Nuovo episodio con la nostra rubrica telefilmica.
The Best: Downton Abbey 4x07 – Episode 7
Nonostante questa stagione non sia stata probabilmente la più esaltante di tutte, questa settimana consegno il titolo di miglior episodio a Downton Abbey. Domenica il nostro serial di costume preferito, ambientato negli anni ‘20 in piena campagna inglese e con protagonisti una famiglia nobile, giungerà alla fine della quarta stagione. Poi ci resta solo lo speciale di Natale e dovremo farcelo bastare fino a settembre prossimo. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Per tali motivi, il settimo episodio mi è parso il più intenso, se un aggettivo del genere sia possibile usarlo con qualsiasi cosa che sia inglese, e molte delle linee narrative di quest’anno sembrano essere arrivate al momento clou, dopo il quale ci si aspetta uno scioglimento o un bel cliffhanger per tenerci sulle spine fino al prossimo anno. Sono molto preoccupata per quello che potrebbe succedere a Bates e Anna e l’arrivo di Mr Gilligham nuovamente a Downton non preannuncia niente di buono. E sono molto curiosa di sapere come farà Edith e cosa il futuro le riserva. Quella poverina è già stata tanto sfigata in passato, ma sembra che i suoi giorni difficili siano ancora lontani dal finire. E poi c’è quel peperino di Rose, che dovrebbe sostituire la bonanima di Sibyl, ma, a confronto con lei, la terza sorella Crawley era una santa, persino con il suo amore clandestino per Tom. A essere sinceri, questa storia con il jazzista la vedo un po’ tirata, ma cosa non si fa per mettere un po’ di brio in una serie che più britannica non si può? Per il resto, vedere Lady Violet malata mi ha fatto temere l’allontanamento di Maggie Smith dal set, invece era solo un piccolo intermezzo tra le turbolente vicende che si svolgono a Downton. E devo ammettere che per me gli intermezzi con Maggie Smith sono una delle cose migliori della serie, quindi faccio un appello agli autori affinché non abbiamo la malsana idea di far morire il suo personaggio. Infine, la mancanza di Matthew si è fatta sentire, ma neanche più di tanto, visto tutti gli uomini che ronzano attorno a Mary e sono quasi sicura che succederà qualcosa con quel Blake. Sempre divertente, infine, assistere alle avventure dei piani bassi e questa settimana di scombussolamenti ce ne sono stati in cucina con il ritorno di Alfred, il quale, nonostante la sua faccia da pesce lesso, riesce a suscitare sentimenti romantici e tensioni tra le ragazze della casa. Valle a capire, vabeh. Insomma, stagione ricca e l’episodio numero 7 è stata per me la conferma che questa serie, a discapito di tutta la sua britishtude, sa regalarci grandi emozioni. Uff, so già mi mancherà tantissimo…
The Worst: New Girl 3x07 – Coach
Ultimamente sto avendo problemi con le comedy. Per natura, le comedy non hanno grandi momenti di pathos o suspense, giusto negli snodi centrali della vicenda e per un episodio ricco di eventi ce ne sono almeno 5 che sono semplici filler. Sono simpatici, strappano il sorriso, ma finisce lì. A volte però succede che anche questi episodi non appaiono pienamente riusciti. Con New Girl ciò è accaduto con il settimo episodio della terza stagione. Il ritorno di Coach, che ha partecipato alla serie solo nei primissimi episodi, sembrava dover aggiungere pepe a una storia in una fase di stallo. Si, perché, da quando Jess e Nick si sono messi insieme, tutta la serie ha cominciato a ruotare attorno a loro e per quanto la cosa inizialmente mi abbia fatto piacere, ora smanio per godermi i pochi momenti che vengono dedicati a Schmidt e soprattutto a Winston, che adoro letteralmente. Troppo buonismo e poco sano non sense che rendeva irresistibile questa serie. Coach doveva essere la scheggia impazzita, invece a fine serata anche lui finisce a piangere per amore. E per quanto abbia adorato la loro fuga a zig zag alla fine dell’episodio, a conferma che gli uomini sono solo bambini troppo cresciuti, continuo a considerare questo episodio come uno dei meno riusciti. Ma sono fiduciosa per il futuro.
The most… re-invented story: Arrow 2x05 – League of Assasins
Va tutto benissimo. Arrow sa sempre come intrattenerci. Ma la storia di Black Canary aka Sara Lance merita un menzione. Primo: ma non era mora? Solo un anno fa giravano foto di lei mora, nei ricordi aveva capelli castani con tanto di shatush e poi come si presenta? Bionda? Ma dai. Ammettendo che possa essere passata da un parrucchiere prima di diventare il canarino mascherato, ma nei flash back una parrucca era proprio impossibile? E poi. Sara si lascia trasportare dalle correnti su un relitto e viene recuperata da una nave, la stessa in cui poi verrà tenuto prigioniero Oliver. Qui viene salvata da un certo dr. Ivo di cui ancora non sappiamo nulla. E infine la ritroviamo cattivissima contro un Oliver prigioniero e mezzo morto. Perché Oliver solo ora racconta che non ha passato proprio 5 anni sull’isola, ma ha avuto il tempo anche di andarsene in giro. E tu ti chiedi… whaaat? L’impressione, insomma, è che la storia venga modificata in corso d’opera come meglio piace agli autori. Io dico solo attenti: per quanto questa sia una serie tutta azione e combattimenti all’ultimo sangue, un minimo di coerenza ci vuole. E a ogni modo, senza Oliver noi non sappiamo stare. Senza Laurel invece si.
Alla prossima gente. Buona visione!