Serie A; pari tra Milan e Napoli, Inter k.o con il Cagliari, la Roma vince ed è 5

Creato il 15 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Come ogni fine settimana, è tornato il campionato con la 32esima giornata. Negli anticipi di sabato, il Siena, vincendo per 3 a 2 sul campo del Pescara, ha reso ancora più interessante la lotta per non retrocedere; poi, in serata, è stata la volta della Fiorentina, che, espugnando l’Atleti Azzurri d’Italia 2 a 0, rimane in corsa per un posto Champions.

Ieri, domenica 14 aprile, il big match è stato sicuramente il posticipo tra Milan e Napoli ma, nel pomeriggio, tra le altre partite, si è giocata Torino – Roma, Cagliari – Inter e il derby della Lanterna. A chiudere il turno ci pensano Lazio e Juventus, nel posticipo di questa sera.

Palermo 1 – 1 Bologna (4′ Ilicic – 17′ Gabbiadini)

È terminata 1 a 1 la prima gara, quella delle 12:30, tra Palermo e Bologna. I rosanero, vogliosi di vincere per agguantare il Siena, effettuano una partenza sprint: 4′ e passano in vantaggio con Ilicic. Gli uomini di Sannino non si accontentano del gol e continuano a creare chance ma, al 17′, Sorrentino, con una papera, spegne l’entusiasmo del Barbera, regalando il pareggio agli emiliani, che si erano approcciati col piede sbagliato al match. È sempre il Palermo ad avere il mordente giusto per prendersi i tre punti: al 41′, Miccoli, stoppato il pallone, tira con l’esterno destro ma colpisce il palo che nega il nuovo vantaggio. Nella ripresa, i padroni di casa, in debito di energia, lasciano l’iniziativa agli ospiti: al 66′, Pasquato, appena entrato, sfiora il gol; al 75′, i rossoblu reclamano un rigore per fallo su Gilardino, ma l’arbitro lascia correre; due minuti dopo, ancora l’ex Milan ci prova ma Sorrentino è ben appostato. Nel finale, si rivedono i siciliani: nel giro di 10′ richiedono due rigore ma il direttore di gara non è dello stesso avviso; intanto, prima Barreto e, in un secondo momento, Kurtic impensieriscono Curci ma il risultato non cambia.

Cagliari 2 – 0 Inter (63′, 76′ Pinilla)

Il Cagliari batte 2 a 0 un’Inter in crisi e rimaneggiata. Nel primo tempo, la prima vera occasione arriva al 14′ sui piedi di Cambiasso che colpisce il palo. Questi sono i minuti propizi per la squadra di Stramaccioni che, poco dopo, si fa vedere due volte con Guarin. I primi 45′ di gioco terminano 0 a 0 ma al palo preso da Cambiasso risponde Ibarbo, al 34′, che sfiora solamente il gol per il salvataggio di Pereira. Nella seconda frazione, al 52′, Rocchi impegna Agazzi e, qualche minuto più tardi, ci pensa nuovamente il colombiano. La partita si sblocca al 63′, quando Pinilla trasforma il penalty concesso ai sardi e porta avanti i suoi. I nerazzurri sono costretti a inseguire e, oltretutto, devono fare a meno di altri uomini che si infortunano nel corso della partita, rendendo la rimonta estremamente complicata. La buona volontà non manca perché Rocchi prova a pareggiare i conti ma un cinico Pinilla manda i titoli di coda e, approfittando della dormita della difesa avversaria, infila Handonovic. C’è solo più il tempo per vedere la traversa di Ibarbo su contropiede sardo, dopodiché finisce l’incontro: questa sconfitta rischia di essere molto pesante per l’Inter in ottica Europa League.

Chievo 0 – 0 Catania

Della gara del Bentegodi, conclusasi a reti inviolate, c’è ben poco da dire. Segnaliamo un’occasione per parte nel primo tempo: al 23′, Thereau conclude alto sopra la traversa e, al 39′, Lodi, su punizione, la sua specialità, non trova la porta e il tiro si spegne fuori dal rettangolo di gioco. Come è terminata così riprende la partita: al 48′, ancora su punizione di Lodi, Bergessio incorna di testa ma Puggioni allontana coi pugni la minaccia. È solo un’illusione perché i ritmi tornano a essere blandi, rendendo soporifera la partita. I veneti si accontentano di un punto anche se la loro situazione non è ancora tale da potersi rilassare. Sembra, invece, che i siciliani abbiano abbandonato il sogno Europa League per il trend di queste ultime partite.

Genoa 1 – 1 Sampdoria (80′ Matuzalém – Éder 28′)

Finisce 1 a 1 il derby della Lanterna. Dopo un avvio un po’ bloccato per la solidità delle difesa e la poca brillantezza degli attacchi, è la Samp ha passare con Éder. I grifoni non riescono a rispondere e si fanno schiacciare, giocando solamente a folate. Nei secondi 45′ di gioco, il Genoa parte con un altro piglio che fa sì che sia più pericoloso dei blucerchiati, più sicuri e senza pressioni. Al 70′, Poli salva sulla conclusione di Kucka; al 78′, Floro Flores, entrato per Immobile, impegna Romero; al 81′, Matuzalém, con un tiro-cross, destinato sotto l’incrocio, beffa Romero, sorpreso, e riporta il punteggio in parità per l’1 a 1 finale. Il risultato va bene alla Samp, praticamente salva; discorso diverso per il Genoa, a pari punti con il Palermo e in piena zona retrocessione.

Parma 0 – 3 Udinese (12′, 43′ Muriel, 62′ Pereyra)

L’Udinese travolge 3 a 0 il Parma grazie a un super Muriel che sostituisce egregiamente Totò Di Natale. Fa tutto il colombiano bianconero: servito da Zielinski, apre le danze all’11 per poi chiudere i conti al 42′. Due minuti dopo, a tu per tu con Mirante, Allan, autore di una discesa inarrestabile, sbaglia mira, graziando il Parma. La ripresa inizia subito con un buon tiro di Amauri, che termina sopra la traversa. La squadra di Donadoni mostra di essere ancora in partita ma Pereyra le da la mazzata definitiva: Muriel scappa sulla fascia per poi mettere la sfera all’interno dell’area dove Mirante smanaccia ma l’argentino mette a segno un facile tap-in. La giornata di grazia del colombiano di Guidolin è confermata dall’azione che lo vede protagonista al 64′: supera in dribbling Santacroce ma Mirante compie il miracolo, respingendo col piede. La risposta dei crociati è affidata ad Amauri che chiama Brkic ad una grande parata. È l’ultima emozione della gara: pur senza il capitano, l’Udinese ha vinto grazie a Muriel e con una buona prestazione. Il Parma ha giocato con un po’ di sufficienza, forse appagato dalla salvezza già raggiunta.

Torino 1 – 2 Roma (31′ Bianchi – 22′ Osvaldo, 60′ Lamela)

La Roma supera di misura il Toro e vede più vicina l’Europa League. Dopo un buon avvio, al 22′, i giallorossi si portano in vantaggio con Osvaldo, che segna di testa su cross di Balzaretti. I granata rispondono subito con Cerci, che prende il palo; poi, al 31′, acciuffano il pari con Bianchi, la cui marcatura è propiziata dall’assist del solito Cerci. Il secondo tempo si apre con un Toro proiettato all’attacco e guidato dal suo numero 11, che dimostra personalità e intraprendenza. Al 58′, su punizione, l’ex Fiorentina prende la traversa ma è Stekelenburg a toccarla quel tanto che basta per mandarla sul legno. Due minuti più tardi, Lamela pesca il jolly: tiro a giro da fuori area con la palla che si insacca nel sette. I giallorossi insistono e sfiorano il terzo gol prima con Piris poi con Totti, su punizione, ma Gillet si oppone in entrambi i casi. Nei minuti finali, la Roma, pur rimanendo in 10 uomini per l’espulsione di Balzaretti che spende la sua seconda ammonizione per fermare l’incontenibile Cerci, va vicina ancora una volta al 3 a 1, questa volta con Florenzi, e soffre negli ultimi minuti per l’inferiorità numerica, rischiando l’autogol col suo 48.

Milan 1 – 1 Napoli (29′ Flamini – 33′ Pandev)

Finisce 1 a 1 il primo posticipo, nonché il big match, della 32esima giornata, valido per il secondo posto. A San Siro parte bene il Milan, che, nel giro di 10′, crea tre palle-gol: la prima e l’ultima con Boateng, quella di mezzo con Zapata. In questi primi minuti, è proprio il ghanese l’uomo più pericoloso di Allegri. Al 18′, si fa vedere anche il Napoli, che chiede il rigore per un fallo di mani di Flamini su cross di Hamsik. Poi, al 29′, la partita si sblocca proprio grazie al francese ma il merito va anche ai compagni, autori di un’azione tutta di prima. La risposta azzurra non tarda ad arrivare: al 33′, Zuniga serve in profondità Hamsik; dallo slovacco, il pallone passa al macedone che infila Abbiati. L’estremo difensore rossonero ha occasione per rifarsi nel finale del primo tempo, quando, salvando sul pallonetto ravvicinato di Cavani, conserva l’1 a 1. Nella seconda frazione, all’occasione del 51′ di Pandev, replica Flamini. Col passare dei minuti, il ritmo cala: al Napoli questo risultato va più che bene perché il vantaggio sui rossoneri rimarrebbe di quattro lunghezze; il Milan è obbligato a vincere per non dover abbandonare l’obiettivo-secondo posto ma non riesce a trovare il pertugio giusto per portasi in vantaggio e l’espulsione dell’autore del primo gol del 72′ non agevola la situazione di stallo. Sono i partenopei, nel finale, a “rischiare” di vincere la partita: prima ci prova Cavani poi, nel giro di 30 secondi, Armero e Calaiò creano grattacapi ad Abbiati, che mantiene ancora salvo il pari.

Classifica:

Juventus 71 *

Napoli 63

Milan 59

Fiorentina 55

Lazio 51 *

Roma 51

Inter 50

Udinese 48

Catania 47

Cagliari 42

Parma 39

Bologna 38

Atalanta 37

Sampdoria 37

Torino 36

Chievo 36

Siena 30

Palermo 28

Genoa 28

Pescara 21

* una partita in meno

Articolo di Alessandro Liturri.

Foto goatling, licenza CC BY-SA