Serie A, il racconto della 7^Giornata

Creato il 07 ottobre 2013 da Postscriptum

by Giuseppe Causarano

La 7^ Giornata di Serie A ci consegna quella che sembra una lotta a tre al vertice: la Roma sbanca il Meazza nell’anticipo del sabato e batte l’Inter 3-0 con uno strepitoso Francesco Totti, la Juventus supera 3-2 il Milan nel posticipo e insegue a due lunghezze assieme al Napoli, che vince 4-0 contro il Livorno. Perdono terreno dunque i nerazzurri di Mazzarri, poi Lazio e Fiorentina, che pareggiano 0-0 nel secondo posticipo serale. Vincono Udinese, Hellas Verona, Parma e Atalanta, pareggi tra Catania e Genoa e tra Sampdoria e Torino.
I posticipi della Domenica

La Juventus va sotto e poi rimonta il Milan, Lazio e Fiorentina pari – Dopo le fatiche di Champions, Conte deve fare a meno di Vucinic e Lichtsteiner e lancia Quagliarella con Tevez. Allegri fa la conta, fuori Balotelli, Kakà, El Shaarawy, De Sciglio e con Matri va Robinho. Partenza shock: palla da destra per Muntari dopo 20″ e d’istinto il ghanese infila in area Buffon. Juve tramortita, fa mente locale per qualche minuto, vede un Milan che pressa e allora Pirlo prende in mano la squadra e comincia a fiondare palloni in avanti per far abbassare i rossoneri. Quagliarella spara alto, cresce in mezzo anche Vidal, poi da fuori ci provano Asamoah e Chiellini, Abbiati c’è. Dopo 15′ Tevez atterrato vicino al limite. Zona centrale, Pirlo batte potente e veloce e pareggia da punizione. La Juventus si calma, il Milan si difende bene, il primo tempo scivola in equilibrio. Nella ripresa subito colpi proibiti. Mexes dà una botta a Chiellini durante un piazzato: non visto, potrebbe esserci prova tv. Milan pericoloso con uno scambio stretto, Robinho trova Buffon. Dentro Pogba per Padoin(generoso comunque), Asamoah spreca, quindi Conte mette dentro pure Giovinco(fuori Quagliarella). La Juventus accelera, Pogba dà un buon contributo a destra, Tevez pressa e corre, si fraseggia in zona centrale e al 69′ Giovinco riceve in area, salta due avversari e infila in gol: 2-1. Mexes si guadagna due gialli in poco tempo e va fuori, ma spesso il francese ha dovuto da solo contrastare più avversari, che saltano il centrocampo rossonero con facilità. E al 75′ punizione di Pirlo strepitosa, traversa e sulla respinta Chiellini mette in gol. Sembra finita, ma la Juve perde un pallone che permette a Muntari di battere dal limite Buffon al 90′. Troppo tardi, Juve che resta seconda, Milan in crisi. Conte ritrova Pirlo, un buon Vidal e ottimi Tevez e Chiellini ma deve migliorare la concentrazione e i movimenti difensivi, Allegri invece deve cercare di sistemare una squadra senza gioco e identità. I recuperi di alcuni giocatori aiuteranno, ma mancano le basi di una formazione che vuole essere davvero competitiva.

Tra Lazio e Fiorentina arriva un pareggio a reti inviolate che soddisfa di più i viola. La Lazio di Petkovic parte meglio, crea un paio di occasioni con Hernanes e Candreva, acquista classe con Felipe Anderson ma non sfonda. La squadra di Montella contiene, Rossi cerca la porta in un paio di occasioni ma poi i viola fanno fatica a uscire con la palla al piede. Nella ripresa ancora Lazio, dentro anche Floccari, che impegna Neto in corner. I biancocelesti fanno sempre la gara, fino al termine, ma non passano. E per entrambe la corsa all’Europa resta aperta ampiamente.

Le partite di Roma e Napoli

Roma da urlo al Meazza, il Napoli supera alla grande il Livorno – Nell’anticipo del sabato la Roma con una prova di classe vince 3-0 in casa dell’Inter e sigilla la settima vittoria in altrettante partite. Avvio equilibrato, ma la Roma accelera d’un tratto e passa al 18′ con Francesco Totti, che sfrutta il lavoro al limite di Gervinho per tirare all’angolo destro di Handanovic.

L’Inter reagisce, aveva già colpito un palo con Guarin, quindi ci prova Alvarez, ma la Roma gioca e convince: Gervinho è indiavolato, ne salta tre per volta e crea superiorità portando via le marcature, Florenzi corre per tutto il campo e si inserisce, i tre in mezzo, soprattutto Strootman, impostano e creano. E poi c’è Totti, che unisce tutta la squadra. E al 40′ Strootman lancia Gervinho che viene atterrato appena fuori area, come vedremo dai replay tv: ma per l’arbitro Tagliavento e l’assistente di porta è rigore, e Totti batte Handanovic. Quindi al 44′ Juan Jesus va in escursione non richiesta, la Roma recupera, Strootman ribalta l’azione e serve in area Florenzi che realizza. Nella ripresa l’Inter attacca, Handanovic però evita altre due reti della Roma che resta in 10 per l’espulsione di Balzaretti ma gestisce senza troppi problemi.

Il Napoli resta in scia ai giallorossi e a pari punti con la Juventus. Senza Higuain, Albiol, Zuniga, gli azzurri partono forte e al 3′ Mertens va via in velocità e serve in area Pandev che realizza. Il Livorno gioca, ma la squadra di Benitez è spietata e al 26′ Inler, con la complicità di Bardi, trova il raddoppio con un tiro da fuori. Il Napoli controlla, fa gioco, mette in campo quanto serve. Il Livorno di Nicola non si arrende, Emeghara sfiora la rete, ma nella ripresa gli azzurri continuano a fare la partita e al 54′ Pandev trova in area Callejon che fa 3-0. Finale in tranquillità, Hamsik trova il gol all’83′ al termine di una bella iniziativa.

L’Hellas Verona non si ferma, bene Parma e Atalanta, riparte l’Udinese, il Catania si fa raggiungere, Samp-Toro gol e errori – A Bologna si comincia con 20′ di ritardo: scontri tra tifosi, le forze dell’ordine risolvono ma il traffico, complice la pioggia, si blocca e il pullman gialloblù arriva tardi. Ennesima giornata di ordinaria follia. In campo c’è solo Hellas: in vantaggio al 22′ con Cacciatore che rientra in area e trova il palo lungo, quindi al 29′ Iturbe va via e da fuori raddoppia. Diamanti accorcia su rigore nella ripresa al 52′, ma il Verona fa la gara, vince a centrocampo e sfrutta la velocità davanti: chiudono la pratica Toni al 56′ e Jorginho al 90′. Gialloblù in ottima posizione.

Il Parma batte 3-1 il Sassuolo nel derby. Partita sotto la pioggia, primo tempo piuttosto equilibrato ma al 32′ Cassano sfrutta un errore della difesa neroverde per mette in mezzo e servire Palladino che fa gol. Il Sassuolo però ha un sussulto, chiude meglio il primo tempo e al 44′ Gobbi sbaglia il passaggio all’indietro, Berardi atterrato da Mirante in uscita al limite, Lucarelli salva su Magnanelli. L’arbitro De Marco però concede il rigore dopo uno scambio d’opinioni con l’arbitro di porta: Parma in 10(Mirante ferma occasione da gol), dentro Bajza per Palladino, e Berardi realizza. Nella ripresa però il Parma è sempre ordinato, il Sassuolo spreca anche ma è troppo fragile. Ci pensa Cassano che al 70′ pesca in area Rosi che realizza e il talento barese poi chiude il punteggio al 76′.

L’Atalanta sbanca il campo del Chievo Verona nel primo anticipo del sabato. Basta un gol di Moralez in girata in area al 16′ per permettere ai nerazzurri di Colantuono di controllare. Si sono ritrovati nel loro 4-4-1-1 e compattezza e ripartenza sono le armi migliori. Cigarini illumina, Denis fa da solo in avanti e apre gli spazi. Il Chievo di Sannino ha una reazione solo nel finale, ma stupisce la carenza di gioco e le difficoltà a trovare il gol.

L’Udinese con una partita ordinata batte il Cagliari 2-0. Al Friuli la squadra di Guidolin si scopre poco e attende il Cagliari, che però a parte un tiro da fuori sulla traversa di Murru non che faccia molto per attaccare. E al 33′ punizione di Di Natale, sponda di Heurtaux per Danilo che realizza. E al 53′ Di Natale chiude la gara con una bellissima punizione. Il capitano bianconero spreca altre due occasioni, il Cagliari di Lopez attacca ma senza troppa abilità, Kelava si salva in due circostanze. L’Udinese riparte.

Il Catania invece viene raggiunto nel finale dal Genoa. Al Massimino Maran schiera il tridente Barrientos, Bergessio, Castro ma la partita la fa il Genoa di Gasperini, rientrato sulla panchina rossoblù. La squadra ligure ha il demerito di non creare molto, a parte qualche conclusione da fuori. Il Catania è tutto in un paio di giocate di Bergessio. Troppa confusione sulle posizioni in mezzo, terzini bloccati, squadra lenta. Nella ripresa però i rossazzurri crescono: traversa di Castro al 49′, e al 59′ Barrientos ruba palla a Antonini e infila in rete sull’uscita di Perin. Barrientos avrebbe un’altra occasione per segnare, il Catania però cala d’un tratto, si abbassa troppo, lascia campo al Genoa che si tuffa in avanti e trova il pari con un cross deviato nella propria porta da Legrottaglie, molto sfortunato.

La Sampdoria disputa un discreto primo tempo e passa con Sansone in contropiede al 41′. Trova anche il 2-0 Pozzi, ma l’arbitro Gervasoni annulla perché il tempo era scaduto: punizione di Palombo, arriva la respinta del portiere e il tap-in vincente. I 2′ di recupero erano passati proprio sulla respinta. Dubbi. Ad ogni modo il Toro gioca meglio nella ripresa e pareggia con Immobile al 66′ e passa con il rigore di Cerci al 76′, ma la Sampdoria chiude avanti e pareggia con Eder su rigore, tra le proteste dei granata, al 93′.

Top & Flop di Post Scriptum

Top 7^Giornata

Francesco Totti(Roma): doppietta da fuoriclasse, prestazione da leader, condizione fisica eccellente. La Roma vola, al centro del gioco c’è sempre il Capitano.

Kevin Strootman e Gervinho(Roma): altri due volti della Roma capolista. L’olandese è un calciatore straordinario. Sa far tutto, qualità e sostanza. L’ivoriano è una furia, crea superiorità tattica e solo Handanovic gli nega la gioia del gol.

Sebastian Giovinco(Juventus): entra e porta in vantaggio la Juventus, fa espellere Mexes e dà una scossa decisiva. Dopo Tevez e Vucinic, ora il terzo attaccante è lui nella gerarchia di Conte.

Antonio Cassano(Parma): due assist, un gol e prestazione molto convincente. Quando è in partita, fa tutto al massimo.

Jorginho(Hellas Verona): terzo gol consecutivo e dà qualità, tempo di gioco e quantità al centrocampo gialloblù. Ottima continuità di prestazione dalla serie B alla Serie A.

Flop 7^Giornata

Philippe Mexes(Milan): alla fine crolla pure lui. L’ultimo baluardo della retroguardia rossonera, unico affidabile dietro e pericoloso in zona gol, prima dà un pugno a Chiellini, poi rimedia due cartellini che valgono il rosso. Partita da cancellare.

Walter Mazzarri(allenatore Inter): stavolta non ce la fa. Rinuncia a Kovacic a appiattisce il centrocampo, concede praterie sugli esterni alla Roma e non crea trame in avanti. Deve rivedere qualcosa.

Gli scontri prima di Bologna-Verona: qualche ferito, qualche contuso, partita che inizia in ritardo per il traffico creato. E’ stato fatto molto, c’è ancora molto da costruire per rendere il calcio italiano solo sport. E non occasione per la lotta tra delinquenti.

La perla della giornata

Il gol di Giovinco: non per l’azione in sé, molto bella peraltro, ma per il modo con il quale la palla entra e addirittura esce dalla porta! Giovinco sfonda la rete: il tiro passa o attraverso un buco o proprio sotto la rete difesa da Abbiati, sbattendo sul tabellone dietro la porta e tornando in campo! (Immagini Mediaset Premium)

Il Campionato di Serie A si ferma domenica 13 ottobre per lasciare spazio alle ultime gare di qualificazione verso Brasile 2014. Italia già promossa, ma cominciano adesso le partite dove si dovrà cominciare a preparare la miglior formazione possibile da portare in Sudamerica.

Serie 2013/2014, 7^Giornata, Risultati e Classifica

Bologna-Hellas Verona 1-4
Catania-Genoa 1-1
Chievo Verona-Atalanta 0-1
Inter-Roma 0-3
Juventus-Milan 3-2
Lazio-Fiorentina 0-0
Napoli-Livorno 4-0
Parma-Sassuolo 3-1
Sampdoria-Torino 2-2
Udinese-Cagliari 2-0

Roma 21
Napoli 19
Juventus 19
Inter 14
Hellas Verona 13
Fiorentina 12
Lazio 11
Udinese 10
Torino 9
Parma 9
Atalanta 9
Milan 8
Livorno 8
Cagliari 7
Genoa 5
Catania 5
Chievo Verona 4
Sampdoria 3
Bologna 3
Sassuolo 2

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla