Servizi Cloud: evoluzione del server virtuale, da VPS a Cloud Server

Creato il 17 novembre 2014 da Paolo Dolci @capn3m0

Una delle domande che sempre più spesso si fanno privati e aziende è perché quando si parla di server virtuale ci si riferisce al servizio di Cloud Server e non più al Virtual Private Server, così come concepito fino a qualche anno fa.

La risposta si riferisce sostanzialmente a tre caratteristiche relative alla sofisticazione del server virtuale in cloud: scalabilità, elasticità ed economicità.

I servizi cloud come quello del Cloud Server sono infatti contraddistinti dalla disponibilità in real time delle risorse a seconda delle esigenze di business. A differenza della soluzione VPS, con il servizio cloud è possibile modificare Ram, CPC e spazio disco per rendere ancora più performante la propria macchina e far fronte a picchi di calcolo e all’aumento di traffico dati.

Per non bastare non c’è alcun vincolo contrattuale, il tutto è basato sulla formula del Pay-Per-Use, il prodotto può essere utilizzato anche per periodi limitati e prevede l’attivazione e l’acquisto di più macchine.

I Cloud Server non prevedono investimenti iniziali e, grazie all’elasticità, non prevedono canoni e vincoli, a differenza dei server normali che solitamente vengono proposti con offerte a canone. Con un costo nettamente minore rispetto ad altre tipologie di server, il cloud server ha a disposizione le stesse risorse e ambienti virtuali di un vero server dedicato.

Con le straordinarie potenzialità della tecnologia del cloud computing, molti prodotti come ad esempio anche quello del Cloud Storage, con gli anni sono andati evolvendosi e strutturandosi a seconda delle richieste ed esigenze dell’utente che usufruisce di questi servizi cloud rendendo ancora più piacevole l’uso. Usufruire di un prodotto in cloud non può che portare dei benefici, contratti flessibili e senza vincoli di modularità, risorse disponibili in qualsiasi momento e dati protetti.