Serse Cosmi (by Frankie)

 

Serse Cosmi 05/05/1958 Buon compleanno, per Serse oggi 55 “candeline” !!!!   Partiamo dal nome, infatti forse non tutti sanno che gli fu dato in onore di Serse Coppi, ciclista e fratello del campionissimo Fausto. A differenza di molti suoi colleghi, non è stato un calciatore di successo, ma ha dedicato la sua vita all’educazione fisica, prima infatti si è diplomato Isef e poi ha insegnato in diverse scuole, in particolare dedicandosi al nuoto e in palestra come personal trainer. La svolta è nel 1995 quando prende l’incarico di allenare l’Arezzo. Dopo le brillanti stagioni in Toscana, viene chiamato nel 2000 da Gaucci nella “sua” Perugia, il resto è storia ! Protagonista assoluto delle belle performance della squadra umbra in serie A, fautore del 3-5-2, nei primi anni è Materazzi il suo leader scelto in campo. Con il Perugia vince una prestigiosa Coppa Intertoto oltre ad ottenere una storica qualificazione alla Coppa Uefa. Dopo 4 stagioni passa al Genoa dove ottiene subito la promozione in serie A, anche se verrà revocata a causa dei problemi giudiziari del Presidente Preziosi. La stagione successiva ad Udine coglie un altro storico traguardo facendo qualificare il club Friulano per la prima volta alla fase finale della Champions League ! Tuttavia l’esperienza a Udine dura poco, venne infatti esonerato nel Febbraio del 2006. Dopo un anno di assenza torna ad allenare, destinazione Brescia, dove centra per 2 volte i playoff (anche se il primo anno non vennero disputati) senza tuttavia riuscire nella promozione. Le ultime 4 esperienze sono state a Livorno, Palermo, Lecce e Siena, con risultati altalenanti. Ormai chiamato sempre a prendere in mano contesti difficili, sempre al limite della salvezza, rimane un condottiero grintoso, mai spavaldo, ma sempre “guerriero”, capace di dare carattere determinato alle sue formazioni, da cui pretende il massimo impegno. Celebre il suo cappellino, sempre sportivamente indossato e celebri le su imitazioni a cura di Maurizio Crozza, in cui “minacciava” (nell’imitazione) i suoi giocatori che in caso di errore, gli avrebbe “spezzato una gamba” J.