Se il buon giorno si vede dal mattino … Sono stati 129 i bandi di gara per servizi di architettura e ingegneria pubblicati nel corso di gennaio 2014. Di questi appena 14 (poco più del 10% del totale) rispondono alle disposizioni di legge contenute nel decreto n. 143/2013 relativo al regolamento per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria.
A denunciare questa situazione paradossale è il Consiglio nazionale degli Ingegneri che da tempo effettua un monitoraggio costante dei bandi di gara, tramite il proprio Centro Studi (leggi in proposito l’articolo Servizi di Ingegneria e Architettura, oltre 20 anomalie ogni settimana su Ingegneri.cc).
Le criticità maggiori riguardano la determinazione dell’importo, che è stato determinato prendendo come riferimento altre norme ma, soprattutto, nella stragrande maggioranza dei casi (96 bandi di gara sui 129 complessivi), il testo non specifica in che modo è stata determinata la base d’asta.
“Questa situazione è inaccettabile”, ha dichiarato Armando Zambrano, presidente del CNI che invita “tutte le stazioni appaltanti a rispettare scrupolosamente la legge”.
“Al tempo stesso”, prosegue Zambrano, “pretendiamo che l’Autorità di Vigilanza eserciti concretamente le sue prerogative, individuando e sanzionando tutti quei comportamenti che violano apertamente le direttive imposte dal decreto ministeriale e che rendono illegittima la gran parte dei bandi”.
La prima azione da parte degli Ingegneri è stata l’invio alle stazioni appaltanti di una lettera nella quale si invitano alla sospensione delle gare irregolari, mettendo per conoscenza i Ministeri delle infrastrutture e della giustizia oltre che l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.