acquisto(difficile) negli ultimi giorni di mercato, non basta ai propri sostenitori per dar fiducia alla squadra di Mazzarri, che ha giocato nel silenzio rumoroso di un SanSiro deluso e ha pareggiato contro il Catania che resta ultimo ma con questo carattere può sperare nella salvezza. Entrambe le squadre col 3-5-2 e infatti bastano molta attenzione e sagacia tattica alla squadra di Maran per bloccare un’Inter lenta e senza idee.

Milito al 22′ impegna Frison, poi spreca una buona occasione qualche minuto dopo, i rossoazzzurri in contropiede mancano il colpo con Bergessio prima e Leto poi. Non sono decisivi neppure gli ingressi di Kovacic e Taider per cambiare la gara, che scivola verso un inevitabile pareggio che permette all’Inter di prendere il 5° posto sul Verona ma con Torino e Parma lì vicino, e il Milan in risalita.

Cagliari-Milan 1-2, Pazzini regala la zampata da tre punti – Si parlava dei rossoneri ed ecco che la squadra di Seedorf, seppure con una prestazione allucinante in difesa e poco convincente in generale, ma di carattere soprattutto nel finale di gara, vince a Cagliari. C’è vento al Sant’Elia e la squadra di Lopez gioca a palla alta, mentre i rossoneri manovrano e creano più occasioni, con Balotelli da fuori e due volte con Honda, che spreca a due passi dal portiere Avramov tirandogli addosso e poi di testa viene murato nella seconda opportunità. In mezzo alle due conclusioni per il fantasista nipponico c’è tanto Cagliari. Amelia, con la “gentile” collaborazione dei suoi difensori, soprattutto Rami e lo sciagurato Bonera, sbaglia rinvii e fase di uscita del pallone più volte: Cossu non ne approfitta, più agile Sau al 28′ che servito in area dopo una palla persa dal Milan supera in uscita Amelia per l’1-0. Kakà sembra il più convinto tra i suoi ma appare poco lucido, idem i vari Honda, Montolivo, De Jong, e sono soprattutto i due mediani a soffrire uno schema propositivo e palla a terra ma che non regge senza che tutti capiscano tatticamente cosa fare. Nella ripresa Balotelli spara alto al 53′, dentro col passare dei minuti Pazzini, e, quando il Cagliari sembra controllare gli attacchi spuntati dei rossoneri ecco che Cabrera all’86′ regala una punizione al limite per un fallo di mani, e Balotelli trasforma in gol pensando “bene” di rispondere ai fischi del pubblico con un gesto volgare che gli vale giallo e, da diffidato, squalifica; e all’88′ angolo di Honda, in mezzo Pazzini al volo mette in rete con un gol da rapace: rimonta completa.

Torino e Parma in volo verso l’Europa, Samp beffata al 90′, il Livorno si rialza – All’ Olimpico di Torino partita brutta per tutto il primo tempo, con pochi spunti da segnalare da una parte e dall’altra. Se nei granata il trio El Kaddouri-Immobile-Cerci fa poco, nei bergamaschi desta perplessità la scelta di Colantuono di spedire Moralez e Denis in panchina. Nella ripresa Immobile si rende pericoloso dopo 2′, poi Colantuono comincia a rispolverare Denis e, dopo una buona azione che il centravanti non finalizza, al 60′ Cerci frana addosso a Consigli in uscita: ciò che sembra fallo dell’attaccante è rigore per Tagliavento, e dal dischetto Cerci realizza. L’Atalanta risponde con Moralez prima e De Luca dopo, ma le migliori occasioni sono per il Torino che spreca un altro rigore con Immobile, che viene respinto dal dischetto da Consigli, e con Meggiorini in chiusura. Finale 1-0.

Partita subito fallosa e combattuta al Tardini, ma il Parma di Donadoni parte meglio e va vicino al gol con Gargano e Acquah. L’Udinese rinuncia a Di Natale e altri titolari, scende in campo non troppo convinta e fa fatica a replicare. Fino al 35′ quando Cassano trova in mezzo il compagno Amauri che svetta in gol. Il vantaggio permette al Parma di giocare in velocità ma i gialloblù non riusciranno a raddoppiare sprecando un paio di azioni nella ripresa, l’Udinese cerca di replicare ma nel complesso a parte qualche conclusione sulla quale arriva bene Mirante non riesce veramente a fare il suo gioco. Il Parma controlla e porta a casa tre punti davvero importanti.

Dopo un primo tempo con una Samp propositiva e un Bologna che difesa bassa e contropiede cerca il colpo, accade tutto nella ripresa. Al 62′ Eder va via sul fondo e trova in mezzo Gabbiadini che mette dentro. La Sampdoria di qui in avanti avrebbe anche le occasioni per raddoppiare, ma i doriani si fanno male da soli perdendo palla al 90′, il Bologna va in area e Costa commette fallo su un avversario: rigore che Diamanti, sempre al centro del mercato, realizza.

Il nuovo tecnico Di Carlo si affida alle certezze e alla miglior squadra e il Livorno risponde, con un primo tempo da urlo: al 4′ Greco in gol con un tiro perfetto all’angolo basso, all’11′ Paulinho dal limite fa 2-0 e al 26′ Benassi con un diagonale sigilla il 3-0. Il Sassuolo accorcia con Berardi su rigore al 28′, ma non riesce davvero mai a riaprire la gara, che il Livorno controlla benissimo fino alla conclusione.

Gli anticipi del sabato

La Juve frena ma gioca d’orgoglio, il Napoli esce tra i fischi – Partenza equilibrata tra Lazio e Juventus nel secondo anticipo dell’Olimpico di Roma, ma i biancocelesti sfruttano le piccole indecisioni della difesa di Conte (priva di Chiellini) per perforare in mezzo e al 27′ costringere Buffon al fallo da rigore su Klose in piena area, che vale il rosso al portiere: fuori Asamoah per Storari, e Candreva realizza l’1-0. Conte ci mette un pò a trovare il giusto assetto, Bonucci rischia un altro fallo da rigore per un tocco di mani persino troppo evidente in area, che viene valutato involontario dall’arbitro Massa, e nella ripresa la squadra capolista scende in campo più convinta. Tevez gioca per tutti e per tutto il campo, apre gli spazi a Vidal e Pogba mentre Marchisio resta più basso, Lichtsteiner spinge a destra e al 60′ trova in area Llorente che di testa pareggia. I bianconeri spingono, sfiorano anche il vantaggio in alcune situazioni, la Lazio però alla lunga sfrutta la superiorità numerica e prima Klose colpisce la traversa dopo essersi liberato su una punizione, quindi il giovane Keità, entrato poco prima, dopo una grande iniziativa prende il palo dal limite. Pareggio che però in fondo può soddisfare entrambe, la Juventus si ferma dopo 12 vittorie di fila in Serie A ma esce ancora più compatta come squadra, anche se ha sbagliato il primo tempo in modo evidente.

Il Napoli invece pareggia per la seconda volta di fila e stavolta è il Chievo Verona a fare bella figura contro i partenopei. Dopo le sberle di Bianchi e del Bologna, è Sardo al 18′ con un gran tiro a portare in vantaggio la squadra di Corini, e alla conclusione di una bella azione. Benitez può schierare la miglior formazione per quanto riguarda l’attacco (mancano ancora Reina, Zuniga e Behrami, sostituito sempre da Dzemaili) ma le trame offensive sono inceppate, col solo Inler a innescare da dietro i compagni ma Higuain e Hamsik sono fuori gara, Callejon è svagato, è il solito Mertens a suonare la carica, prendendo pure il palo al 35′. Nella ripresa dentro anche Jorginho, ma il Napoli non va oltre giocate individuali e lanci in avanti. Dopo un altro palo di Mertens e diverse mischie in area, all’88′ Albiol sfrutta un angolo per trovare il gol che vale almeno il pari.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 21^Giornata

Alberto Aquilani (Fiorentina): titolare inamovibile dello schieramento di Montella ma che veniva da un periodo di calo e da un infortunio fastidioso. Torna finalmente in condizione e ci mette qualità tecnica e inserimenti. Tripletta di precisione e bravura che non basta alla Fiorentina per vincere, ma lo rilancia verso la Nazionale.

Gervinho (Roma): si accende dopo mezz’ora e con le sue accelerazioni prima serve Ljajic per il vantaggio, poi riporta davanti la Roma con un’azione personale davvero splendida, un insieme di abilità e tecnica. Decisivo.

Giampaolo Pazzini (Milan): torna a segnare gol fondamentali con una conclusione da leone d’area di rigore. Il Milan ha bisogno del suo centravanti di razza. E con Balotelli l’intesa pare funzionare.

Domenico Di Carlo (Allenatore Livorno): prima gara per lui con la squadra livornese, già scontro diretto, Sassuolo travolto in 30′. Meglio di così.

Chievo Verona: la squadra di Corini gioca a viso aperto e mette il Napoli in difficoltà per oltre un’ora, per poi contenere nel finale e venire raggiunta solo alla fine. Ma resta la prestazione.

Flop 21^Giornata

La difesa del Milan: quando c’è vento e l’avversario gioca sempre la palla alta, si dovrebbe cercare di ridurre i rischi al minimo. Invece la retroguardia rossonera pensa bene di farsi del male da sola e Amelia con una sequela di rimesse e interventi in rinvio errati, i centrali con degli svarioni continui permettono al Cagliari di andare in gol e creare altre minacce. Ma alla fine ci pensano Balotelli e Pazzini.

Inter: nei flop da ormai troppo tempo, la squadra purtroppo è sotterrata dalle difficoltà ambientali (leggi tifosi imbufaliti) e dirigenziali (leggi Branca, Ausilio, Fassone, il mediatore Moratti e l’incerto Thohir in confusione) che stritolano i buoni propositi. Mazzarri sta cercando pure (era ora) alternative tattiche (come insistere sulle due punte e dare maggiori minuti a Kovacic) ma se dal mercato arriva niente, c’è poco da sperare.

Sassuolo: a parte la vittoria sul Milan, una serie di sconfitte senza fine. E Di Francesco è di nuovo a rischio, ma saranno tutte sue le colpe?

Serie A 2013/2014, 21^Giornata, Risultati e Classifica

Sabato 25/01

Napoli-Chievo Verona 1-1
Lazio-Juventus 1-1

Domenica 26/01

Hellas Verona-Roma 1-3
Cagliari-Milan 1-2
Inter-Catania 0-0
Livorno-Sassuolo 3-1
Parma-Udinese 1-0
Sampdoria-Bologna 1-1
Torino-Atalanta 1-0
Fiorentina-Genoa 3-3

Juventus 56
Roma 50
Napoli 44
Fiorentina 41
Inter 33
Torino 32
Parma 32
Hellas Verona 32
Milan 28
Lazio 28
Genoa 27
Atalanta 24
Sampdoria 22
Cagliari 21
Udinese 20
Chievo Verona 18
Bologna 18
Sassuolo 17
Livorno 16
Catania 14

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :