La pausa invernale è terminata da poco, anzi no. Da natale in poi la programmazione americana si fa schizofrenica e, mentre alcune serie hanno ripreso subito dopo le vacanze di Natale per poi interrompersi dopo due/tre episodi, causa Super Bowl piuttosto che nuove serie iniziate solo ora, altre hanno deciso di fare una lunga pausa fino a marzo. Così, prima che tutto ritorni a regime e prima che mi infogni ancor di più nelle serie nuove iniziate a Gennaio (vi ho già detto di True Detective? Attesissima, attesissima… ma ve ne parlerò prossimamente), ho pensato bene di recuperare due show che mi sembravano meritevoli della mia attenzione. Come è andata? Giudicate voi.
The Blacklist
Parte con un super pilot. Il famigerato criminale Raymon “Red” Reddington, ex agente FBI che più di venti anni fa abbandona lavoro e famiglia per darsi al crimine, conosciuto come “The Concierge of Crime” e ricercato dal FBI da molti anni, decide di arrendersi al Bureau, costituendosi. L’uomo si offre come informatore per permettere agli agenti federali di catturare alcuni tra i più pericolosi criminali al mondo, gente con cui Reddingotn ha lavorato nella sua lunga carriera e che fanno tutti parte di una lista “nera”, la blacklist del titolo appunto. La sua offerta, ovviamente, prevede delle condizioni: Red otterrà l’immunità totale e, cosa fondamentale, i suoi rapporti con il Bureau avverranno solo tramite l’agente Elizabeth Keen, una novellina al suo primo incarico importante. Nessuno sa perché il criminale abbia deciso di costituirsi né quali sono le ragioni che lo spingono a parlare solo ed esclusivamente con l’agente Keen, la quale non conosce Reddington o perlomeno così dichiara, ma gli agenti FBI non possono lasciarsi un’occasione del genere. Inizia così una collaborazione che vedrà la squadra degli agenti in una caccia all’uomo senza precedenti, a cui si aggiungeranno gli affari poco legali di Raymond, la verità che l’uomo nasconde e il misterioso legame esistente tra il criminale e Elizabeth.
La serie è partita lo scorso 23 settembre sulla generalista NBC e approda in Italia a dicembre, in onda su Fox Crime. Fin dall’episodio pilota, The Blacklist ottiene un buon successo di pubblico, al punto che la serie dapprima viene estesa alla programmazione con 22 episodi e in seguito, è rinnovata per una seconda stagione.
The Americans
La serie, in realtà, è partita lo scorso anno, a gennaio 2013 mentre in Italia la prima stagione va in onda ora su FOX da novembre 2013. Trasmessa dalla rete via cavo FX, la serie avrà una seconda stagione in partenza il 26 febbraio. Quindi se volete recuperarla, avete un mese di tempo. Ne vale la pena? Oh, si.
The Americans ci immette in un’epoca difficile e controversa tanto dal punto di vista storico-politico che da quello socio-culturale, un periodo storico estremamente interessante nel suo essere considerato ancora così vicino eppure già lontano, e lo fa attraverso una vicenda umana insolita e ricca di contraddizioni e sentimenti contrastanti. Elizabeth e Philip vivono una vita di cartone a cui, però, cominciano a crederci per davvero, in bilico tra un passato che li tiene fortemente legati a sé e un futuro incerto ma non per questo meno affascinante. La loro crisi di certezze, i fantasmi di un Paese troppo distante, ma che continua far percepire la sua presenza, e la paura di dire quelle verità che in fondo entrambi conoscono, ma che seppelliscono bugia su bugia, li rende dei personaggi ambigui, a tratti incomprensibili, per altri del tutto giustificabili. Keri Russel, che tutti voi – ne sono sicura – conoscete per Felicity (che io non mancavo di seguire tutti i sabati su Rai 2), non poteva staccarsi maggiormente dal malinconico e sdolcinato personaggio interpretato anni fa, vestendo meravigliosamente i panni di Elizabeth, una donna algida, severa, rigida con se stessa e con il mondo, dal passato probabilmente doloroso e fermamente decisa a rimanere fedele alla sua missione, orgogliosa del suo ruolo nei confronti della madrepatria, ma allo stesso tempo, capace di rivelare lati nascosti del suo carattere di grande fragilità. Philip, interpretato da Matthew Rhys (qui in Italia conosciuto come Kevin Walker in Brothers&Sisters), è tra i due il più malleabile, quello che si è adattato meglio alla vita negli States e che sembra anche apprezzarla di più. Il suo personaggio è smarrito, al bivio tra il fare il passo decisivo e rinnegare la sua vecchia patria per la nuova e la paura di quel fatidico primo passa che cambierebbe tutto, e questo lo rende la mina vagante della coppia, un pericolo non solo per la loro missione, ma addirittura per se stesso. Il contrasto tra i due si ripercuote anche nelle loro dinamiche familiari e nell’altalena di sentimenti che vive la loro relazione, dove la menzogna regna sovrana e dove non si capisce mai a che punto finisca la spia e inizi l’uomo o la donna.
Ambientazione e realizzazione sono estremamente curate nel dettaglio. Siamo negli anni ‘80 e tutto sembra dichiararlo a gran voce: il televisore che si impolvera, i maglioncini a collo alto di Elizabeth, la tuta di Philip con il marchio del brand in formato macro, una macchina da scrivere, giacche dalle spalline enormi e maniche a sbuffo su vestiti dai colori malva e smeraldo, un martini in un night e una parrucca bionda ossigenata e molto altro ancora, tutto disposto alla perfezione per far scatenare un meccanismo ormai molto in voga negli show televisivi, ovvero quello dell’effetto nostalgia. E qui siamo decisamente in modalità ON. Anche la colonna sonora contribuisce in tal senso e ci regala delle vere e proprie perle di quegli anni, che quasi rimpiangi di non aver conosciuto Phil Collins con ancora tutti i capelli mentre cantava “In the air tonight”.
The Americans è una bella serie, con tutte le carte in regola per stuzzicare lo spettatore e tenerlo incollato al divano, capace di mantenere alta la tensione, bilanciandola sapientemente lungo i due binari paralleli su cui corre la storia, lo spionaggio e la vita familiare dei Jennings, e non mancare mai un colpo. Non potrete più farne a meno.
Allora, recuperiamo?
[Piccolo avviso: questa settimana salta l’appuntamento con il riepilogo settimanale, per mancanza di tempo della sottoscritta. Abbiate pazienza, la rubrica tornerà settimana prossima ancora con il meglio e il peggio della serialità televisiva. Non mancate! ]