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J.K. Rowling è una autrice ormai affermata in tutto il mondo – che ho amato leggendo la saga di Harry Potter e odiato un po’ con il Seggio Vacante – ma nonostante ciò continua a far parlare di sé. Dopo aver scritto la saga del maghetto più famoso del mondo, la Rowling si è lanciata nel progetto del Seggio Vacante che ha ottenuto un successo quasi immediato una volta lanciato sul mercato. Nonostante io non lo abbia apprezzato poi così tanto, ci tengo a dare una occasione in più alle autrici che hanno talento da vendere. Dopotutto, uscire dal successo di una saga di ben sette libri, non è facile. È immaginabile come quel mondo a cui la Rowling ha dato tutta se stessa, alla fine l’abbia travolta nell’ondata del successo, inchiodandola ad Hogwarts a vita.
Non è facile lasciarsi alle spalle un ambientazione così amplia, ricca di dettagli e di emozioni, e riuscire a dare ai lettori – che a questo punto hanno aspettative altissime – una esperienza paragonabile a quella passata. Eppure, la Rowling è una grande donna, carismatica e coraggiosa, e si è buttata a capofitto nella scrittura, senza mai arrendersi. Dopo il Seggio Vacante, ha deciso di pubblicare sotto pseudonimo di Robert Galbraith per fuggire alla pressione degli editori e delle consegne, scrivendo Il richiamo del cuculo e il baco di seta. Che gli editori non abbiano voluto accettare il romanzo di questo scrittore esordiente, rifiutando così ingenuamente la Rowling, non dovrebbe sconvolgere visto il mondo editoriale di oggi. Eppure, dopo essersi svelata, tutti sono accorsi per accaparrarsi i romanzi di Galbraith, pronti per sfornarne un altro successo mondiale. Così la Salani ha avuto la possibilità di portare alle stelle i nuovi romanzi della Rowling, la quale però, non sembra essere del tutto soddisfatta.
Che i grandi romanzi, classici e contemporanei, diventino fonte d’ispirazione per la realizzazione di serie tv da parte di grandi emittenti internazionali non è una novità: basta pensare, ad esempio, a The Following, la serie cult ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe e che ha riscosso grande successo sia da parte del pubblico americano, sia in Europa ed in Italia, e di tutti quei telefilm trasmessi in Italia su Sky ispirati a bestseller mondiali come House of Cards ed Il trono di Spade. Probabilmente io rimarrò fedele al cartaceo, e coglierò questa occasione per leggermi i due nuovi libri della Rowling – che a questo punto avrebbe potuto tenere il suo nome, visto che non avevamo dubbi riguardo al suo futuro successo – prima dell’uscita dei telefilm. Dopotutto io rimango dell’opinione che il libro batte sempre il film, o telefilm. Quasi sempre.