La quarta giornata di Serie A si chiude con Lazio-Udinese, che non è solo il posticipo del primo turno infrasettimanale, ma anche la partita di due squadre che vogliono misurare la loro ambizione: i friulani cercano riscatto dopo la scorsa deludente stagione, i biancocelesti vogliono tornare in Europa League. Stramaccioni schiera un 4-3-2-1 con Muriel e Koné alle spalle di Théréau; Pioli risponde con un 4-3-3 arricchito dai rientri importanti di Klose e Ledesma.
Il primo quarto d’ora non regala grandi emozioni: le due squadre si studiano, l’equilibrio regna sovrano in campo. Al 21′, Felipe Anderson semina il panico con una grande percussione, ma il tiro a giro finisce alto sopra la traversa. La risposta dell’Udinese non si fa attendere. Neanche cinque minuti dopo, Muriel danza con il pallone tra quattro avversari, serve Badu, che subito arma il destro di Widmer: cross perfetto che premia l’inserimento di Thereau, Marchetti non può nulla. Subito dopo il gol, Muriel chiede e ottiene il cambio, al suo posto entra Bruno Fernandes. La Lazio incassa il colpo ma prova subito a reagire, aumentando il forcing, ma i friulani si chiudono bene in difesa. Il primo tempo si chiude con due gialli: uno per Koné, l’altro per Candreva, entrambi troppo nervosi.
Si riparte con Đorđević per Felipe Anderson: Pioli cerca di aumentare il peso offensivo per trovare subito il pareggio. Al 59′, dentro anche Lulić, al posto di un deludente Ledesma. La girandola dei cambi include anche Totò Di Natale, che sostituisce Théréau. La Lazio cerca in tutti i modi la via del gol, ma manca sempre l’ultimo passaggio. L’ingresso di Keita regala quella vivacità che era mancata ai biancocelesti dall’inizio della partita, ma Karnezis e la difesa sono bravi a non andare troppo in affanno e li condannano alla terza sconfitta in questo avvio di Serie A.
Il posticipo dell’Olimpico finisce così 0-1: ai friulani basta un gol del francese per salire ai piani alti della classifica di Serie A, dietro alla coppia Juventus-Roma.