Serie Nightshade di Andrea Cremer [Bloodrose, #3]

Creato il 07 ottobre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Serie Nightshade

di Andrea Cremer 

Andrea Cremer

Andrea Cremer ha trascorso la sua infanzia sognando ad occhi aperti, vagando per i boschi e lungo le rive del Nord Wisconsin. Ora vive in Minnesota. Ha sempre amato la scrittura e non ha mai smesso di scrivere, ma solo recentemente si è totalmente immersa nella scrittura professionale. Quando non scrive, Andrea insegna storia al college di arti liberali a St. Paul.
Nel poco tempo libero che riesce a trovare, si arrampica sugli alberi, salva conigli da gatti predatori, e inventa i nomi per i cuccioli di cane con il marito. Ha una spiacevole tendenza a rovesciare le cose – tappeti bianchi state attenti!

Sito dedicato alla serie
Pagina Facebook

Serie Nightshade

1. Nightshade, 2011
2. Wolfbane, 2012
3. Bloodrose, 2013
4. + romanzo autoconclusivo collegato (2012)

TitoloNightshade
Autore: Andrea Cremer
Serie: Serie Nightshade, vol.1
Edito da: DeAgostini
Prezzo: 16,90 €
Genere: Adult/Young Fantasy, Paranormal Romance, Lycan
Pagine: 544 pag.
Voto:
 

Trama: Tutte le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne Calla Tor. Nella sua testa c’è un solo costante pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Calla è la femmina Alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi, e responsabili della protezione dei luoghi sacri. Ma Calla, destinata al maschio Alfa del branco vicino, sceglierà una strada diversa, semplicemente salvando un escursionista, un ragazzo della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà più come prima, perché Shay – l’irresistibile umano – custodisce un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo e far vacillare il cuore saldo di Calla.

Recensione
di Nasreen

Nightshade, scritto da Andrea Cremer, è il primo romanzo della serie paranormal romance “lupesca” chiamata, appunto, “Nightshade”. Al momento si parla di una serie composta da tre libri più una spin-off ma, come ben sappiamo, non c’è mai nulla di certo quando si parla di ispirazione e fantasia.

Protagonisti indiscussi di questa serie sono i licantropi, ma questa volta, oltre alla alla storia d’amore, abbiamo il piacere di poterci immergere in un background ben strutturato e farcito di elementi orginali e intrecci mitologici niente male.

Dato che l’autrice, fortunatamente, si astiene dall’usare continuamente infodump per spiegare l’assesso della micro società in cui si muovono i protagonisti, la lettura risulta un po’ lenta e titubante all’inizio. Nomi, ruoli, collegamenti storici e familiari… E’ tutto ben narrato, ma spetta al lettore tirare le somme di quel che ha letto. Infatti, i vari personaggi descritti assumono il ruolo di Guardiani e, accanto a loro, verremo presto a conoscenza di altre due categorie di esseri: i Custodi ed i Cacciatori.

Calla, giovane femmina Alpha del branco dei Nightshade, è stata destinata fin dalla nascita a Ren Laroche, maschio Alpha del clan dei Bane. Il loro compito è accoppiarsi e creare un nuovo clan costituito da tutti i giovani sottoposti che si sono legati ai due Alpha.

La vita dei Guardiani è votata alla protezione dei Custodi e dei siti storici a loro legati. A loro volta i Custodi li governano e si prendono economicamente cura di loro da sempre. E’ fin troppo chiaro che il rapporto che lega Guardiani e Custodi è tutt’altro che collaborativo. Non è difficile rendersi conto dello stato di semi-servilismo in cui versano i Guardiani e dello stato di rispetto e timore che sono costretti a provare per i Custodi che li tengono letteralmente al guinzaglio.

Ben presto, però, una serie di circostanze porteranno Calla ad infrangere uno dei tabù principali del suo branco ed a salvare la vita di un giovane. Questa prima infrazione, di fatto, scatenerà una serie di conseguenze che trascineranno, letteralmente, nella vita della giovane Alpha: Shay Doran, ragazzo misterioso che sembra aver attirato l’attenzione dei Custodi e dei loro nemici, i Cacciatori.

Le dinamiche narrate in questo romanzo vanno ben oltre il semplice triangolo amoroso, benché esso sia ben costruito e assolutamente ben sviluppato in tutte le sue sfaccettature, coinvolgono moltissimi aspetti della vita dei giovani Alpha, finendo per razionalizzare anche alcuni comportamenti che potrebbero apparire illogici.

Calla si presenta come un personaggio forte e indipendente ma sensibile; in poche parole un perfetto Alpha che ha e si è conquistata la lealtà del suo branco. E’ un personaggio interessante e, a tratti, leggermente contraddittorio ma appare fin troppo chiaro che nella sua persona coesistono due forze che sembrano tirarla verso due direzioni opposte: l’amore per se stessa e quello per la famiglia, e quindi il branco. Proteggere le persone che ama o la sua anima? E come salvaguardare il suo branco quando subentrano forze più Alte che le legano le mani?

Ren da parte sua è senza dubbio il miglior personaggio dell’intero romanzo. E’ il perfetto esempio di maschio Alpha al quale concetti come possessione e territorialità fanno semplicemente parte della sua natura, ma che nonostante ciò riesce a comportarsi in modo rispettoso nei confronti della sua futura compagna quando si tratta di cose serie. Il lato sentimentale ed orgoglioso di Ren viene ben presto delineato con particolare perizia al punto che molti lettori si chiederanno il perché di tutta questa avversione di Calla verso il lupo: sembrano praticamente perfetti come coppia.

Quello che invece colpisce meno è proprio il fantomatico “terzo incomodo”, ovvero Shay. Benché sia certamente una personalità interessante appare subito ovvio che Calla potrebbe essersi innamorata di ciò che rappresenta più che del ragazzo in sé. Shay infatti appare agli occhi della ragazza come la classica finestra sul mondo, il compagno adatto per sfuggire al suo destino e che, soprattutto, le fa credere sia possibile.

Questo non vuol dire che Calla non sia effettivamente innamorata del giovane, visto che arriva a rischiare la vita per lui; solo che, forse, il suo amore per i due ragazzi è alimentato dalle due sfaccettature della sua anima: una fedele al branco e a tutto quello che rappresenta ed una fedele a se stessa e alla sua libertà di Alpha dominante.

Sono presenti alcune ingenuità e schemi che riprendono comunque la maggioranza delle strutture young adult (come, ad esempio, la vicenda che ha portato alla trasformazione forzata di un ragazzo), ma a questi sono stati affiancati alcune tematiche piuttosto interessanti per il genere (come l’omosessualità e l’abuso) e questo è stato certamente postivo.

Il finale, purtroppo, ci lascia con un fastidioso cliffhanger (espediente narrativo usato in letteratura in cui la narrazione si conclude con una interruzione brusca in corrispondenza di un colpo di scena caratterizzato da una forte suspense) che non spiega effettivamente nulla sulle reali intenzioni delle forze che hanno deciso di accanirsi su Shay, ma questo potrà essere ovviato, speriamo, con una tempestiva pubblicazione del secondo romanzo.

Titolo: Wolfsbane
Autore: Andrea Cremer
Serie: Serie Nightshade, vol.2
Edito da: DeAgostini
Prezzo: 16,90 €
Genere: Adult/Young Fantasy, Paranormal Romance, Lycan
Pagine: 544 pag.
Voto:
  

Trama: Quando Calla si risveglia nel quartier generale dei suoi acerrimi nemici, pensa di avere le ore contate. Contro ogni ipotesi, però, i Cercatori le fanno una proposta che, oltre a consentirle di rimanere in vita, le permetterebbe di portare in salvo il resto del suo branco. Il piano è rischioso e la battaglia potrebbe mietere più vittime del previsto, ma Calla sa che è l’unico modo per mettere fine a una guerra che va avanti da secoli. Chi sarà a pagare il prezzo del suo tradimento? L’impetuoso Shay, deciso a ogni costo a rimanere al fianco della ragazza che ama, o il fedele Ren, rimasto indietro a coprire la fuga dei due amanti?

 Recensione
di Nasreen

Con Wolfsbane di Andrea Cremer la DeAgostini riapre le porte dell’universo del paranormal romance dei Licantropi mutaforma che abbiamo amato con Nightshade. Un universo popolato dai Cercatori, dai Custodi e dai Guardiani, e che ruota attorno alle vicende di Ren, di Shay e soprattutto di Calla, la lupa Alfa.

La narrazione riprende là dove si era interrotto Nightshade: Calla, dopo aver tratto in salvo il suo umano speciale Shay, è in fuga dal branco e dal suo destino con Ren. Con il branco ormai privo del suo capo, i Custodi decidono di pareggiare i conti con l’odiata famiglia di Licantropi. Calla, ripresi i sensi dopo la fuga, si ritrova al suo risveglio circondata dai Cercatori, a loro volta  nemici dei Custodi.

I Cercatori persuadono allora la lupa Alfa a portare anche i suoi Guardiani dalla loro parte, al fine di coalizzarsi tutti insieme contro gli invisi Custodi. E i Guardiani, che si rendono conto di essere stati ingannati e sfruttati per molto tempo dai Custodi, compiono così un voltafaccia nei loro confronti, decisi a non lasciarsi più sfruttare e sottomettere.

Calla, dapprincipio, non intende schierarsi al fianco dei Cercatori, suoi nemici di sempre, ma decide infine di dare ascolto al suo istinto, che l’avverte che il suo branco è in pericolo e che il pericolo è costituito proprio dai Custodi.

Ecco allora che l’azione del romanzo ruota attorno al salvataggio, da parte di Calla, di Ren e del suo branco. Ma nuovi personaggi irromperanno nella vicenda, che registrerà anche qualche dolorosa perdita nonché un importante e tragico tradimento.

Il secondo capitolo di questa trilogia consente inoltre al lettore di approfondire i lati nascosti dei vecchi personaggi e soprattutto di conoscere meglio la stessa Calla, che ormai non è più la giovane, testarda e ribelle protagonista di Nightshade, bensì un vero Alfa, un comandante responsabile che veglia sui membri della sua squadra. Ma Calla è anche un personaggio femminile molto complesso: forte e determinato da un lato, è vulnerabile dall’altro, specie quando si tratta di fare i conti con Ren, dal quale è stata salvata, e con Shay, che ama profondamente e nei confronti del quale rivela tutta la sua gelosia e fragilità.

A proposito di Shay: a mio avviso non regge il confronto con Calla, e anche come co-protagonista sembra cedere il testimone a Ren. Sebbene quest’ultimo non compaia praticamente mai (mai!) nel romanzo, sembra infatti più presente dello stesso Shay!

E veniamo alle tematiche del libro. Nell’universo di Andrea Cremer si va ben oltre la mera storiella urban fantasy: spirito di sacrificio, coraggio, abnegazione, responsabilità e libertà di scelta (scelte spesso difficili) sono infatti gli ingredienti che condurranno alla ricerca della verità e che l’autrice amalgama sapientemente alle azioni.

L’azione, dal canto suo, è forse meno presente rispetto a Nightshade, ma il pathos non scarseggia, anzi. Questo secondo capitolo è infatti carico di significati morali, soprattutto nella seconda parte, quando tutti i nodi vengono al pettine e quando finalmente Calla e Shay, coadiuvati dai Cercatori, procedono alla volta della liberazione dei giovani lupi. Ed è battaglia. Di armi e di sentimenti feriti.

In conclusione, il triangolo amoroso tra Shay, Calla e Ren continua a creare suspence, in quanto la decisione presa dalla Licantropa nel finale è solo all’apparenza definitiva. Insomma, non è ancora detta l’ultima parola! Per conoscere la soluzione non ci resta dunque che attendere il capitolo finale di questa avvincente trilogia!


Titolo
: Bloodrose
Autore: Andrea Cremer (Traduttore: V.Fazio)
Serie: Nightshade, vol. 3
Edito da: DeAgostini 
Prezzo: 14,90 € 
Genere:  Adult/Young Fantasy, Paranormal Romance, Lycan
Pagine: 416 p.
Voto

   

Trama: Calla non si è mai tirata indietro di fronte alle battaglie, ma ora che lo scontro finale con Bosque Mar sta per iniziare, in ballo c’è molto di più di una semplice vittoria. C’è la salvezza di Ren, l’amico che pensava di avere perso; c’è l’amore per Shay, messo alla prova dalle sue scenate di gelosia; c’è la sicurezza di suo fratello Ansel, sempre più fragile e spaesato, ora che non può più far parte del branco. Ma soprattutto c’è il suo ruolo di femmina alfa, che deve ancora essere messo alla prova, nonostante gli orrori inimmaginabili che la giovane Guardiana deve patire per liberare il mondo dalla magia distruttiva dei Custodi.

Recensione
di Kristina

Dopo mesi e mesi di grande attesa è arrivato, finalmente anche nelle librerie italiane, Bloodrose, il terzo e ultimo libro della serie Nightshade di Andrea Cremer. Una serie che ci ha conquistati per la propria originalità, ma soprattutto per lo stile scorrevole e accattivante che distingue questa giovane scrittrice.

Ho aspettato con impazienza la pubblicazione di quest’ultimo capitolo, ma con dispiacere vi confesso che non è stato all’altezza dei libri precedenti. Quello che avrebbe, infatti, dovuto essere il libro fondamentale per concludere questa bellissima avventura, si è invece concentrato soltanto sulle questioni sentimentali, mettendo in secondo piano le battaglie, l’azione e le strategie. Non ci sono stati tanti colpi di scena che mi facessero rimanere con il fiato sospeso, anzi alcuni capitoli mi sono sembrati addirittura noiosi.

Non è solo il triangolo Calla-Shay-Ren che ha reso questo romanzo troppo sdolcinato, quanto piuttosto tutte le storie d’amore che nascono o che si riaffermano in queste poche pagine e che vedono come protagonisti tutto il gruppo dei lupi, compresi anche alcuni Cacciatori.

Si acquattò a terra: un enorme lupo nero come il carbone ringhiava contro il lupo dorato, che a sua volta snudava le zanne in preda all’ira, i suoi muscoli tesi mentre si preparava ad attaccare.
Cercai di intervenire, ma era come se una mano invisibile mi stesse strangolando e le mie parole fossero soffocate dal crescente terrore. Che cosa ho combinato?
I Cercatori erano pronti a reagire: dopo aver sfoderato le spade, fecero scintillare i pugnali alla luce del sole e puntarono le balestre contro Ren.
Shay si lanciò in avanti schiantandosi contro l’avversario.

In questo terzo capitolo i protagonisti sembrano perdere la propria eroicità. Certo, rimangono ancora un gruppo di guerrieri, ma sono più umani e più inclini a comportamenti tipici dei normali adolescenti. Li vediamo, infatti, divertirsi anche nei momenti più drammatici, ridere e scherzare durante le battaglie, e la cosa sconcertante è che rimangono un po’ troppo distaccati anche quando i loro compagni muoiono. Sono questi piccoli dettagli che hanno reso la storia fredda e poco coinvolgente. Ho sentito la mancanza dei momenti tragici, dell’ansia prima dei grandi eventi, ma soprattutto avrei preferito più serietà da parte dei nostri eroi.

La delusione più grande è stata, però, la stessa Calla: la nostra eroina ha perso il proprio fascino. Non è più l’alfa forte e determinata, sempre pronta a combattere per la propria libertà e il proprio destino, che abbiamo imparato ad amare e apprezzare. Man mano infatti che i capitoli si susseguivano, il suo personaggio diventava sempre più piatto e banale. La sua insicurezza e incertezza mi sono sembrate quasi esagerate. La sua principale preoccupazione è stata quella di dover decidere chi sarà il suo futuro compagno. Preparatevi quindi a leggere pagine e pagine dedicate a lei che passa dal letto di Shay, a momenti hot con Ren.

Il libro è riuscito a riprendersi negli ultimi capitoli. È il finale, infatti, la parte che mi ha conquistata ed emozionata fino alle lacrime: ci sono state delle scene davvero molto importanti, che avrebbero, però, dovuto essere sviluppate meglio. Ma, nonostante la brevità, non poteva esserci un finale migliore, anche se si è dimostrata una conclusione dolce amara.

Quando una serie finisce ci lascia sempre con mille emozioni contrastanti. Da una parte, è sempre una soddisfazione vedere un’avventura concludersi, ma, dall’altra, è sempre molto difficile dire addio a personaggi che ci hanno accompagnato anche per anni. Sarà proprio il finale di questo terzo libro che mi farà ricordare a lungo questa serie, che vi consiglio vivamente di leggere.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :