Serie A, il racconto della 2^Giornata

Creato il 02 settembre 2013 da Postscriptum


Una giornata di Serie A piena di gol e emozioni, con le squadre migliori a confermare la loro qualità: vincono Juventus e Napoli negli anticipi del sabato, quindi Roma, Fiorentina, Inter e Milan nei match della domenica. Vittorie pure per Udinese, Atalanta e Livorno, pari tra Bologna e Sampdoria.
Tra Juventus e Napoli continua la sfida a distanza – Negli anticipi del sabato grandi protagoniste le due favorite del torneo. La Juventus strapazza la Lazio per 4-1. Gli uomini di Conte mettono subito in pratica il loro gioco, sempre veloce e efficace, e bucano la Lazio per via centrale con Vidal per due volte che, lanciato sul breve da Pogba e sul lungo da Bonucci, sigla una doppietta al 14′ e al 26′ che evidenzia i limiti organizzativi della squadra di Petkovic, la quale accorcia con Klose al 28′, ma resta poi in 10 nella ripresa per il rosso a Hernanes(ingenua doppia ammonizione) e la Juve chiude con Vucinic al 49′ e Tevez al 79′. Soprattutto l’argentino è protagonista di una prova maiuscola: giocate, recuperi, conclusioni e tanta classe. Valore aggiunto.

Il Napoli vince con qualche difficoltà a Verona col Chievo, grazie a una doppietta di uno scatenato Hamsik e ai sigilli di Callejon e a chiudere di Higuain. Ma nel primo tempo, una doppietta di Paloschi aveva tenuto in partita il Chievo e messo anche in questo caso in evidenza i problemi difensivi del Napoli di Benitez, in crisi sugli esterni e perforabile in mezzo, e con Reina tutt’altro che perfetto. E rispetto alla Juventus, potrebbe essere la grossa differenza in favore dei bianconeri, sempre solidi dietro.

Inter, Roma e Fiorentina a punteggio pieno, si rialza il Milan – E a proposito di solidità difensiva sembra questa l’arma in più della nuova Inter di Mazzarri. Davanti a una certezza come Handanovic, la linea a tre composta da Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus(in attesa di Samuel) rende imbattuta la porta nerazzurra e l’Inter sbanca Catania con un netto 3-0. I rossoazzurri di Maran, frastornati dalla probabile cessione di Barrientos e troppo imprecisi e carenti in fase di gioco, mostrano delle difficoltà che le partenze di Lodi, Gomez e lo stesso “Pitu” hanno recato. In avvio solo i tentativi di Leto e Bergessio impensieriscono l’Inter, che poi passa con Palacio al 19′, servito da un incredibile Jonathan(ma è lui?). I nerazzurri controllano e subiscono il giusto, perdono per infortunio Kovacic(solo un colpo per lui) e nella ripresa chiudono il match con Nagatomo al 56′, servito da Palacio, e una progressione di Ricky Alvarez all’80′ nella prateria concessa da un Catania che si sfalda come neve al sole.

Anche la Roma viaggia a tutta. Una prestazione roboante contro il Verona per gli uomini di Garcia, che giocano un primo tempo attento dietro e tentano più volte la conclusione da fuori con Strootman, Totti e Pjanic, trovando Rafael. Ma nella ripresa i giallorossi accelerano e con Totti che illumina, trovano gli sbocchi: al 56′ il Capitano per Maicon, che mette forte in mezzo e trova la deviazione in gol del veronese Cacciatore; quindi al 58′ Pjanic si inventa un pallonetto che scavalca un disattento Rafael; e al 66′ il nuovo arrivato, e appena entrato, Ljajic infila un potente tiro da fuori all’angolo basso. Bene così per la Roma, i gialloblù bene all’inizio ma poi si arrendono alla maggiore qualità dell’avversario.

La Fiorentina addirittura affonda a Marassi il Genoa. Apre al 10′ Aquilani, poi arrivano i gol di Rossi(papera di Perin) e Gomez(assist perfetto di Pasqual) a chiudere il primo tempo sul 3-0, dominato dai viola di Montella che si ritrovano nel 4-3-1-2. Altre occasioni non capitalizzate contro un Genoa insufficiente, che crea solo un paio di conclusioni comunque sventate da Neto. Nella ripresa poi a Gilardino replica ancora Rossi, servito da Aquilani, quindi Lodi accorcia su rigore(fallo di Compper su Gilardino), ma i viola controllano e riescono a contenere il ritorno dei rossoblù, e anzi Gomez fa doppietta su rigore nel recupero.

Il Milan rialza la testa con una buona prestazione e stende il Cagliari 3-1. Apre Robinho all’8′, su assist di Balotelli. Il brasiliano, preferito a El Shaarawy nel 4-3-1-2 disegnato da Allegri, sembra ritrovato. Raddoppia Mexes al 30′, dopo un respinta di Agazzi, col difensore che si trovava in fase d’attacco. Sau con una prodezza da fuori riapre il match al 33′, ma il Milan controlla e chiude con il tiro ravvicinato di Balotelli al 62′ e l’esordio di Matri nella ripresa. In attesa del ritorno di Kakà: Galliani è a Madrid per trattare il ritorno dal Real di Ricky, che verrà liberato dai blancos tramite un pagamento in bonus fino a 5 milioni(il Real poi sta per cedere Ozil all’Arsenal per 45 milioni dopo aver chiuso per Bale) e dovrebbe firmare un contratto biennale da 4.5milioni. E in un Milan in crescita, sarebbe un bell’acquisto per rilanciare le proprie ambizioni scudetto e anche la carriera del brasiliano.

L’Udinese si ritrova, l’Atalanta pure, il Livorno affonda il Sassuolo, Gabbiadini salva la Sampdoria e va in Nazionale – In un Friuli coi lavori in corso, l’Udinese trova i primi punti della stagione grazie all’incursione di Badu dopo pochi minuti, alla rete di Heurtaux al 72′ e al rigore, inesistente, assegnato al 90′ e trasformato da Muriel. Cassano aveva accorciato all’82′ dopo un’azione lunga del Parma, i gialloblù escono sconfitti dopo una discreta gara ma sono stati puniti da un’Udinese più arrabbiata.

L’Atalanta batte 2-0 il Torino coi gol dei difensori Stendardo e Lucchini nella ripresa ma soffre per tutta la gara la squadra ospite che spreca troppe occasioni, e sciupa così la prestazione eccellente di squadra.

Il Livorno invece sbanca lo stadio ”Città del Tricolore” di Reggio Emilia, nuova casa del Sassuolo quest’anno, e pone reali dubbi sulla consistenza dei neroverdi. Dopo un primo tempo equilibrato, sblocca al 43′ su punizione Greco per gli ospiti, che poi vengono raggiunti da Zaza al 66′, ma chiudono il match con la doppietta di Emeghara e il gol di Paulinho. Al 69′ il centravanti ex Siena trova il gol con la complicità del portiere avversario, quindi Paulinho con una bella azione personale fa 3-1, e il rigore di Emeghara chiude il match.
A Bologna al 25′ Eder porta in vantaggio la Sampdoria grazie a una incertezza di Curci, ma i rossoblù si rialzano e pareggiano al 41′ con Moscardelli e vanno in vantaggio al 64′ con una splendida rovesciata di Konè. Ma al 71′ Manolo Gabbiadini scaglia di sinistro in gol un calcio di punizione. Gol dell’ex e l’attaccante festeggia così la convocazione in Nazionale.

E proprio per gli impegni della Nazionale per i match decisivi di qualificazione al Mondiale di Brasile 2014, la Serie A osserva un weekend di riposo, per tornare il 14 e 15 settembre.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 2^Giornata

Lo spettacolo del gol: sono ben 43 le marcature di questa giornata, bottino che davvero non si vedeva da tempo. Si spiega col tasso tecnico alto del campionato ma pure con difese e portieri insufficienti e con molte squadre ancora da sistemare.

Hamsik(Napoli): nuova doppietta e va in vetta alla classifica marcatori. Non crediamo possa andare avanti così ma ciò che importa è che il Napoli per ora lo trascina lui, che da una stagione a quella dopo sembra sempre più decisivo.

Tevez(Juventus): sempre più importante. Lavora per la squadra, unisce il gioco e mette dentro un grande gol che chiude la partita con la Lazio. Fuoriclasse.

Mazzarri(Inter): l’uomo in più dei nerazzurri. Difesa perfetta, centrocampo che lavora e attacco efficace. E l’Inter torna competitiva per un posto Champions, sicuramente.

Rossi(Fiorentina): doppietta e si avvicina alla migliore condizione. La Nazionale arriverà presto, per ora è importante aver ritrovato il Rossi che tutti conoscevamo.

Roma: i giallorossi di Rudi Garcia convincono. Totti ispira, Strootman prende possesso del centrocampo, Pjanic e Ljajic sigillano la partita.

Flop 2^Giornata

Genoa: prendere 5 gol in casa alla prima partita giocata a Marassi sembra voler dire che i rossoblù dovranno soffrire ancora peggio della scorsa stagione. Difesa assente, centrocampo insufficiente, attacco affidato solo a Gilardino. Liverani già in discussione, ma sembra mancare l’idea di squadra.

Catania: non è questa la squadra che conosciamo. Gomez, Lodi, Marchese e forse pure Barrientos sono partenze difficili da rimpiazzare. Il gioco in mezzo latita, Bergessio è l’unico vero punto di riferimento, e l’Inter ne ha approfittato. Così non va.

Gioco violento: troppi falli pericolosi non puniti e infortuni evitati per miracolo. Mettiamo subito uno stop al gioco duro altrimenti sarà sempre troppo tardi. I cartellini gli arbitri li hanno per questo, anche.

Serie A 2013/2014 2^Giornata, Risultati e Classifica

Atalanta-Torino 2-0
Bologna-Sampdoria 2-2
Catania-Inter 0-3
Chievo Verona-Napoli 2-4
Genoa-Fiorentina 2-5
Juventus-Lazio 4-1
Milan-Cagliari 3-1
Roma-Hellas Verona 3-0
Sassuolo-Livorno 1-4
Udinese-Parma 3-1

Napoli 6
Inter 6
Roma 6
Fiorentina 6
Juventus 6
Livorno 3
Milan 3
Udinese 3
Atalanta 3
Torino 3
Cagliari 3
Lazio 3
Hellas Verona 3
Sampdoria 1
Chievo Verona 1
Parma 1
Bologna 1
Catania 0
Genoa 0
Sassuolo 0

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla