In un PalaEstra gremito i padroni di casa si giocano il secondo match point per andare a giocarsi la settima finale scudetto consecutiva, ma Varese è cresciuta nelle ultime partite e vuole vendere cara la pelle e dimostrare perchè ha vinto la regular season.
L’avvio di partita è appannaggio dei ragazzi di Vitucci, che come capitato nelle ultime due uscite, parte forte e cerca subito di scappare: così dopo cinque minuti con una tripla di Ere tocca già il +10 sul 6-16 ma vero trascinatore è Dunston che segna tutti i suoi 10 punti nella prima frazione anche perchè frenato dai problemi fisici gioca solo undici minuti; ma a fargli eco per i toscani c’è un ottimo Ortner, che chiude con 17 punti e 5 rimbalzi, sicchè il primo quarto termina sul 15-27. La reazione della MensSana non si fa attendere e condotta da Moss, anch’egli autore di 17 punti con 9 rimbalzi e 22 di valutazione, piazza un 10 a 0 di parziale che permette a Siena di rientrare sul 41-45 con cui le squadre vanno all’intervallo.
Nella ripresa la partita si fa se possibile ancora più emozionante con nessuna delle due squadre che vuole mollare e ogni pallone è una battaglia e i giocatori si esaltano: Banks, 16 punti, e Green, finalmente ai suoi livelli con 20 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 6 falli subiti e 23 di valutazione, portano Varese di nuovo sul +10 (48-58) ma con Kangur, 14 punti, e Brown, 17, Siena riaccorcia subito le distanze per finire il terzo quarto sul 63-65.
L’inerzia del match pare svoltata verso Siena che si riprende la testa della gara dopo il 2-1 del primo quarto e tenta di mettere più punti possibili tra se e Varese fino al +6 sul 79-73 grazie alla bomba di Moss a meno di tre minuti dalla fine. Gli ultimi due minuti dell’incontro non sono per cuori deboli: l’orgoglio della Cimberio produce un recupero incredibile grazie prima ai liberi di Green e poi al canestro più libero di Talts sempre più uomo decisivo nei minuti finali, che segna la parità a quota 80.
Ma con quaranta secondi abbondanti da giocare tutto può accadere: Moss sbaglia da tre, Green ha nelle mani la palla di gara 7 ma il suo tiro da tre si spegne sul ferro ma il rimbalzo è conteso e dopo un’occhio all’instant replay Lamonica assegna palla agli ospiti; con 62 centesimi rimasti sul cronometro Varese compie il miracolo con Sakota, che con la sua specialità, la ricezione e tiro rapidissima, segna il canestro da fuori bruciando la sirena (convalidato ancora guardando l’aiuto della moviola). Si andrà così a gara 7 anche da questo lato del tabellone e di sicuro lo spettacolo non manca, di certo tutto quello che accade dopo non appartiene al basket e allo sport in generale perchè i vincenti sono quelli che accettano le sconfitte.
Programma gara 7
Acea Roma – Lenovo Cantù ore 20.10 diretta RaiSport1