Serie:
1. L’anello di ferro, 2011
2. L’oscuro mosaico, 2012
Un romanzo che ci immerge nelle tinte
oscure e intriganti del medievo italiano
Autore: Ornella Albanese (Traduttore: //)
Serie: Saga Medievale vol 1
Edito da: Leggereditore (Collana: Narrativa)
Prezzo: 1o.00€
Genere: Historical Romance
Pagine: 288 p.
Voto:
Trama: Italia, 1135. Giselda attende il suo promesso, il valoroso Manlius. Da diversi anni la guerra lo tiene lontano dal feudo di Tarsia, dove potrebbe non far più ritorno. Giselda è giovane, impavida, intraprendente, e quando durante un torneo cavalleresco riceve un invito dal figlio del barone di Rosetum, antico avversario della sua famiglia, accetta senza esitare. L’appuntamento è nel bosco vicino, al tramonto. Purtroppo, però, il suo nome diverrà un’eco spenta, perché di lei non si troverà più traccia. Proprio adesso che Manlius è tornato… Risorge così l’ombra di intrighi e misfatti arginati per lungo tempo. Le due famiglie metteranno in campo tutte le loro armi per ridisegnare i confini di un odio che non dà tregua. Ma forse solo il sorriso di una donna e la magia tutta femminile riposta in un anello di ferro riusciranno a riportare la pace laddove dimoravano rabbia e morte.
Segreti, intrighi, colpi di scena e sensualità per un’autrice che ha già conquistato il favore delle lettrici italiane, e che a ogni sua prova si riconferma come una sicurezza, un solido punto di riferimento nel suo genere.
Recensione
Cerridwen
“Mi avete amata, odiandomi”
“Vi ho amata nell’unico modo che posso”
L’anello di ferro è certamente un esempio di come le autrici italiane che si occupano di Historical Romance non abbiano proprio nulla da invidiare alle colleghe d’oltreoceano.
Unendo uno stile semplice ma al tempo stesso esaustivo, una trama ben congegnata e una schiera di personaggi accattivanti dall’originalità dirompente, Ornella Albanese ha saputo dare vita ad un romanzo che è insieme romanzo d’amore, d’avventura, storico, con appena una punta di mistero. Un amalgama di elementi diversi ma perfettamente dosati, un gioco di equilibri dove ognuna delle parti è bilanciata dalle altre con eleganza e naturalezza.
La vicenda prenda il via grazie ad un espediente forse non del tutto originale ma si sviluppa coerentemente alle premesse iniziali, in maniera sciolta e ad ogni pagina sempre più intrigante. La matassa degli eventi si dipana lentamente, specie durante i primi capitoli, e soltanto dopo un certo numero di pagine il lettore comincia a capire la dinamica delle relazioni che intersecano i vari personaggi.
Fra questi spiccano senza alcun dubbio i due protagonisti principali, sia per caratterizzazione che per passionalità e fascino.
Manlius è un uomo duro ma con uno spiccato senso dell’onore, temprato dalla durezza della vita e dei campi di battaglia. In parte risponde ai canoni classici previsti dal genere narrativo ma qualcosa nella sua figura fa sì che rimanga impresso nella memoria di chi legge con una chiarezza non comune.
Silia, d’altro canto, non è meno degna di nota del suo comprimario maschile. Anzi, probabilmente lo è molto di più. Coraggiosa, forte, astuta: è davvero un personaggio memorabile. Molti termini si potrebbero usare per descriverla ma non aiuterebbero comunque a rendere l’idea delle sensazioni provate nel leggere direttamente di lei e della sua storia. Avvolta da un alone di mistero e magia, Silia incarna una femminilità antica: combattiva ma non arrendevole, dolce ma non per questo meno fiera.
L’evolversi della vicenda amorosa trasuda passione e sensualità. La nascita e la crescita del sentimento che unisce i due protagonisti rappresenta senz’altro uno degli aspetti più belli del romanzo. L’incontro fra due spiriti così diversi fra loro, uno valoroso e traboccante di orgoglio, l’altro indomito e forgiato nel fuoco, è descritto con tanta grazia da sembrare del tutto verosimile. E tremendamente romantico, inutile negarlo.
L’ambientazione, storica e geografica, è ricreata con cura. Non sono presenti descrizioni lunghe e dispersive ma nonostante questo l’autrice riesce abbastanza bene nell’intento di rendere affascinante e, soprattutto, quanto più possibile vicina alla verità la realtà dell’epoca.
Il Medioevo presentatoci da Ornella Albanese è un Medioevo disegnato con pochi ma decisi tratti. Un’epoca dove luci e ombre si alternano e si confondono, tanto che risulta difficile distinguere il confine al di là del quale finisce uno e inizia l’altro. Un’epoca per certi versi oscura ma densa di avvenimenti e significati. Un’epoca contraddittoria ma ricca di sfaccettature. Un mondo da riscoprire ed esplorare.
Una lettura piacevole e assolutamente consigliata.
Autore: Ornella Albanese (Traduttore: //)
Serie: Saga Medievale vol 2
Edito da: Leggereditore (Collana: Narrativa)
Prezzo: 10,00 €
Genere: Historical Romance
Pagine: 448 p.
Voto:
Trama: Dodicesimo secolo. Una cattedrale in Terra d’Otranto. Un mosaico che nasconde la soluzione di efferati delitti. Un guerriero impavido e un investigatore saraceno di nome Yusuf…Il fiero Livio si innamora della fanciulla sbagliata, la bellissima e nobile Mirta, promessa fin da quando aveva tre anni al cugino. Deciso a sfidare tutti pur di conoscerla, il ragazzo viene catturato e punito con ferocia. Anni dopo Livio è divenuto un cavaliere invincibile, la cui fama lo precede, ma non ha dimenticato né i suoi nemici né Mirta. Quando i loro destini tornano a incrociarsi Livio viene però coinvolto nei misteriosi assassinii di due giovani donne.Sarà il saraceno Yusuf Hanifa a intuire che la soluzione dei delitti si nasconde tra gli inquietanti mosaici della Cattedrale di Otranto. Livio e Mirta si incontrano dunque ancora una volta per perdersi di nuovo… ma tra efferati delitti, separazioni e vendette, riusciranno forse a superare tutti gli ostacoliche si frappongono alla realizzazione del loro amore.
Recensione
Cerridwen
Splendido affresco dell’Italia Medievale, L’oscuro mosaico è l’ultimo volume dell’intrigante saga firmata da una delle penne italiane più talentuose dell’intero panorama, Ornella Albanese.
Questo secondo romanzo è più corale rispetto al precedente, più completo, più carico di tensione. Si respira avventura, si respira amore. Si viene avvolti dal fascino della storia e incantati dalla girandola di avvenimenti che, come un turbine di vento, investono i vari personaggi. Personaggi che, oltre tutto, vantano un magnetismo e una introspezione psicologica non da poco.
Fra questi emerge, senza ombra di dubbio, quello di Livio.
Innanzitutto si tratta di una meravigliosa figura maschile: forte, sincera, appassionata. Un eroe romance dalla testa ai piedi e della categoria più intrigante.
Livio è un uomo dalle mille sfumature. È un guerriero ma allo stesso tempo mostra segni di una dolce fragilità che tuttavia non rischia mai di trasformarsi in banale debolezza. L’abbiamo incontrato bambino ne L’anello di ferro, adesso lo ritroviamo uomo. Un uomo deciso ma tormentato, così come è tormentata la sua storia con Mirta. L’aspetto romance de L’oscuro mosaico, se possibile, è anche più bello e affascinante rispetto a quello de L’anello di ferro, che già era di per sé notevole.
Questa volta ci troviamo di fronte alla storia di due amanti che non hanno mai smesso di cercarsi, nonostante gli innumerevoli ostacoli che il destino ha deciso di porre sul loro cammino. È una storia di rinascita e riconciliazione. Semplicemente adorabile.
Nonostante Mirta non regga il confronto con l’esuberante Silia, anche lei riesce a conquistare uno spazio tutto suo e lo fa con grazia e pacatezza. Il suo background è diverso: meno originale forse ma non meno intrigante. Mirta e Silia rappresentano due figure femminili assolutamente diverse. Eppure è impossibile amare una e non l’altra.
L’intrigo giallo è ben costruito e gira attorno al mosaico di un’antica cattedrale, quella di Otranto. Sarebbe un peccato dire altro, quando è di certo molto più piacevole immergersi nelle atmosfere cristalline del romanzo e perdersi fra castelli, cavalieri e damigelle.
Ancora una volta, il Medioevo di Ornella Albanese si configura come il terzo protagonista, in ordine d’importanza, di tutto il romanzo. Feroce per certi versi, romantico per altri.
Le descrizioni sono più approfondite ma mai noiose. Durante la lettura, nessun dettaglio inutile o buco narrativo si intromettono a distogliere l’attenzione. Si legge d’un fiato e si fa amare fin dalle prime pagine. L’ambientazione è più curata, senza tuttavia appesantire il romanzo.
Completano il tutto un copertina fortemente evocativa e un incipit meraviglioso.
Da leggere.