Serie Starters & Enders
di Lissa Price
Lissa Price
Lissa Price ha studiato fotografia e scrittura creativa, ma ha scoperto presto che non esiste scuola migliore della vita. Per questo ha passeggiato con gli elefanti in Botswana, ha nuotato con i pinguini alle Galapagos e ha guardato il tramonto con i nomadi del Gujarat, in India. Solo quando si siede a scrivere, però, si rende conto che i viaggi più straordinari sono quelli nella sua testa. Vive nel Sud della California con il marito e qualche cervo di passaggio.
Sito dell’Autrice: http://www.lissaprice.com/
Serie Starters & Enders
1. Breve storia di uno Starter, 2012 (Ebook prequel)
2. Starters, 2012
3. Enders, 2013
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Autore: Lissa Price (Traduttore: G. Pastorino )
Serie: Starters & Enders, vol.1
Edito da: Sperling & Kupfer (Collana: Pandora)
Prezzo: 16.90€
Genere: Young Fantasy, Distopico
Pagine: 320 p.
Voto:
Trama: In un futuro non molto lontano, in un mondo devastato dalla guerra e dalla fame, una terribile pandemia ha decimato la popolazione adulta tra i 20 e i 60 anni, lasciando in vita solo i giovani e i vecchi. Ora, in una società senza speranza, i giovani combattono per un futuro che non esiste più e i vecchi sognano un passato che non tornerà mai. Per questo molti anziani affittano illegalmente il corpo di ragazzi disperati, pur di rivivere emozioni perse per sempre. Callie ha sedici anni e ha visto morire i suoi genitori. Senza una casa, senza un soldo e con un fratellino malato a cui badare, non ha altra scelta che mettere il proprio corpo in affitto. Si trova così intrappolata in un gioco più pericoloso di quanto avesse mai immaginato…
Recensione
Reading Mind
Starters continua quello che sembra essere uno dei trend dominanti del mercato young adult, piazzandosi nella categoria dei distopici. In questo mondo, tutte le persone tra i 20 e i 60 anni sono morte, uccise dalle spore, mentre sono sopravvissuti solo i bambini vaccinati, gli Starters, e gli anziani, Enders, che possono arrivare anche fino a 200 anni. Proprio gli Enders, spesso ricchi sfondati, a volte prendono ‘in prestito’ il corpo di giovani orfani per farsi un giro e godersi di nuovo la gioventù ormai passata. A permettere questo scambio è la Prime Destination, che con la promessa di soldi facili attira molti orfani, desiderosi di avere un po’ di denaro con cui mangiare, li rende fisicamente perfetti e, grazie a tecnologia all’avanguardia, rende possibile per gli anziani tornare giovani per qualche tempo.
Callie è disposta a tutto pur di aiutare il fratellino Tyler, malato, e l’amico Michael. L’unico modo che vede per avere una casa e cibo è quello di dare in affitto il suo corpo. Alla Prime Destination le impiantano un chip, la rendono bellissima e perfetta e i suoi due primi scambi avvengono senza problemi, senza che se ne renda conto. Infatti si risveglia ed è già tutto finito, il tempo è passato e lo scambio terminato. Tuttavia, durante il suo terzo e ultimo scambio, Callie si risveglia prima del tempo e deve fingere di essere Helena, la ricca signora che ha preso il suo corpo. Ben presto Callie scopre che Helena aveva in programma di uccidere qualcuno con il suo corpo e che c’è qualcosa di poco chiaro nella Prime Destination. Inoltre, Callie sente una certa attrazione verso Blake, nipote di un importante senatore implicato con la Prime.
Le cose precipitano quando si stabilisce una connessione mentale tra Callie ed Helena e quest’ultima le spiega che il senatore ha intenzione di portare l’affitto di corpi a livelli estremi…e non aggiungo altro per non rivelarvi il finale.
Con una trama ben congeniata, Starters non è solo una storia per ragazzi, ma come molti distopici ci porta a riflettere sulle estreme conseguenze che gli sviluppi della tecnologia e della medicina potrebbero avere. Stiamo parlando di scenari irreali, ovviamente, ma dopotutto all’epoca di Huxley e di Il mondo nuovo parlare di embrioni era altrettanto utopistico. La storia è davvero interessante, con un pizzico di romanticismo e tanta azione. La narrazione è in prima persona, dal punto di vista di Callie, e, per quanto scorra senza intoppi, rimane sempre un po’ distaccata e in certi punti troppo frettolosa. I personaggi sono ben curati e interessanti, specialmente Callie e Helena e non vedo l’ora di scoprire qualcosa di più sul misterioso uomo dietro la Prime e su Michael, l’amico di Callie. Il mondo che Lissa Price ha costruito è solido, innovativo e intrigante, la storia piena di imprevedibili colpi di scena che vi terranno attaccati al libro. Io già desidero il seguito per saperne di più! Starters è decisamente una lettura da non perdere per tutti gli amanti dei distopici!
Autore: Lissa Price (Traduttore: G. Pastorino)
Serie: Starters & Enders, vol.2
Edito da: Sperling & Kupfer (Collana: Pandora)
Prezzo: 16.90€
Genere: Young Fantasy, Distopico
Pagine: 267 p.
Voto:
Trama: Los Angeles, tra qualche anno. In una città spettrale, devastata da una terribile pandemia che ha decimato la popolazione adulta tra i venti e i sessant’anni, la vita non è facile. Non è facile per nessuno, ma soprattutto per Callie, rimasta sola con il fratellino malato, dopo la morte dei genitori. Ecco perché ha deciso di entrare in affari con la Prime Destinations, un’ambigua società che affitta il corpo degli adolescenti ad anziani desiderosi di provare emozioni ormai dimenticate. Si è così lasciata impiantare un microchip nel cervello e ha affittato il proprio corpo. Per tre volte. Ora, però, la Prime Destinations non esiste più. E Callie è libera, libera di vivere la propria vita. O almeno così crede. Ma il microchip continua a tormentarla. Presto la ragazza si rende conto che il Vecchio, l’uomo più potente della società, può ancora controllare tutti i suoi movimenti e i suoi pensieri. E può costringerla a fare qualsiasi cosa, anche a ferire le persone che più ama al mondo. Disperata, capisce di essere intrappolata in un gioco molto più grande di lei, in cui nessuno è davvero chi sembra. Disposta a tutto pur di mettere a tacere la pericolosa voce che risuona nella sua mente, Callie si rivolge quindi all’unica persona che può aiutarla: Hyden, il misterioso e affascinante figlio del Vecchio… Ma se nemmeno lui fosse chi dice di essere? Il secondo capitolo della serie iniziata con “Starters” dall’ambientazione post-apocalittica.
Recensione
di Kristina
“Enders” è il secondo volume della miniserie Starters & Enders di Lissa Price composta da due libri e tre romanzi breve usciti soltanto in formato ebook, che spiegano e completano l’intera storia. In questi anni credo di aver letto soltanto due o tre libri del genere dispotico, genere che appunto caratterizza questa serie, ma non sono mai rimasta positivamente colpita né dalla storia né dai personaggi.
Ho iniziato quindi a leggere questa serie con qualche dubbio e incertezza. Dando poi un’occhiata alla trama non ho sentito quella scintilla che di solito mi spinge a leggere un libro, ma ciò nonostante ho deciso di dare una possibilità a Lissa Price.
Sono riuscita a concludere il primo libro, ovvero “Starters”, in un pomeriggio. È stata infatti una lettura veloce e scorrevole ma non mi ha lasciato nessuna emozione. Nessun ricordo piacevole. Mi aspettavo qualcosa di diverso, ecco. Forse più colpi di scena o più personaggi spregevoli e, invece, in alcuni momenti mi è parso di trovare tra le mani la coppia mal riuscita de “L’Ospite” di Stephanie Meyer. Due giorni dopo averlo letto mi sembra già di aver dimenticato completamente la storia.
Ero quasi tentata a non leggere il secondo volume, ma devo confessarvi che in “Enders” la storia migliora e ci sono alcuni, anche se pochi, colpi di scena che rendono il libro più coinvolgente rispetto il primo, anche se più andavo avanti con la lettura e più mi sembrava di rileggere la stessa storia del libro precedente.
Molte scene importanti sono lasciate in secondo piano e vengono risolte in modo affrettato, mentre vengono ampliate scene completamente inutili che rendono la storia a tratti noiosa e banale. Molte situazioni vengono portate a termine senza nessuna logica, altre invece non vengono minimamente spiegate rendendo l’intero libro confusionario e incompleto.
Il problema della serie secondo me è la freddezza e l’impersonalità con cui la scrittrice descrive i personaggi, gli ambienti, le situazioni e i dialoghi senza riuscire a coinvolgere pienamente il lettore. Durante la lettura dei due libri non ho provato assolutamente niente se non una leggera irritazione. Non sono riuscita ad apprezzare né la storia né i personaggi. Ho trovato inoltre questi ultimi molto spesso banali e piatti. Sono personaggi che non trasmettono assolutamente nulla: non si fanno né amare né odiare. I sentimenti poi sembrano sbiaditi, quasi impercettibili. Certo, vediamo il tentativo della scrittrice di inserire all’interno del libro una storia d’amore, ma anch’essa non è riuscita a coinvolgermi piú di tanto. In alcune pagine, inoltre, soprattutto nel secondo libro, questa pseudo-relazione sembra davvero ridicola.
Per la prima volta un intero libro mi ha lasciata completamente indifferente.
Parliamo ora del finale che, se non sapessi già che “Enders” sarebbe stato il volume conclusivo, mi sarei aspettata di trovare un terzo libro. Tutto, infatti, finisce senza finire veramente. Un po’ con dispiacere concludo dicendovi che non è una serie che mi sento di consigliarvi di leggere.
Autore articolo: Reading Mind
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