by Giuseppe Causarano
La Juventus prosegue la marcia verso lo Scudetto e con un gol di Tevez al 59′ passa 1-0 a Catania, coi rossoazzurri che restano ultimi in graduatoria. La Roma tiene il passo, anche se il distacco è quasi incolmabile, ma vince 2-0 in casa del Chievo nell’anticipo del sabato e soprattutto allunga sul Napoli, battuto 1-0 in casa dalla Fiorentina con un gol di Joaquin e i toscani riaprono anche il discorso Champions. L’Inter cade in casa 2-1 contro l’Atalanta e il Parma la aggancia, anche se gli emiliani non vanno oltre l’1-1 col Genoa. Pari 1-1 tra Lazio e Milan, vincono Sampdoria, 5-0 sul Verona, e anche Torino, Udinese e Bologna.
I Posticipi della Domenica
Catania-Juventus 0-1, più calci che calcio - Basta un gol di Tevez al 59′ e la Juventus continua con regolarità la corsa Scudetto. Vittoria importante anche perché le prossime due gare, contro Parma e Napoli, potranno dare lo spunto decisivo per quasi chiudere il discorso del campionato. In avvio il Catania di Maran però tiene e col 3-5-2 a specchio blocca la Juve di Conte che, priva dei vari Pogba, Marchisio, Barzagli, fatica a venire fuori e gli impegni di Europa League certamente pesano sulla lucidità e la rapidità di gambe. Ma i bianconeri ne vengono fuori con agonismo, esperienza e concentrazione.
Nel primo tempo è una gara dura, piena di contrasti, spinte e mezze gomitate, una lunga sequela di falli fischiati dall’arbitro Damato che gestisce male i cartellini e non riesce sempre a tenere in pugno il match. Ne fanno addirittura le spese i due tecnici che, dopo alcune proteste, vengono espulsi dall’arbitro. Conte e Maran escono a braccetto, intanto sul taccuino da segnalare solo un lancio di Pirlo per Osavaldo che cerca il gol di tacco in area anziché controllare e poi concludere.
Nella ripresa la Juventus cerca di accelerare, dall’altra parte buoni gli spunti di Barrientos e Bergessio, con quest’ultimo, già ammonito, che purtroppo non esita a scontrarsi con tutta la difesa bianconera e soprattutto con Chiellini, che nel match d’andata gli aveva fratturato una gamba in un contrasto rude. Intanto Osvaldo sciupa due buone occasioni, poi al 59′ scambia con Tevez, l’argentino entra in area e con un diagonale conclude in porta: 0-1 Juventus. Il Catania cala d’intensità e, a parte qualche pericolo da calcio piazzato, produce poco e anzi al 68′ Bergessio si guadagna la seconda ammonizione che vale l’espulsione(ma per un fallo meno grave di altri). La Juventus va ancora vicina al raddoppio con Tevez e nel finale con Vidal, ma controlla senza problemi. Il Catania resta ultimo e con questa volontà deve ancora sperare.
Lazio-Milan 1-1, occasione sprecata per entrambe – Primo tempo brutto, con la Lazio di Reja condizionata dalla protesta continua dei tifosi contro il presidente Lotito e con parte dei sostenitori laziali che si fanno sgradevolmente notare per i buu razzisti ai danni di Seedorf: si attendono provvedimenti.
Il tecnico rossonero, intanto, sembra almeno in parte aver restituito serenità alla squadra che nel 4-2-3-1 resta ordinata anche se a parte gli spunti di Kakà si vede poco, con Balotelli che resta a guardare in panchina. La Lazio col tridente Candreva, Perea, Keita costruisce a sua volta ancora meno. Al 42′ gol annullato ai biancocelesti, poco dopo azione rossonera, Kakà entra in area, mette in mezzo un pallone che Konko imbuca nella propria porta.
Nella ripresa Reja lancia Lulic per Perea e la Lazio trova più velocità e spunti offensivi, e al 61′ cross di Candreva, Biglia per Gonzalez che segna la rete decisiva. Seedorf allora manda in campo Balotelli per l’inconcludente Honda, e la gara, con due squadre più lunghe, diventa combattuta: alle occasioni per Candreva e Gonzalez si oppongono quelle per Pazzini e Balotelli, che prende il palo dopo un’azione personale. Ma resta il pareggio, con la Lazio sempre a 5 punti dalla zona europea e il Milan troppo lontano da tutto.
Napoli-Fiorentina 0-1, colpo da tre punti di Joaquin – La Fiorentina riapre la corsa al terzo posto e coglie un successo fondamentale, che restituisce fiducia alla squadra di Montella dopo l’eliminazione dall’Europa League e allontana gli azzurri dal secondo posto. Nel primo tempo è più efficace il Napoli, che col 4-2-3-1 trova il suo solito gioco e crea le occasioni migliori: al 9′ Higuain impegna Neto, quindi al 22′ e al 28′ ci prova due volte Hamsik, Neto para ancora. I movimenti del Pipita permettono gli inserimenti, ma tutto sommato la difesa a 4 molto bloccata dei viola tiene, e Aquilani in mezzo pesca con puntualità Cuadrado e Joaquin, con Gomez in mezzo non troppo mobile. Al 37′ però ripartenza della Fiorentina, Bakic in zona centrale si trova quasi alla battuta al limite e viene messo giù in scivolata da tergo da Ghoulam: è vero che due difensori si trovavano lateralmente, ma è vero pure che Bakic era da solo davanti a Reina e pronto a concludere, e l’intervento è molto pericoloso. Per l’arbitro Tagliavento ci sono gli estremi del rosso e Napoli in 10, ma sciagurata la squadra azzurra a farsi infilare così. Dalla punizione Pasqual trova la barriera, pericoloso ancora il Napoli con Higuain e Insigne, da piazzato.
L’acciaccato Bakic infatti lascia spazio a Ilicic nella ripresa. E il Napoli comunque continua ad attaccare: insidioso Insigne, messo giù al limite da Rodriguez(ammonito), ma la punizione sfuma; al 55′ Cuadrado sfiora il gol. Callejon ci prova due volte, al 63′ Henrique salva su Gomez, quindi Inler da fuori trova ancora Neto. Al 71′ si fa male Gomez, distorsione al ginocchio sinistro, stavolta, per lui(ma non dovrebbe essere grave), dentro Matri. Che al 76′ spreca l’occasione buona, tirando a lato di testa. Il Napoli ci prova ancora ma cala, la Fiorentina negli ultimi 10′ attacca con continuità e all’89′ da Matri a Pasqual, che in area serve Joaquin sul palo lungo e l’ala realizza il gol partita. Matri ha altre due occasioni per fare il secondo gol, ma alla Fiorentina può bastare.
Le gare della Domenica pomeriggio
Inter-Atalanta 1-2, Bonaventura castiga Mazzarri – Primi 20’ e solo Atalanta in campo: Inter lenta e che concede voragini in mezzo, e le occasioni si susseguono, e se Handanovic salva su Standardo(sugli sviluppi di un angolo) e sulla botta dal limite di Cigarini, è la traversa a fermare Denis al quarto d’ora. L’Inter comincia poi a prendere l’iniziativa, Hernanes poco presente, meglio Guarin che tira diverse volte da fuori e unisce il gioco con Palacio e Icardi. Ma al 34’ angolo per la squadra di Mazzarri, trattenute in area (anche su Ranocchia), palla respinta, parte il contropiede con Moralez che apre il campo, vede al limite dell’area avversaria Bonaventura che rientra e fulmina Handanovic. La reazione però è immediata, palla lunga, Atalanta messa male, Guarin verso Icardi che al limite supera Yepes e piazza all’angolo incrociando la conclusione, pareggio. Inerzia della gara che dunque passa dalla parte dell’Inter che a inizio ripresa continua ad attaccare, anche se mai con grande fluidità di manovra, più che altro una serie di spunti individuali, avvolte degli esterni, altre di Guarin, e occasioni che comunque arrivano, con Jonathan, Guarin, che al terzo tentativo colpisce la traversa, e Palacio, che prende il palo dopo un perfetto traversone. Dentro anche Alvarez e Nagatomo, ma nel momento di maggior intensità viene di nuovo fuori l’Atalanta, che va vicina al vantaggio con Brienza(entrato al 37’ al posto dell’acciaccato Moralez), ma il tiro viene salvato da Jonathan. Anche Kovacic nella mischia, all’86’ palo di Jonathan dopo una percussione in area, quindi Icardi viene fermato sulla ribattuta. E all’89’ punizione di Brienza, la difesa si perde Bonaventura che può colpire a botta sicura di testa superando Handanovic: gol partita, gioia Atalanta, beffa Inter.
Parma-Genoa 1-1 – Il Parma continua la serie positiva di imbattibilità ma stavolta rallenta, trovando un Genoa compatto e pronto a ribattere colpo su colpo. La buona partenza dei ducali (privi di Marchionni e Gargano) non basta perché al 21’ dopo uno scambio in area è Cofie a trovare l’angolo che vale il gol. Ma il Parma replica e al 31’ sugli sviluppi di un piazzato l’esterno Schelotto con una bella conclusione perviene al pareggio. La partita scorre in equilibrio, con il Parma che alla lunga crea di più e nella ripresa ha le migliori occasioni con Parolo e Amauri, ma la squadra rossoblù si difende con ordine e contrattacca in ripartenza, meritando il punto al termine.
Sampdoria a valanga, bene Udinese e Bologna – Al 4′ palla a Palombo, passaggio a Renan che calcia da fuori, palo e Sansone fa gol sulla ribattuta. Samp già in vantaggio e i ragazzi di Mihajlovic dimostrano di volersi riprendere dopo la sconfitta di Bergamo. L’Hellas Verona replica con Toni, Iturbe(fuori il tiro), e Romulo, ma la gara la fanno i blucerchiati che vanno vicini al raddoppio con Sansone e trovano il 2-0 al 23′, quando l’angolo da sinistra viene deviato involontariamente dall’arbitro Calvarese che ‘libera’ al tiro Renan che segna. Fortuna per i blucerchiati che comunque legittimano al 38′ con Regini che entra in area e serve Soriano per il 3-0. L’Hellas non ha più l’intensità di inizio stagione e davanti alle evidenti difficoltà di questa gara si squaglia anziché replicare, e i doriani dilagano nella ripresa con Soriano al 48′ e Palombo al 60′ su punizione.
L’Udinese vince sul Sassuolo per 1-0 col minimo sforzo. Basta una rete di Di Natale al 26′, che di testa insacca al termine di una bella azione. Nel 3-5-1-1 classico di Guidolin i friulani trovano sicurezza e concedono poco però allo spettacolo, anche se potrebbero raddoppiare al 36′, quando un mani di Farias viene punito col rigore, ma Di Natale tira altissimo, colpa pure del terreno imperfetto. Il Sassuolo non pervenuto, nella ripresa l’Udinese va vicina al gol in altre occasioni, i neroverdi si affacciano in avanti solo nel finale e a parte molte mischie create la migliore occasione è del 77′, quando un lieve contatto tra Pinzi e Masucci viene punito col rigore, ma pure Floccari sbaglia e colpisce il palo. Vince l’Udinese.
Lo scontro salvezza del Dall’Ara si risolve con la vittoria del Bologna, che al 78′ segna il gol decisivo con Christodoupoulos da calcio di rigore, dopo un fallo subìto in area dal greco da Dessena, che verrà anche espulso per proteste nel finale. Fin lì la gara aveva cercato di farla sempre il Bologna di Ballardini, che si dimostra compatto e volenteroso, attivo con Bianchi e Acquafresca e comunque determinato. Il Cagliari è tutto nelle accelereazioni di Ibarbo, mentre i rossoblù di casa da fuori impegnano più volte l’attento Avramov. Fino all’episodio decisivo, che regala più tranquillità al Bologna e riporta il Cagliari nella lotta per non retrocedere.
Gli anticipi del sabato
Chievo-Roma 0-2 – La squadra di Garcia mantiene il secondo posto con una prova concreta, attenta, solida in difesa ed essenziale in attacco. Senza Strootman e De Rossi, il tecnico francese conferma il 4-2-3-1 con Pjanic dietro Totti con Destro e Gervinho bravi a tagliare in mezzo o cercare la profondità, anche in base alle giocate di Totti, che crea e rifinisce con meno continuità del solito ma con la sua tipica classe. Tutto l’opposto del Chievo Verona di Corini, schierato con un 4-3-3 troppo piatto in mezzo e con le due ali d’attacco che non supportano Paloschi e anzi non coprono le fasce. Di fatto, gli inserimenti in mezzo dei giallorossi aprono continuamente il Chievo che concede spazi e infila errori in difesa uno peggiore dell’altro: su uno di questi, al 17’ pallone lungo, Cesar appoggia male all’indietro verso il portiere Agazzi e Gervinho si intromette tirando al volo in area, e 0-1 Roma. Gentile regalo dei clivensi che continuano a sbandare per tutto il primo tempo e si fanno vedere solo una volta con Paloschi, anticipato in uscita da De Sanctis. Per il resto, accelerazioni continue dei giallorossi, occasioni per Destro, Gervinho e Totti e Nainggolan da fuori e al 42’ Taddei appoggia in verticale per Destro che supera la difesa e piazza in rete lo 0-2.
Nella ripresa Roma in controllo, mentre Corini inserisce Rubin per Stoian e passa al 3-5-2, riuscendo a coprire meglio l’ampiezza del terreno di gioco e bloccando meglio sull’uno contro uno gli avanti giallorossi. Garcia intanto sostituisce il nervoso e acciaccato Maicon, pure protagonista di un battibecco con Benatia nel primo tempo, con Torosidis, quindi col passare dei minuti dentro Florenzi e Bastos per Totti e Destro. Il Chievo tiene ma propone poco, serve l’ingresso di Obinna che calcia in diverse occasioni da più posizioni e cerca di riaprire l’incontro, ma la Roma amministra e porta a casa tre punti davvero decisivi.
Torino-Livorno 3-1 – Davvero motivati e arrabbiati i granata, così come i propri tifosi, che per protesta contro i torti arbitrali(ultimo quello contro il Napoli) entrano dopo 10’ dall’inizio del match. E infatti la squadra di Ventura trasmette in campo la carica giusta e col 3-5-2 veloce, rapido e aggressivo non lascia spazio al Livorno, troppo timido e disattento. All’8’ ci prova subito Cerci, poi al 17’ tentativo di Kurtic, e al 25’ punizione cross di Bovo per la testa di Immobile che svetta in rete, gol numero 3000 del Torino in Serie A. Veloci sugli esterni, abili negli inserimenti e sui calci piazzati, e pericolisissimi davanti con Cerci e Immobile a finalizzare, occasioni ancora per Glik, Bovo e tre volte Cerci, ma le parate di Bardi tengono in piedi un Livorno inesistente, se non per un tiro di Belfodil allo scadere di primo tempo. Nella ripresa il Torino continua ad attaccare e ci pensa Immobile a chiudere il conto, al 60’ su assist di El Kaddouri con un tiro sporco fa 2-0 in area, poi al 67’ con una conclusione dal limite fa tripletta e si propone sempre più come protagonista anche verso il Mondiale. A poco per il Livorno serve il gol di Siligardi al 90’, sconfitta evidente.
Prossimo turno, la 30^Giornata, si disputerà in settimana con un turno che partirà martedì 25 alle 20.45 con Roma-Torino, quindi otto gare mercoledì 26 alle 20.45 e posticipo giovedì 27 Inter-Udinese.
Top & Flop di Post Scriptum Blog
Top 29^Giornata
Ciro Immobile (Torino): tripletta di rapidità, abilità e potenza per il centravanti che trova finalmente la sua dimensione in Serie A e si porta in vetta alla classifica dei marcatori. Colpo di testa perfetto sul primo gol, tiro ciabattato ma letale sul 2-0 e staffilata da fuori sul 3-0. E la Nazionale si avvicina.
Sampdoria: anzi, Sinisa Mihajlovic. Perché il tecnico avrà certamente fatto tremare gli spogliatoi di Bogliasco dopo la sconfitta con l’Atalanta e gli inserimenti di elementi più motivati e una volontà di squadra nel prendere la partita all’attacco dal primo minuto porta ad una vittoria netta sul malcapitato Verona.
Carlos Tevez (Juventus): dopo qualche partita di sosta per riprendersi dagli acciacchi torna titolare anche in campionato e come al solito è il migliore in campo, trascinatore della squadra e colpisce al momento giusto con un diagonale inesorabile.
Norberto Murara Neto (Fiorentina): il portiere brasiliano ha lavorato sui propri errori della passata stagione e, vista la giovane età, soprattutto per un portiere, ha trovato sicurezza e maturità tra i pali. Reattivo e consistente sulle parate, regala sicurezza a tutta la difesa viola e salva la propria porta. E migliorerà ancora.
Giacomo Bonaventura (Atalanta): doppietta a SanSiro e prestazione da mettere in bacheca. Abile a sfruttare il lavoro di Moralez e colpire dal limite sul primo gol, in mezzo partita ordinata e conclusa col gol decisivo anche qui su disattenzione clamorosa dell’Inter. Anche per lui il Mondiale si avvicina.
Flop 29^Giornata
Inter: appunto, perché a sentire Mazzarri partita decisa dalla sfortuna e dagli episodi, ma non è così…in realtà l’Inter nei primi minuti potrebbe prendere gol tre volte, poi va sotto con una ripartenza presa da un calcio d’angolo a proprio favore, spreca in una ripresa migliore ma poi arriva il gol del 2-1 degli avversari per una clamorosa disattenzione sulla punizione decisiva. Più errori che altro, comunque.
Hellas Verona: cinque gol presi con una facilità incredibile. Serve ritrovare la voglia di vincere, che a salvezza acquisita sembra non essere argomento attuale.
Sardo, Cesar, Dainelli, Agazzi e la difesa del terrore: il primo errore di Cesar dà la palla giusta a Gervinho per l’1-0 della Roma, con Agazzi in ritardo; poi Sardo apre la strada a Destro che tira fuori; quindi i due centrali si fanno superare sempre da Destro nell’azione del 2-0. La difesa del Chievo ne combina di ogni e Corini avrà molto da lavorare…
Serie A 2013/2014, 29^Giornata, Risultati e Classifica
Sabato 22/03
Torino-Livorno 3-0
Chievo Verona-Roma 0-2
Domenica 23/03
Parma-Genoa 1-1
Bologna-Cagliari 1-0
Inter-Atalanta 1-2
Sampdoria-Hellas Verona 5-0
Udinese-Sassuolo 1-0
Napoli-Fiorentina 0-1
Catania-Juventus 0-1
Lazio-Genoa 1-1
Juventus 78
Roma 64*
Napoli 58
Fiorentina 51
Parma 47*
Inter 47
Lazio 42
Atalanta 40
Hellas Verona 40
Torino 39
Sampdoria 37
Milan 36
Genoa 36
Udinese 34
Cagliari 29
Bologna 26
Chievo Verona 24
Livorno 24
Sassuolo 21
Catania 20
*Roma e Parma una gara da recuperare
Giuseppe Causarano
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