Serie A: settebello Juve, Parma demolito

Creato il 09 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel giorno del 40° compleanno di Alessandro Del Piero, una leggenda che ha fatto la storia della Juve, senza mai lasciarla, pur passando dal Paradiso all’Inferno, la Juve annienta il Parma 7-0: Llorente, Tévez e Morata partecipano al festival della doppietta, mentre la rete di Lichtsteiner è la ciliegina sulla torta, al termine di una partita perfetta.

Tralasciando gli attuali attaccanti della squadra di Allegri, proprio Pinturicchio, come Gianni Agnelli l’aveva soprannominato, di cui vogliamo ricordare una delle tante citazioni “Un cavaliere non lascia mai una Signora”, è il bianconero con più presenze in assoluto e il bomber più prolifico di sempre contro gli emiliani: ben 11 gol, di cui tre rifilati in una volta sola il giorno della sua prima tripletta in Serie A TIM, ovvero il 20 marzo 1994. Oggi, il campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006, terminata l’esperienza in Australia col Sydney FC, si è proiettato in un nuovo campionato e dimensione totalmente diversa, quella del Delhi Dynamos in India, dove porta la sua classe, la sua esperienza e i suoi colpi da campione, tra cui il celeberrimo “gol alla Del Piero”. Da non dimenticare, perché emblematica, anche quell’espressione con cui Maurizio Mosca ha voluto definire la qualità del vecchio n°10 juventino e mostrare quanta stima provasse nei suoi confronti: “Ah, come gioca Del Piero”.

Tornando al calcio giocato, la Juventus ripropone contro il Parma la difesa a 4. In difesa, al posto di Evra e Asamoah, entrambi KO, Padoin agisce sulla sinistra, Lichtsteiner a destra. A centrocampo, complici nuovi infortuni, spazio a Rômulo e Pereyra dal primo minuto. In avanti, fuori Morata, dentro Llorente, premiato per l’impatto vincente nell’ultima sfida di Champions.

La squadra di Donadoni, invece, si schiera con un 3-5-2. Occhi puntati su Lodi, l’ex De Ceglie e Cassano.

Formazioni:

Juventus col 4-3-1-2: Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Rômulo, Marchisio, Pogba; Pereyra; Tévez, Llorente. Allenatore: Allegri.

Parma col 3-5-2: Mirante; Costa, Lucarelli, Felipe; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, De Ceglie; Ghezzal, Cassano. Allenatore: Donadoni.

Juventus 7 – 0 Parma (24’, 36’ Llorente, 29’ Lichtsteiner, 50’, 58’ Tévez, 76’, 88’ Morata)

Pur mancando alcuni uomini chiave come Pirlo e Vidal, i bianconeri non ne risentono e, approfittando di un Parma completamente ridimensionato nel giro di pochi mesi – dal sogno Europa alla salvezza in Serie A – lo mettono alle corde con tanto pressing, ritmo elevato e parecchie occasioni da gol. Il match si sblocca solo al 24’ grazie a Llorente e, pochi minuti dopo, Lichtsteiner raddoppia con un bel tiro di destro di controbalzo dalla distanza che tocca il palo e gonfia la rete. La Juve non molla la presa e continua a spingere anche sul doppio vantaggio, trovando il tris ancora col Re Leone. Il primo tempo si chiude coi padroni di casa avanti di tre reti mentre i Ducali tirano un sospiro di sollievo, non sapendo cosa aspetta loro nella ripresa.

Il secondo tempo, infatti, si apre subito col poker firmato da Tévez: contropiede impressionante dell’Apache che si fa 50 metri di campo, saltando 3 avversari prima di spiazzare Mirante col piattone destro. Spettacolare azione in solitaria e gol del n°10 bianconero che si candida come gol dell’anno. Parma completamente in bambola e Vecchia Signora che non ha pietà e, al 58’, mette a segno il 5-0 nuovamente con Tévez, il più lesto a controbattere in rete la respinta di Mirante su cannonata di Pogba. Col risultato decisamente sotto controllo, Allegri toglie le due punte – standing ovation per loro – e ne inserisce altre due, Coman e Morata. Tra gli ospiti, dopo De Ceglie, fuori il fischiato Cassano dentro Belfodil. Con un quarto d’ora a loro disposizione, i due giovani vogliono subito mettersi in mostra e gli emiliani ne fanno le spese: al 76’, Coman si libera dalla marcatura, serve Morata con un dolcissimo pallonetto e l’ex Real scarta il cioccolatino, siglando il 6-0. Al 88’, infine, ancora lui, Álvaro Morata, chiude una volta per tutte i conti con un destro al volo sul cross di Lichtsteiner.

Vittoria schiacciante per la Juve di Allegri che trova importanti conferme da tutti i reparti, specialmente dall’attacco. Malissimo il Parma che, se una settimana fa aveva ritrovato il sorriso con l’Inter, ora torna a piangere sul fondo della classifica e la panchina di Donadoni ricomincia a scricchiolare.

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