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Serie A: Si riparte. Juve, Napoli, Udinese e Fiorentina sugli scudi

Creato il 12 settembre 2011 da Andl @scenaripolitici
Serie A: Si riparte. Juve, Napoli, Udinese e Fiorentina sugli scudi II Giornata 2011 2012
0-0 Catania-Siena X
1-3 Cesena-Napoli 2
2-2 Chievo-Novara X
2-0 Fiorentina-Bologna 1
2-2 Genoa-Atalanta X
4-1 Juventus-Parma 1
0-2 Lecce-Udinese 2
2-2 Milan-Lazio X
4-3 Palermo-Inter 1
1-2 Roma-Cagliari 2

Dopo una fervidissima attesa, infinite polemiche e “mea culpa” esagerati roboante inizio di campionato con una giornata al cardiopalma,!
Chi diceva che il calcio italiano fosse difensivista e catenacciaro, chi affermava che ormai il nostro calcio fosse in netto declino, una “pizzeria”, chi parlava di fuga dei talenti, è stato smentito a suon di reti (35), molte delle quali messe a segno da “new entry” del nostro calcio.
Come sempre, andiamo con ordine:
Milan-Lazio 2-2. Venerdì sera apre il Campionato il Milan Campione dello scorso anno a San Siro contro la Lazio della nuova coppia goal Klose-Cissè. I primi 25’ sono da incubo per la banda Allegri, che subisce due zampate proprio dai due neo arrivati aquilotti che sembrano stordire i rossoneri.
Verso il trentesimo il Milan rinviene e, in 5 minuti rimette in piedi il risultato col solito Ibrahimovic e col redivivo Cassano che sigla di testa su azione di calcio d’angolo. Il secondo tempo è tutto di marca rossonera, con la Lazio che si limita a giocare in contropiede (uno, micidiale, di Cissè, ha visto un intervento miracoloso di Nesta, che in precedenza aveva colpe su entrambe le reti subite), ma il diavolo non sfrutta le varie occasioni che riesce a creare con Cassano, Ibrahimovic e Pato, entrato a 15’ dal termine, e deve limitarsi al 2-2 dopo un palo dello stesso Fantantonio.
Cesena-Napoli 1-3. Vincono e convincono i partenopei che varano la gestione-Champions (in panchina Hamsik, in campo Santana). Avvio fulmineo per gli azzurri che sfruttano una disattenzione difensiva dei romagnoli mandando in rete Lavezzi dopo una lunghissima rimessa laterale di Campagnaro, ma soprattutto riescono a pressare a tutto campo la squadra di Ficcadenti. La squadra di Mazzarri cala dopo il 20’ e subisce, in contropiede, il pareggio con Guana in percussione centrale ottimamente servito da Eder.
Dopo l’intervallo il mister azzurro mette in campo l’artiglieria pesante facendo entrare Hamsik (per uno spento Santana) e Pandev, ridisegnando la tattica di squadra, ma la svolta avviene al 60’ con l’espulsione per fallo di mano del cesenate Benalouane. Il Napoli pressa, i bianconeri si difendono, ma devono capitolare su azione di calcio d’angolo con Campagnaro e poi con un bolide di sinistro di Hamsik (da segnalare un’incredibile traversa di Pandev sul 2-1). Buona a sprazzi la prima di Mutu.
Juventus-Parma 4-1. Nel lunch match ruggisce la nuova Juve nelle nuove mura amiche dello Juventus Stadium (ancora privo di sponsor ufficiale). Eccellente la prova di Pirlo che, con 2 assist e una regia formidabile, sembra essere tornato ai suoi livelli dopo qualche annata costellata da infortuni e appannamenti. Il Parma dura poco, si salvano solo i primi 15’ minuti, fino alla prima rete bianconera di Lichtsteiner, il cui inserimento è stato magnificamente imbeccato appunto da Pirlo. Da lì è quasi monologo juventino, con le reti prima di Pepe con un potente tiro da destra, poi di Vidal, neo arrivato e neo entrato con un altro bolide dopo un rimpallo e infine di Marchisio in acrobazia dopo un passaggio al bacio del “metronomo” juventino. Il goal dell’ex su rigore Giovinco è solo un brodino dopo il 90’
Roma-Cagliari 1-2. Per ora non decolla il progetto del trio Sabatini-Di Benedetto- Luis Enrique che collezionano la seconda sconfitta in tre partite ufficiali. Troppe le incognite, troppi i giocatori che ancora non sono inseriti o sono evanescenti (Bojan, Gago, Osvaldo), e le continue “frecciate” con Totti non sono certo d’aiuto. Comunque sia la Roma capitola nella ripresa col goal dell’ex Conti, poi resta in 10 con l’espulsione dell’ingenuo Josè Angel e prende la seconda rete da El-Kabir, anch’egli all’esordio in serie A. De Rossi accorcia per l’onore dopo una punizione rimpallata da Agazzi quando ormai l’arbitro ha già il fischietto in bocca.
Palermo-Inter 4-3. Gasp! Partita veramente da vivere con bel calcio e fiammate a sprazzi. Le due difese hanno ballato e non poco concedendo gloria a quasi tutte le punte. Primi 30’ da incorniciare per il Palermo del deb Devis Mangia, 37enne reduce da una grande cavalcata l’anno passato nel Varese Primavera, Allenatore quasi per caso di questo Palermo. I rosanero imbrigliano l’Inter controppi giocatori fuori ruolo, fuori forma o entrambi, ma non sfondano, e il vecchio (ci perdonerà) Milito sfrutta un rimpallo su calcio d’angolo per piazzare in rete l’1-0 con cui si va a riposo. L’inizio del secondo tempo è spettacolare. Reti al 3’, al 6’ e al 9’ rispettivamente con Miccoli che prende in velocità la difesa nerazzurra troppo statica, Milito su rigore (fallo inutile di Silvestre su Samuel) e di Abel Hernandez con un’azione corale che mette in evidenza la tecnicità degli avanti rosanero. Successivamente le squadre tirano un po’ il fiato e si preparano a servire il piatto finale: al 41’ punizione per il Palermo, batte magistralmente Miccoli e la palla si piazza nell’angolino alla destra di Julio Cesar, poi al 43’ Pinilla con un bolide mancino batte ancora (qui colpevole) il numero uno nerazzurro, infine al 48’, per far scoppiare le coronarie dei tifosi isolani, accorcia per il 4-3 finale Forlan, ben imbeccato da Sneijder.
Catania-Siena 0-0. Partita noiosa ai piedi dell’Etna che finisce in uno scontato pareggio fra le squadre guidate da Sannino e Montella. Più pericolosi i toscani con Calaiò e Gonzalez nel primo tempo, mentre nella ripresa sterile pressione rosso azzurra che si converte in qualche buon pallone, ma mai un’occasione vera.
Chievo-Novara 2-2. Scoppiettante pareggio fra gli ormai “veterani” in Serie A del Chievo (10 partecipazioni negli ultimi 11 anni) e il Novara, al ritorno dopo 55 anni nella massima serie, reduci da una doppia promozione e da un grande calciomercato. Ottima la coppia-goal Thereau-Pellissier nei felsinei, una rete e un assits per il frnacese, una rete ed un velo per il compagno per il valdostano, ma non bastano per portare a casa la posta piena. Complice un’espulsione nella seconda frazione (sul 2-1), di Gennaro Sardo, il Novara pareggia. A segno per gli azzurri Marianini (al secondo centro il Serie A) e Paci.
Fiorentina-Bologna 2-0. I viola scacciano polemica e l’ombra della contestazione dei tifosi con una buona partita e portano a casa i 3 punti con 2 reti di due fra i calciatori più citati in estate per il mercato in uscita. Gilardino-Cerci stendono il Bologna di un volenteroso Diamanti e permettono a Mihajlovic di sorridere. Buona prova di Jovetic, al rientro dopo il grave infortunio che l’ha costretto ai box per tutta la passata stagione.
Genoa-Atalanta 2-2. è ufficiale, Bergamo ha il suo folletto magico. Il neoacquisto Maxi Moralez, alto 160 cm (!), ha cercato di trascinare fuori dalle acque torbide i neroazzurri, invischiati in estate nella brutta storia del calcio scommesse, penalizzati di 6 punti e privati del capitano e uomo simbolo della squadra della dea, Cristiano Doni. Con una doppietta il piccolo attaccante intendeva stendere a domicilio i rossoblu che erano passati in vantaggio con un bel destro al volo di Miguel Veloso, ma l’orgoglio di Mesto gliel’ha impedito.
Lecce-Udinese 0-2. Dopo aver perso Inler, Sanchez, Zapata, la Champions’ League e parte dell’affetto dei tifosi, è tornato il Campionato e l’Udinese è tornata a fare quel che le riesce bene da un po’ di tempo a questa parte: vincere. Battere l’Arsenal sarebbe stata un’impresa anche con El Nino Maravilla, passato in estate al Barcellona per 40 milioni di euro complessivi, per battere il Lecce bastano invece il solito Di Natale (che intercetta un tiro sbilenco di Torje) e il terzino serbo Dusan Basta, con un rasoterra chiurgico col mancino. Da segnalare: Gabriel Torje, detto “Il Messi rumeno.
Giocatore più della giornata: Andrea Pirlo
Francy

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