Serie A, il racconto della 3^Giornata

Creato il 16 settembre 2013 da Postscriptum

by Giuseppe Causarano
Il Napoli scappa, Juventus e Inter pareggiano e inseguono, il Milan rallenta, la Lazio riparte e il Genoa asfalta la Sampdoria nel derby per 3-0. Interessanti argomenti proposti dalla 3^ Giornata di Serie A, in attesa del posticipo del lunedì tra Parma e Roma. Giornata storta per la Fiorentina, che non va oltre il pareggio in casa contro il Cagliari, e perde per infortunio Gomez e Cuadrado. Vincono pure Hellas Verona e  Livorno.

Il Napoli da solo, Inter-Juve pari, il Milan deve già inseguire – I tre anticipi del sabato ci hanno offerto spunti molto interessanti. Il Napoli di Benitez batte nella ripresa la coriacea Atalanta di Colantuono che resiste per 70′. Un buon primo tempo dei nerazzurri, che ribattono nella prima parte ai tentativi di Insigne e Pandev, e poi contengono le accelerazioni azzurre. Nell ripresa Benitez butta però nella mischia Hamsik e Callejon(turnover in vista Champions per loro inizialmente) e la velocità aumenta, fino ai sigilli di Higuain al 71′ e Callejon all’80′, con in mezzo il rosso a Cigarini per i nerazzurri. Dunque la qualità del gioco alla lunga premia il Napoli, in vetta alla graduatoria a 9 punti.

Gli azzurri infatti lasciano a quota 7 Inter e Juventus, che pareggiano per 1-1 al Meazza. La sfida tra Mazzarri e Conte si risolve in un match ad alta intensità, con due linee mediane che si annullano a vicenda, e due reti frutto di due errori difensivi. Buffon salva su Nagatomo(al 13′) e Taider(al 42′), Handanovic deve contenere un’incursione di Pogba a metà primo tempo. Poco d’altro fino al 70′, quando entra Icardi, per dare appoggio a Palacio. E al 73′, Chiellini, pressato da Alvarez, perde un pallone, l’argentino dà in profondità a Icardi che aggira Bonucci e mette dentro.

Ma la Juve, ferita, tona subito avanti, con Asamoah che asfalta Jonathan e dà in mezzo a Vidal, che, non pressato dai centrali nerazzurri, corregge in rete. La Juve comincia a giocare e Handanovic salva su Pogba da fuori e soprattutto ancora Vidal, mentre Tevez, partita di grande quantità, sfiora il gol dal limite. L’Inter mostra progressi e solidità nel complesso, la Juventus c’è sempre, e si dirige verso l’esordio in Champions con tranquillità.

Il Milan invece si salva all’ultimo secondo a Torino e deve fare i conti con infortuni e certezze tattiche da ritrovare. Kakà dietro Balotelli-Robinho dall’inizio, e il fuoriclasse brasiliano ci mette voglia e buoni spunti nel primo tempo, salvo poi calare fisicamente nella ripresa e uscire dopo una botta alla caviglia. Appare comunque in buona condizione fisica, diamogli tempo per ritrovare quella atletica. Ma i problemi del Milan non sono certo qui. Primo tempo che il Torino di Ventura gioca in attesa per ripartire, ma i rossoneri fanno poco e nulla, anzi si fa pure male Montolivo. Nella ripresa il Toro mette la quarta e passa con D’Ambrosio al 52′, che si beve Zaccardo e Zapata e infila con un tiro secco, quindi al 65′ raddoppia con Cerci, che fugge in contropiede(ancora Zaccardo e Zapata fuori posizione). Dentro Matri e Poli, Balotelli non ne imbrocca una, Padelli lo chiude a dovere. Quando tutto appare finito, Muntari trova un gol fortunoso e casuale dopo una mischia con un tiro strano dal limite(ci vorrebbe la Gialappa’s Band!), quindi Poli viene messo giù da Pasquale in area(ma furbo il rossonero a andare già in caduta mentre arriva l’incauto avversario): rigore e proteste granata(c’era anche Larrondo a terra e andava sostituito) ma Balotelli realizza e salva il Milan. Che deve cercare subito di sistemare l’assetto tattico, e aumentare la qualità del gioco: ma senza Montolivo e con Kakà a mezzo servizio ancora, possono mai essere De Jong, Muntari e altri a far crescere la manovra? Dubbi, ma tanti.

Premio della scalogna alla Fiorentina – E’ stata davvero una giornata storta per la squadra di Montella, che fa fatica contro un Cagliari ben posizionato in campo e pronto a ripartire, replicando anche alle poche occasioni capitate alla Fiorentina. Già nel primo tempo Cuadrado si fa male a una spalla, e a inizio ripresa addirittura Gomez, dopo un tiro alto, si pianta col ginocchio destro a terra: distorsione e lesione parziale del legamento collaterale, si prevede uno stop di almeno due mesi. Ma mentre il Cagliari avanza il baricentro, Borja Valero trova il gol al 71′ dopo un inserimento in area. Ma i rossoblù ci credono e pareggiano a un minuto dal termine con Pinilla, abile a sfruttare un cross da destra. E Pizarro si fa pure espellere. La Fiorentina perde il treno del Napoli, e due giocatori troppo importanti.

Derby della Lanterna al Genoa – Tanta pioggia prima e durante il match a Genova, ma si gioca. Anzi, sembra che alla fine abbia giocato solo il Genoa, 3-0 senza replica sulla Sampdoria. Il Grifone scende in campo col 3-5-2 ideato da Liverani per l’occasione e già al 9′ Biondini trova Antonini che accorcia verso centroarea e al volo mette dentro. Di qui tanta volontà per la Samp di Rossi, ma a parte qualche tentativo di Gabbiadini, poco o nulla di concreto, solo tanta confusione. Genoa che difende basso e attento, e nella ripresa al 50′ sull’asse Gilardino, a destra per Vrsalijko, in mezzo per Calaiò è 0-2. La Samp è tramortita, allora Lodi su punizione fa 0-3 al 66′ e sigilla il derby, che risolleva il Genoa e il suo giovane tecnico Liverani.

Lazio in ripresa, Hellas Verona e Livorno a tutta, Di Natale rimonta il Bologna – I tifosi della Lazio protestano contro il presidente Lotito per il deludente(a loro giudizio) calciomercato, ma Petkovic va avanti e rimette in corsa la sua squadra, che sblocca all’8′ con Candreva, servito in profondità; quindi soffre il ritorno del Chievo, che sciupa con Paloschi e Thereau. Male, perché Petkovic inverte gli esterni Konko e Cavanda, fa saltare i movimenti difensivi del Chievo e proprio Cavanda al 39′ sfrutta un traversone lungo e mette dentro, quindi Lulic chiude il tempo con una fuga in area e seguente conclusione in gol. Nella ripresa Puggioni salva altre volte la sua porta, per la Lazio bene così.

Il Verona apre con Martinho al 12′, abile a sfruttare un suggerimento di Halfredsson, e chiude la pratica con Romulo al 92′; in mezzo partita piuttosto equilibrata con un Sassuolo più propositivo e in crescita rispetto alla prime uscite del campionato.
Il Livorno dà continuità alla vittoria proprio in casa del Sassuolo della scorsa giornata e stende con una doppietta di Paulinho al 66′ e 72′ un Catania irriconoscibile. Lento, con poche idee e affidato solo ai tentativi di Bergessio la squadra di Maran, che necessita, a mio parere, di trovare alternative al gioco visto nella passata stagione e integrare i nuovi arrivati coi giocatori già presenti. Tachtsidis non è Lodi, Leto non è Gomez e dunque adattare i nuovi a un modo differente di giocare potrebbe essere la soluzione. Ne approfitta il Livorno, che controlla nel primo tempo e con un gioco veloce davanti trova le azioni giuste chiuse dal centravanti brasiliano.

Al Friuli da lavori in corso Udinese e Bologna si dividono la posta: alla punizione di Diamanti al 72′ replica Di Natale all’85′. Partita equilibrata che va a momenti e risultato complessivamente più che giusto.

Il posticipo del lunedì è Parma-Roma. I gialloblù cercano la prioma vittoria stagionale, mentre i giallorossi possono agganciare il Napoli in vetta alla classifica. Troverete il commento al match sempre qui su Post Scriptum.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 3^Giornata

Paulinho(Livorno): finalmente ha trovato la sua dimensione. Dopo aver trascinato il Livorno a suon di gol in Serie A, già 3 gol in 3 partite in questa stagione. Non crediamo possa tenere questo ritmo, d’accordo, ma sarà sempre utile pure quando non segna col suo fisico. Uomo squadra.

Candreva, Cavanda, Lulic(Lazio): sono i tre marcatori della vittoria biancoceleste sul Chievo, ma sono anche i migliori della Lazio. Candreva è ormai una certezza, Cavanda sta crescendo e trovando spazio, grande velocità e generosità, Lulic torna a trovare la profondità in campo e  quindi il gol.

Higuain(Napoli): gol decisivo, sempre più importante.

D’Ambrosio(Torino): gol da campione, corsa continua e resta in campo finché ne ha. Ragazzo molto interessante.

Liverani(allenatore Genoa): azzecca tutto, atteggiamento umile e intelligente col 3-5-2, difende attento e sa colpire al momento giusto la Samp. Può lavorare bene.

Flop 3^Giornata

Zaccardo e Zapata(Milan): bè D’Ambrosio il gol l’ha fatto saltando loro due, che nel dettaglio sono apparsi due dilettanti. Kakà va bene e sarà importante, Matri dà una mano in fase di gol, benissimo, ma qua servono difensori e soprattutto una fase difensiva adeguata. Sul primo punto non ha fatto bene Galliani(ma soldi pochi ce ne sono) e gli infortuni complicano tutto, sul secondo punto serve il lavoro di Allegri.

Andujar(Catania): nel primo tempo sbaglia una volta l’uscita, facendosi scavalcare dal pallone e salvandosi grazie a Spolli. Nella ripresa ci casca ancora e stavolta Paulinho fa gol. Il Catania ha già problemi vari, non ci si metta pure lui eh.

Sampdoria: sorgono vari dubbi sul fatto che siano scesi in campo. Senza idee, senza gioco e senza forza nella ripresa. Troppo brutta per essere reale.

Serie A 2013/2014 3^Giornata, Risultati e Classifica

Fiorentina-Cagliari 1-1
Inter-Juventus 1-1
Hellas Verona-Sassuolo 2-0
Lazio-Chievo Verona 3-0
Livorno-Catania 2-0
Napoli-Atalanta 2-0
Parma-Roma lunedì 20.45
Sampdoria-Genoa 0-3
Torino-Milan 2-2
Udinese-Bologna 1-1

Napoli 9
Inter 7
Fiorentina 7
Juventus 7
Roma 6*
Livorno 6
Lazio 6
Hellas Verona 6
Milan 4
Udinese 4
Torino 4
Cagliari 4
Atalanta 3
Genoa 3
Bologna 2
Parma 1*
Sampdoria 1
Chievo Verona 1
Catania 0
Sassuolo 0

Parma e Roma una gara in meno

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla