Massima solidarietà all'Associazione Brigante di Serra San Bruno a Vibo Valentia
Ieri sera l’Associazione Culturale Il Brigante ha subito una raccapricciante intimidazione: una testa mozzata di pecora è stata ritrovata, pochi minuti dopo le ore 22:30, ai piedi della porta d’ingresso della sede storica de Il Brigante, in pieno centro a Serra San Bruno. La macabra scoperta l’hanno fatta alcuni attivisti che si trovavano in quel momento all’interno dei locali dell’associazione e che hanno prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Un segno di matrice inequivocabilmente ‘ndranghetista: un’inquietante minaccia di morte, rappresentata con il classico rito del “macabro” cimelio della testa di animale decapitata e adagiata, col sangue ancora caldo, sull’atrio di ingresso. Un atto gravissimo che ha colpito un luogo di aggregazione sociale e di lotta politica , suscitando, in tutti gli attivisti e le attiviste, un sentimento di rabbia e stupore ma, allo stesso tempo di ferma perseveranza.
L’Associazione, cuore politico e culturale pulsante delle Serre calabresi, da quasi vent’anni si spende per portare avanti idee e battaglie in difesa del territorio, forte di una fitta rete di relazioni culturali e sociali, di caratura regionale e nazionale, che la pongono al centro delle più importanti lotte di civiltà del meridione e di tutta Italia attraverso la diffusione della conoscenza, della musica, del teatro, delle tradizioni del territorio. In particolare, di recente, l’attività si è concentrata su molteplici fronti, come la questione “acqua bene comune” e la lotta NO-ALACO, sulla tutela della sanità pubblica, sulla lotta alla criminalità organizzata, sulla diffusione di valori e principi di legalità e giustizia attraverso la partecipazione diretta e attiva a cortei, manifestazioni e convegni, in collaborazione costante e continua con altri collettivi, coordinamenti socio-politici e svariate associazioni territoriali e culturali (una su tutti Libera Vibo). (ilvizzarro.it)