Allegri sceglie ancora Pereyra al posto di Pirlo (bloccato dall’influenza) e un po’ a sorpresa Caceres e Morata dal primo, che rilevano Lichtsteiner e Llorente. 4-4-1-1 invece per Maran con Botta a sostegno di Paloschi.
Le difficoltà della formazione di casa si palesano sin dai primi minuti di gara, perché il Chievo è aggressivo e ben messo in campo, la Juventus invece non sembra avere una di quelle partenze arrembanti a cui ci ha sempre abituato. Le occasioni arrivano, ma a fatica: un paio di tentativi di Tevez, un colpo di testa di Chiellini e una grande occasione in avvio con Pereyra, il più ispirato durante la prima frazione. Si va dunque al riposo su un sorprendente 0-0 con poche emozioni.
Il secondo tempo ricomincia ancora con una Juventus ”grigia”, si fa fatica a costruire occasioni e la circolazione della palla è difficoltosa; tanti i passaggi sbagliati, soprattutto da Vidal, in giornata ”no”. Serve una scossa ai campioni d’Italia, e la scossa arriva dall’uomo del momento: siamo al minuto 60, l’incontro non si sblocca, e allora Paul Pogba si inventa un dribbling nello stretto e scarica un sinistro sensazionale che porta in vantaggio i suoi. Passano solo 13 minuti e il golden boy propizia anche il gol del raddoppio: stop volante in area e destro al volo respinto dal portiere, dalle retrovie sbuca Lichtsteiner (in campo al posto di Caceres) e insacca. Il Chievo però è generoso e onora la partita impensierendo Buffon nel finale con Schelotto e Meggiorini; ma non basta.
Vittoria di capitale importanza per la capolista, che anche in una partita soffertissima riesce a portare a casa i tre punti; adesso tocca alla Roma, che non può più permettersi di sbagliare.