Nei tempi in cui si fondano Conferenze per le donne del PD e in cui le donne sono il bottino verbale e fisico della cultura berlusconiana, non ci sarebbe da stupirsi se qualcuno, dico qualcuno di non necessariamente e dichiaratamente maschilista e omofobo si divertisse su FB a denigrare gli omosessuali e l’effeminatezza collegandole al servilismo.
Eppure è cosa gravissima.
Grave se a dirla è un personaggio pubblico legato ad un partito politico che non ha ancora risolto molti nodi su questioni importanti come quelle dei diritti civili.
Grave perché offende un intero partito, lo mette alla berlina, tende, in quest’era mediatica, ad identificare il singolo con la collettività.
Non può essere permesso a costo di apparire nei metodi una vecchia militante del PCI.
Stiamo protestando per l’uso che Berlusconi fa delle donne, per le sue battute sui gay. Possiamo consentire che un ex candidato alla segreteria dica queste cose?
Voglio che siamo diversi da loro. Voglio che siamo irreprensibili. Corretti. NON maschilisti. NON omofobi. Lo esigo.
Voglio un Partito dove si paghi la mancanza di rispetto, anche linguistica, contro le donne e gli omosessuali.
Per questi motivi ho ufficializzato la richiesta di espulsione di un noto iscritto al PD alla commissione di garanzia del mio partito cittadino.
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