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Serie A: Paulinho piega l’Atalanta, tonfo Lazio col Genoa

Creato il 03 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Serie A

Photo Credit: kingpenguin1029 / Wikimedia Commons / CC-BY-SA-2.0

Un altro ricco week end di Serie A ha riservato sorprese, conferme e, in alcuni casi, tanti gol. In questa prima parte, analizziamo l’incontro di mezzogiorno, Livorno – Atalanta, e quello dell’Olimpico di Roma, tra un Lazio in cerca di conferme e un Genoa a caccia di altri preziosi punti.

Livorno 1 – 0 Atalanta (11′ Paulinho)

Passato il Torino di Ventura, nel giro di quattro giorni, sempre all’Armando Picchi, il Livorno si è trovato di fronte un nuovo avversario, l’Atalanta di Colantuono, reduce dal buon pareggio ottenuto in casa contro l’Inter. Questa volta, la partenza degli Amaranto è tutt’altro che da shock, infatti, dopo un inizio propositivo, al 11′ Paulinho, imbeccato da Greco, brucia in velocità il diretto avversario, Canini, e trafigge Consigli per il suo quarto gol stagionale. Sotto di una rete, Colantuono scuote i suoi e ottiene una loro reazione che non porta i risultati sperati. Anzi, la situazione si complica ulteriormente al 34′, quando Carmona, già ammonito, interviene in scivolata su Mbaye, procurandosi il secondo cartellino giallo e la doccia anticipata. Meglio non rischiare, l’allenatore della Dea lo sa e inserisce Baselli, al posto di Livaja. Nel secondo tempo, nuova partenza a razzo del Livorno che sfiora il raddoppio sempre col brasiliano Paulinho che, lanciato da Siligardi, approfitta dell’errore difensivo, evita Consigli e tira a botta sicura in porta, ma Scaloni interviene in scivolata, negando il raddoppio agli Amaranto. L’Atalanta, in inferiorità numerica e in svantaggio, è costretta a sbilanciarsi ma deve sempre fare i conti con l’estremo difensore avversario, rivelatosi una sorpresa positiva in quest’inizio di campionato. Non a caso, ai fini del risultato è decisivo un suo intervento in anticipo sul neo entrato De Luca, lanciato in porta da Moralez. Quest’oggi, gli Orobici son sembrati poca cosa e alla fine il meritato raddoppio dei Labronici con Duncan, entrato per Greco, sarebbe arrivato, non fosse stato per il palo a Consigli battuto. Vittoria fondamentale per il Livorno che sale a 12 punti; un passo indietro per l’Atalanta che rimane a quota 13.

Lazio 0 – 2 Genoa (60′ Kucka, 72′ (rigore) Gilardino)

La Lazio sembrava aver ritrovato una buona lena ma la sconfitta di oggi contro un cinico Genoa rimette tutto in discussione. I liguri, invece, trovano la seconda vittoria consecutiva dopo quella col Parma. I primi 45′ di gioco sono a tinte biancocelesti, ma Perin riesce sempre a superarsi e il gol non arriva. Miro Klose ha due buone occasioni: la prima vien neutralizzata dal portiere ex Pescara, la seconda sprecata, il pallone esce fuori di pochissimo. L’altro giocatore ormai simbolo della Lazio, Candreva, macina col passare dei minuti e, dalla mezz’ora in poi, diventa una vera e propria spina nel fianco della retroguardia rossoblu. Il n° 87 di Petkovic prima viene fermato con le “cattive” in area da Biondini – c’è il rigore ma l’arbitro, Tommasi, lascia proseguire – poi costringe Perin a volare sulla sua punizione e a concedere il corner. Il Genoa si fa vedere solo sul finire del primo tempo, con il colpo di testa di Gilardino, su cross di Marchese, che non inquadra la porta. Si va negli spogliatoi sullo 0 a 0 ma il punteggio sta stretto alla Lazio, molto più propositiva e vogliosa di vincere. Il secondo tempo si apre con il Genoa in avanti: Gilardino, servito in area da Biondini, sbaglia lo stop di petto, allungandosi la palla e permettendo a Marchetti di uscire. Pochi minuti dopo, i biancocelesti reclamano un altro penalty per l’intervento di Antonelli col braccio in area di rigore, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e lascia giocare. Alla fine, la mole di occasioni avute e non concretizzate risulta fatale alla Lazio: al 60′, Fetfatzidis vede il taglio di Kucka in area e lo asseconda, il centrocampista slovacco resiste alla pressione avversaria e infila Marchetti con un diagonale. A questo punto, Petkovic sprona la sua squadra a non abbassarsi per non concedere spazi e a spingere per l’immediato pari ma, al 72′, Ciani commette fallo di mani in area e chiude la partita: dagli undici metri si presenta Gilardino che batte Marchetti per il raddoppio del Grifone. I cambi apportati da Vlado per tentare il miracolo si rivelano inutili e una Lazio sfortunata e sprecona esce sconfitta e fragorosamente fischiata dal confronto con un Genoa, timido nel primo tempo ma spietato nella ripresa. Biancocelesti a 15 punti, rossoblu a 14.

La prima parte dedicata al pomeriggio di Serie A si chiude con il tonfo casalingo delle Aquile. Nella seconda, spazio alle partite dell’Inter, del Verona e del Sassuolo.


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