Serie A, spunta offerta monstre Mediaset ma Sky ribatte: ''Non è valida'

Creato il 11 giugno 2014 da Digitalsat

Spunta un'offerta monstre di Mediaset per i diritti della Serie A. Oltre alle proposte gia' note per trasmettere le partite di calcio 2015-18, il gruppo di Cologno Monzese - secondo quanto risulta a Radiocor - ha predisposto una mossa alternativa da oltre 850 milioni annui per assicurarsi le licenze di tutti i match in modalita' digitale.

Lo scorso 5 giugno infatti, dal gruppo italiano sono arrivate all'advisor Infront due buste contenenti offerte alternative per il pacchetto B, quello cioe' riguardante 248 partite delle migliori squadre di Serie A per il digitale terrestre. La prima, gia' emersa nelle indiscrezioni dei giorni scorsi, ammonta a 280 milioni ed e' stata superata dai 420 milioni messi sul piatto da Sky e dai 400 milioni di Fox Sports.

La seconda e' rimasta finora top secret ed e' pronta a scattare nel caso in cui - come peraltro potrebbe avvenire dopo il caos di questi giorni - si verificasse un'impasse nell'aggiudicazione che portasse la Lega Calcio di assegnare le partite del satellite: 548 milioni per i match delle big della Serie A a cui vanno aggiunti i 306 milioni proposti per le 132 partite delle squadre minori. In pratica, Mediaset punterebbe sulla Serie A 854 milioni, una cifra "record" non casuale.


"Nessun colpo di scena. Le offerte condizionate non sono valide come e' chiaramente indicato nel bando di gara. La cifra cumulata offerta da Sky supera abbondantemente quella di Mediaset'. 

Cosi' una nota di Sky Italia in merito all'indiscrezione riportata da Radiocor secondo cui Mediaset, nell'ambito della gara per i diritti tv di Serie A 2015-18, avrebbe presentato anche una proposta complessiva da 854 milioni di euro per trasmettere tutte le partite del campionato in modalita' digitale condizionata però alla mancata assegnazione del pacchetto di diritti sul satellite. 


LA SITUAZIONE:

Accogliere le offerte di Sky e Fox, con l'eventualita' che Mediaset faccia ricorso, o rifare l'asta rischiando di non superare di nuovo il miliardo di euro. Oscilla fra questi scenari la decisione dell'assemblea delle 20 societa' di serie A che sara' convocata probabilmente fra il 23 e il 26 giugno, termine ultimo per definire l'esito del bando per la vendita dei diritti tv del triennio 2015-2018. Non e' escluso che la Lega usi tutto il tempo a disposizione per dipanare il caos in vista di una decisione delicata per club e broadcaster. Complessivamente, le offerte piu' alte presentate per 4 dei 5 pacchetti in vendita rappresentano un incasso potenziale oltre le attese per i club.

Vari presidenti premono per definire la vendita, per utilizzare i contratti come garanzia con le banche in vista del mercato, ma e' tutt'altro che semplice la situazione creata dalla guerra senza fronti fra le tv. Sky avrebbe superato la concorrenza con offerte piu' alte (355 e 420 milioni di euro per i pacchetti A e B) per trasmettere sul satellite, propria piattaforma tradizionale, e sul digitale terrestre le partite di 8 squadre fra cui Juventus, Milan, Inter e una fra Napoli e Juventus. I 'cugini' di Fox hanno poi offerto 15 milioni di euro (sotto il prezzo minimo) per il pacchetto C (diritti accessori, ad esempio le immagini negli spogliatoi). «Una mossa aggressiva» l'ha definita Mediaset, che a sua volta avrebbe presentato la busta piu' ricca (306 milioni di euro) per l'esclusiva delle sfide fra 12 squadre (pacchetto D), ma in un'offerta che potrebbe essere scartata perche' vincolata all'esito di un altro pacchetto.

La seconda offerta piu' alta (circa 200 milioni di euro) e' di Fox, pronta a trasmettere su satellitare e digitale terrestre. Questo, secondo alcune analisi, eviterebbe la posizione dominante di 21st Century Fox, che controlla Sky Italia e Fox Sports. In questi giorni i legali della serie A si stanno confrontando con l'Antitrust. In ogni caso, poiche' e' andata deserta l'asta per uno dei 5 pacchetti, quello per i diritti sulla piattaforma internet, la Lega ha l'opzione di rifare l'asta. Fra i dirigenti c'e' chi teme di non raggiungere piu' il miliardo di euro (a cui vanno aggiunti gli introiti per diritti esteri, radio e in chiaro). Ma e' possibile che un eventuale nuovo bando sia pensato differenziando i pacchetti per satellitare e digitale terrestre, con prezzi minimi piu' alti.


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