Serie A, il racconto della 36^Giornata: Juventus Campione d’Italia

Creato il 07 maggio 2014 da Postscriptum


La Juventus conquista il suo 30° Scudetto, quello ufficialmente della Terza Stella, battendo 1-0 l’Atalanta con un gol di Padoin nel posticipo del lunedì ma in realtà titolo raggiunto già Domenica per la sconfitta pesante della Roma a Catania, per 4-1, che riapre anche la speranza dei rossoazzurri. Il Napoli conquista la qualificazione alla Champions League, la Fiorentina cade in casa col Sassuolo 3-4 e i neroverdi si avvicinano alla salvezza, il Milan nel derby supera con merito 1-0 l’Inter, vincono Torino, Parma e Udinese, pari nell’altra gara del lunedì tra Lazio e Verona per 3-3, e risultato che serve poco a entrambe.
Le gare del martedì

Napoli-Cagliari 3-0 - Con il pensiero rivolto alle condizioni, gravi, di Ciro Esposito, il ragazzo ferito a colpi di arma da fuoco prima della Finale di Roma, il Napoli compie il giro del campo con la Coppa Italia conquistata prima di una gara che è praticamente a senso unico.

Benitez attua un discreto turnover ma comunque la partenza è subito molto decisa, e dopo tre occasioni nitide, al 32′ Conti mette giù in area Pandev. Il giovane arbitro Ghersini fischia e Mertens realizza. E al 43′ azione a destra di Callejon che serve in mezzo Pandev che raddoppia da poca distanza. Nella ripresa poi un fallo (dubbio) del portiere Silvestri in uscita su Pandev a pochi metri dalla porta vale rosso per il l’estremo difensore (dentro Avramov per Ibraimi) e Hamsik che va dal dischetto, ma colpisce la traversa. Poco male perché al 57′ al termine di un’azione ribattuta Dzemaili raccoglie la respinta e fa 3-0. Il Napoli è ufficialmente qualificato ai preliminari di Champions League.

Fiorentina-Sassuolo 3-4 - La squadra di Montella esce invece frastornata dalla sconfitta in Coppa Italia perché il Sassuolo parte al massimo ma trova varchi in maniera davvero semplice: Rosati si disimpegna in due-tre occasioni, ma al 23′ fallo di braccio (discutibile) di Borja Valero in area su tiro di Biondini: Tagliavento fischia il rigore e Berardi trasforma.

Al 33′ contropiede di Sansone, assist in area per Berardi che tira e sorprende l’incerto Rosati: 0-2, poi traversa di Zaza e al 42′ lo stesso attaccante serve ancora Berardi che fa 0-3 e tripletta. La timida reazione viola si vede nella ripresa, quando Longhi commette fallo in area sul nuovo entrato Joaquin e al 57′ Gonzalo Rodriguez segna su rigore. Al 64′ però palla in area, Sansone evita molti difensori e conclude di precisione in rete. Entra Rossi, che al 72′ realizza il 2-4 e torna al gol dopo più di tre mesi, quindi al 75′ Pizarro serve Cuadrado che con un pallonetto fa 3-4. Ma gli assalti finali viola non bastano per il pareggio. Quarto posto ancora da conquistare, il Sassuolo fa un balzo in avanti fondamentale.

Le gare del lunedì

Juventus-Atalanta 1-0 – Festeggiamenti partiti già Domenica, proseguiti nella giornata di lunedì e anche fino a sera allo Juventus Stadium, anche se le cerimonie e consacrazioni finali saranno riservate per l’ultima gara del 19 Maggio, con la consegna del Trofeo. Un campionato dominato, che solo la Roma ha tenuto aperto fino a tre giornate dalla fine,  il record di punti (97, dell’Inter 2007) potrà ancora venire superato. Forza, tecnica, organizzazione, giocatori che hanno fatto la differenza nei momenti positivi e in quelli di difficoltà e una compattezza davvero eccezionale, marchio di fabbrica della Juventus di Antonio Conte.

Certo, la solita stucchevole diatriba sul numero dei titoli è già partita. Per la Juventus, come scritto anche sul sito ufficiale, e per i tifosi, gli Scudetti sono 32 sul campo e compresi 2005 e 2006. Ma la FIGC e la Giustizia dicono altro, ovvero 30, con la Terza Stella raggiunta definitivamente. «La terza stella (sulla maglia) non ci sarà. Per noi gli scudetti sono 32, anche se la contabilità dice 30. Poi quando qualcuno arriverà a poter mettere sulle maglie la seconda stella noi potremo esibire la terza, per rimarcare la differenza» sottolinea invece il Presidente Andrea Agnelli a margine della conferenza di presentazione della sfida tra le leggende di Juventus e Real Madrid il prossimo 3 Giugno, per l’UNESCO Cup.

La gara ha davvero poco da raccontare. Tanto turnover per Conte, che risparmia i più spremuti dalla semifinale di Europa League e rilancia Giovinco e Osvaldo, mentre Colantuono ritrova Moralez e lo piazza con Denis in avanti. L’equilibrio sostanziale del primo tempo si avverte anche nella ripresa, servono gli ingressi di Quagliarella e soprattutto di Tevez, al 65′, a svegliare la partita. Bastano un paio di accelerazioni dell’argentino, qualche giocata di Pogba e un pò di velocità di manovra per sbloccare il risultato e al 72′ Padoin raccoglie un tocco basso di Pogba che Quagliarella lascia scorrere per il centrocampista che in area di precisione fa gol con un destro molto calibrato. Al fischio finale è ancora trionfo della Juventus.

Lazio-Verona 3-3 – Partita vivace, combattuta, ma il pareggio serve poco a entrambe. Dopo alcune occasioni, Lazio in vantaggio al 30′ al termine di un perfetto contropiede chiuso da Keita, ma il pareggio dell’Hellas arriva al 37′ con un tiro dal limite di Marquinho. Nella ripresa Lulic si infila tra i difensori dopo un’azione ribattuta e al 60′ fa 2-1, ma al 69′ azione centrale, assist per Iturbe che in area non sbaglia. Toni spreca, Albertazzi coglie il palo, e all’83′ azione da sinistra in mezzo per Romulo che sul secondo palo realizza il terzo gol.

Lulic poco dopo si guadagna il rosso per un brutto fallo su Iturbe, Toni sbaglia ancora una facile occasione all’89′ e nel recupero una leggera spinta di Albertazzi su Klose, entrato nella ripresa, per l’arbitro Mazzoleni vale il rigore e la seconda ammonizione per il difensore: batte Mauri, respinge Rafael ma c’è ancora Mauri che segna così il 3-3 conclusivo.

Le gare della Domenica

Il derby di Milano

Milan-Inter 1-0 – I rossoneri riscattano l’immeritata sconfitta dell’andata con una prestazione molto convincente. Seedorf è riuscito a proporre una squadra ordinata e con l’inserimento di Poli da titolare, soprattutto, ha equilibrato centrocampo e attacco unendo il lavoro di De Jong e Montolivo a quello di Kakà, Taarabt e Balotelli, soprattutto in fase di transizione dell’azione. L’Inter? Non pervenuta, a meno di voler contare un tentativo di Nagatomo al 18′ respinto da Abbiati, un salvataggio di De Jong su Palacio nella ripresa e poco altro. Senza idee, senza gioco e senza aggressività, Hernanes e Kovacic spenti: è la stessa Inter del derby d’andata, meno chiusa ma ugualmente insufficiente, e stavolta non basta attaccare solo 10′. Le occasioni migliori sono sempre per il Milan, che nel primo tempo ci prova con De Sciglio, servito da Taarabt al 25′, con Balotelli (spesso fischiato e con ‘buu’ razzisti contro), e proprio SuperMario al 28′ serve Kakà, che tira ma trova Handanovic. Il fuoriclasse brasiliano al 37′ colpisce la traversa dopo un contropiede e tiro da limite, e calcia alto al 44′ su assist di Taarabt.

Nella ripresa, occasione ancora per Balotelli e soprattutto per Mexes, che sullo sviluppo di un piazzato conclude fuori al 59′, ma al 66′ punizione da destra di Balotelli, De Jong in mezzo anticipa Cambiasso e di testa mette dentro peer il gol che decide la gara. Con gli ingressi di Muntari e Pazzini, il Milan controlla fino al termine, quelli di Milito, Guarin e Alvarez non bastano ai nerazzurri. Che dovranno ancora conquistare l’Europa.

Catania-Roma 4-1 – La squadra giallorossa non è praticamente scesa in campo al Massimino, consegnando lo Scudetto alla Juventus con un giorno d’anticipo e permettendo al Catania di riaprire il discorso salvezza.  I rossoazzurri sono già aggressivi in partenza, ma la Roma regge e con Totti, il migliore dei suoi, cerca di trovare dei varchi per attaccare come suo solito. Ma a parte il fatto che non riescono a costruire, i giallorossi arrivano sempre dopo sul pallone si fanno attaccare a campo aperto, come mai in questa stagione, segnale evidente che non c’è la solita Roma scesa in campo. Con due azioni in ripartenza, tra il 26′ e il 34′, e al termine di scambi veloci, Izco con un tiro dal limite e un’altro a scavalcare De Sanctis da pochi passi fa 2-0;

Totti accorcia al 37′, servito in area da Florenzi (in fuorigioco), e con l’ingresso di Gervinho è sempre il Capitano a creare i due presupposti per il pareggio, ma l’ivoriano, nella seconda circostanza, si fa murare da Frison. Nella ripresa la Roma col passare dei minuti anziché reagire molla il colpo, il Catania attende e riparte, trovando il 3-1 al 56′ con Bergessio, dopo una respinta difettosa in area di De Sanctis su tiro di Leto, e il 4-1 con Barrientos al 78′, con un sinistro dal limite. Mai il Catania aveva realizzato quattro gol in stagione, mai la Roma li aveva subìti. Sintesi perfetta.

Chievo Verona-Torino 0-1 – Nel giorno del ricordo della tragedia di Superga e della fine del Grande Torino, il 4 Maggio 1949, la squadra granata vince anche in casa del Chievo e prosegue la corsa verso l’Europa League. Dopo una buona partenza dei clivensi, il Torino ha preso in mano la partita e creato i migliori presupposti, con El Kaddouri, Immobile (al quale è stato annullato anche un gol per un fallo sul portiere Agazzi che pareva non esserci) e Cerci, ha protestato per un tocco di braccio di Dainelli nella propria area, e nella ripresa al 56′ sugli sviluppi di un angolo di Cerci il tocco di Kurtic è stato deviato nella propria porta da Sardo.

Il gol partita, nel Chievo dentro Pellissier per dare un supporto a Thereau e Paloschi ma il capitano gialloblù in poco tempo si è guadagnato un’espulsione per un fallo pesante e proteste vivaci, lasciando i suoi in 10 e condannandoli ancora di più alla sconfitta.

Parma-Sampdoria 2-0 - Con una gara attenta e aggressiva soprattutto in avvio, il Parma si rimette in corsa per l’Europa. Al 7′ Biabiany va via in velocità, corre per 50 metri e dà in area a Cassano che si allarga e conclude in gol. Poco dopo, Cassano manda in porta Acquah, ma il portiere Fiorillo salva. Il Parma ora controlla e la Samp lentamente cresce, ma ci prova davvero solo con Gabbiadini che impegna il giovane Bajza sul finale da punizione. Nella ripresa con l’ingresso di Schelotto per Amauri il Parma gioca ancor di più in ripartenza e velocità, la Samp cerca di replicare ma alla lunga non crea i presupposti per il pareggio (poco cambiano Sestu e Maxi Lopez) e al 90′ da destra palla dall’altro lato per Molinaro, che da fuori tira e Schelotto in piena area trova la deviazione del raddoppio.

Genoa-Bologna 0-0 – Spettacolo nel primo tempo non pervenuto. Il Genoa ci prova ma non passa mai in area, il Bologna tenta di ripartire ma non trova la profondità e resta troppo basso. Nella ripresa però i felsinei rischiano e creano le migliori occasioni, ma i vari Konè, Bianchi, Paponi, murato da Perin all’84′, sprecano la possibilità di far compiere un passo salvezza alla propria squadra.

Udinese-Livorno 5-3 – Al 13′ su punizione Paulinho porta avanti il Livorno, ma la reazione è immediata, perché i friulani si procurano un rigore, che Anania (in porta per lo squalificato Bardi) para a Di Natale. Ma sul corner seguente proprio Di Natale è il più veloce a deviare in rete, al 19′. Al 21′ ancora azione del capitano bianconero, cross respinto male dalla difesa, giunge Badu che insacca in piena area. Paulinho al 29′, ancora su punizione, nettamente deviata, sigla il pareggio, ma tiene poco, perché l’Udinese quando attacca in velocità mette in difficoltà il Livorno ogni volta e al 34′ da Di Natale a Badu poi per Pereyra che in area segna il terzo gol, al 44′ Allan serve da destra l’accorrente Gabriel Silva che dall’altro lato fa 4-2, quindi poco dopo Pinzi serve in verticale Di Natale che con un tocco morbido davanti al portiere realizza il 5-2. Nella ripresa partita praticamente conclusa, ci prova solo il Livorno che accorcia con Mesbah all’88′, ma ora i labronici sono ultimi, e purtroppo vicini alla retrocessione.

Top & Flop di Post Scriptum Blog

Top 36^Giornata

Juventus: Campione d’Italia con due gare da giocare, e con pieno merito. 96 punti in 36 partite sono qualcosa di incredibile, e del resto questa squadra in tre anni si è migliorata, diventando insuperabile in Serie A. E ha tenuto dietro una Roma che ha anche espresso un gioco migliore ma ha perso quelle poche occasioni per contendere lo Scudetto fino all’ultima gara. Adesso però resta da capire quale sarà il futuro di Conte e di molti giocatori. Prossimo obiettivo è però vincere in Europa.

Domenico Berardi (Sassuolo): altra tripletta, 16° gol in Campionato e finalizza il gran gioco offensivo della squadra di Di Francesco. Unico problema la mancanza di continuità in questa stagione. Ma è giovane, ed è normale. Certo, dovrà migliorare molto l’aspetto temperamentale, invece. Contro la Fiorentina, però, è stato perfetto.

Milan: prova d’orgoglio dei rossoneri, che tornano a vincere il derby e restano in corsa per l’Europa, regalando l’unica vera soddisfazione della stagione ai propri tifosi.

Mariano Izco (Catania): il capitano rossoazzurro segna due gol di gran classe e trascina la sua squadra a una vittoria che fa sperare ancora nella salvezza gli etnei.

Udinese: torna la squadra che gioca veloce e con grande tecnica e, sebbene conceda qualcosa dietro, in attacco è devastante: Livorno sommerso in 45′.

Flop 36^Giornata

Roma: non è questo l’atteggiamento giusto per chiudere la stagione. A parte aver dato lo Scudetto alla Juventus con un giorno d’anticipo, squadra praticamente mai scesa in campo a Catania, con il solo Totti a cercare di giocare e creare qualcosa di importante. Peccato, un campionato fatto così bene merita un finale migliore. Contro i bianconeri arriverà il riscatto?

Fiorentina: vedi sopra. La squadra di Montella almeno nella ripresa riapre la gara ma francamente ci si aspettava una reazione migliore dopo la sconfitta in Coppa Italia.

Inter: non pervenuti i nerazzurri. Mazzarri al suo secondo derby decide ancora una volta di non giocare, lasciando iniziativa al Milan e sperando in una ripartenza, restando chiuso nel frattempo. Ma, a differenza dell’andata, questo atteggiamento, e giustamente, non ha pagato.

Serie A 2013/2014, Risultati e Classifica 36^Giornata – 4, 5, 6 Maggio 2014

Domenica 4 Maggio
Catania-Roma 4-1
Chievo Verona-Torino 0-1
Genoa-Bologna 0-0
Parma-Sampdoria 2-0
Udinese-Livorno 5-3
Milan-Inter 1-0

Lunedì 5 Maggio
Lazio-Hellas Verona 3-3
Juventus-Atalanta 1-0

Martedì 7 Maggio
Fiorentina-Sassuolo 3-4
Napoli-Cagliari 3-0

Juventus 96
Roma 85
Napoli 72
Fiorentina 61
Inter 57
Torino 55
Parma 54
Milan 54
Hellas Verona 53
Lazio 53
Atalanta 47
Sampdoria 44
Udinese 42
Genoa 41
Cagliari 39
Sassuolo 31
Chievo Verona 30
Bologna 28
Catania 26
Livorno 25

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla


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