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Creato il 29 ottobre 2013 da Golfpeople

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Anno XIII Numero 75 - Martedì 22 Ottobre 2013


Anno XIII Numero 77 – Martedì 29 Ottobre 2013

A settembre cresce la domanda
di finanziamenti da parte delle imprese

Il numero delle domande di finanziamento da parte delle imprese italiane è cresciuto del 3,0% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) nel mese di settembre appena concluso rispetto allo stesso mese del 2012.
Se nel complesso il dato relativo al periodo gennaio-settembre risulta sostanzialmente in linea con quello del 2012, dall’ultima rilevazione condotta da CRIF emerge invece che il numero di richieste presentate alle Aziende di credito nel trimestre luglio-settembre risulta essere il più elevato in assoluto dal 2007 ad oggi, ovvero da prima che la crisi economica si manifestasse.
Queste evidenze emergono dal Barometro CRIF sulla domanda di credito da parte delle imprese elaborata sulla base del patrimonio informativo di EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie di cui più di 8 milioni attribuite a utenti business e che rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso, in modo sistematico e tempestivo, alle nostre imprese. L’analisi del Barometro CRIF sulla domanda di credito delle imprese relativa all’andamento aggregato a livello di 3° trimestre dell’anno a confronto con le rilevazioni degli anni precedenti è riportata nella tabella in allegato.

Nel 2014 più tasse per pensionati
e famiglie con redditi medio alti

di Pierpaolo Molinengo

A seguito dell’aumento dell’Iva e degli effetti riconducibili alle principali misure fiscali introdotte dalla legge di Stabilità, nel 2014 i pensionati subiranno un aggravio fiscale oscillante tra i 74 e i 144 euro: mentre le famiglie con redditi medio alti subiranno un maggior prelievo tra i 70 e i 357 euro. Per le famiglie con redditi bassi, invece, i vantaggi arriveranno a toccare i 141 euro.
I conti sono stati realizzati dall’Ufficio studi della CGIA che ha analizzato gli effetti economici delle principali misure fiscali che graveranno l’anno prossimo sulle famiglie italiane.
Le tipologie famigliari prese in esame sono cinque: un pensionato single; un giovane lavoratore dipendente single; una coppia bireddito con un figlio; una famiglia monoreddito composta da tre persone e una famiglia monoreddito composta da quattro persone.
In queste simulazioni la CGIA ha tenuto conto dell’introduzione della Tasi (la nuova tassa sugli immobili) e dell’aumento delle detrazioni Irpef che interesseranno solo i lavoratori dipendenti. Entrambe le misure scatteranno a partire dal 2014. Inoltre, è stato stimato anche l’effetto economico che l’aumento dell’Iva produrrà l’anno prossimo sui bilanci delle famiglie italiane.
«In attesa di poter analizzare il testo ufficiale della legge di Stabilità – esordisce il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – ci siamo avvalsi delle indiscrezioni apparse in questi giorni sulla stampa specializzata. Se le note in circolazione saranno confermate, coloro che non possono godere delle detrazioni Irpef da lavoro dipendente, come i pensionati o i lavoratori dipendenti con un reddito superiore ai 55.000 euro, subiranno, rispetto al 2013, un aumento del prelievo fiscale. Infatti, dovranno farsi carico sia dell’aggravio Iva sia della reintroduzione della nuova tassa sulle abitazioni principali che quest’anno non hanno pagato. Le famiglie con redditi attorno ai 20-22.000 euro circa, invece, godranno di un saldo positivo: la dimensione del taglio dell’Irpef, infatti, sarà maggiore dell’aumento dell’Iva e dell’importo da versare con la Tasi».

L’autorizzazione paesaggistica secondo l’Ance

La Corte Costituzionale, nell’ambito della sentenza 238/2013, ha affrontato nuovamente – spiega l’Ance – la problematica dei rapporti tra lo Stato e le Regioni a statuto speciale in relazione al riparto di competenze legislative nella materia della tutela dei beni paesaggistici, dichiarando costituzionalmente illegittime alcune norme regionali – nel caso specifico della Regione Valle d’Aosta – che si ponevano in contrasto con disposizioni del D.lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, qualificabili come norme di grande riforma economico-sociale.
La Consulta ha ribadito – secondo l’Ance – che il legislatore statale, con l’emanazione di norme qualificabili come riforme economico-sociali, può vincolare anche la potestà legislativa primaria delle Regioni a statuto speciale.
«In particolare – spiega l’Ance – nella premessa che lo Statuto speciale della Valle d’Aosta all’art. 2 limita l’esercizio del potere legislativo primario della Regione in materia di paesaggio al rispetto delle norme fondamentali di riforma economico-sociale dello Stato, sono state dichiarate incostituzionali per contrasto con l’art. 117, comma 2, lett. m) e s) della Costituzione e con il Codice dei beni culturali, talune disposizioni regionali in tema di autorizzazione paesaggistica e di sanzioni per illeciti su immobili vincolati, che venivano a determinare una restrizione dell’ambito di tutela prevista dal legislatore statale (artt. 146, 149 e 167 Codice)».
Le disposizioni che regolano il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, infatti, rappresentano standard minimi di tutela del paesaggio valevoli su tutto il territorio nazionale da considerare norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica.

Aste immobiliari: i consigli dei notai

Il Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, hanno presentato questa mattina a Roma la nona Guida per il Cittadino “Acquisto all’asta. Un modo alternativo e sicuro di comprare casa”, confermando la stabile e consolidata collaborazione a vantaggio della collettività.
Le aste immobiliari possono essere di due tipi: giudiziarie e di dismissione del patrimonio pubblico. L’asta giudiziaria realizza la vendita forzata di un immobile a causa di debiti insoluti da parte del proprietario. Nelle aste dismissive, invece, lo Stato o un ente pubblico offrono in vendita un bene immobile.
Secondo gli ultimi dati disponibili le vendite giudiziarie di beni immobili disposte dal giudice sono state nel primo semestre 2012 quasi 23.000 rispetto alle 38.900 dell’intero 2011. Ipotizzando lo stesso ritmo anche nella seconda parte del 2012 si può prevedere un trend di crescita del 18%.
Nella Guida, si possono trovare le risposte ai dubbi più frequenti: ad esempio se sia possibile o meno usufruire di un mutuo per l’acquisto all’asta e come debbano comportarsi i coniugi in regime patrimoniale di comunione dei beni. E ancora: vengono chiarite le procedure da seguire, gli strumenti per capire se si sta facendo un buon affare. Nella guida vengono affrontati questi e tanti altri temi: consigli, domande e box di approfondimento.
Un capitolo specifico è dedicato al progetto Rete Aste Notarili (RAN), lanciato dal Consiglio Nazionale del Notariato, che si caratterizza per l’alto livello di sicurezza, la facilità di accesso del cittadino e la riduzione dei costi. Per le aste giudiziarie nelle quali il giudice prevede l’utilizzo della RAN si può quindi partecipare all’asta presentandosi da un notaio periferico su tutto il territorio nazionale, senza dover essere presente fisicamente nel luogo dell’asta e presentando offerte residuali al ribasso, il tutto via web.

Righi, confermato presidente nazionale Fiaip

Paolo Righi è stato confermato Presidente Nazionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, sabato scorso a Genova, nel corso del XIII Congresso Nazionale Fiaip.
Eletti insieme al Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi, i componenti del Comitato esecutivo Guerino Pucci, Sabrina Cancellieri, Raffaele Dedemo, Paolo Papi, Stefano Bertelli, Mario Condò de Satriano, il Vice Presidente nazionale vicario Fiaip Franco D’Onofrio, il Segretario Nazionale Pierangelo Pulcini ed il Tesoriere Nazionale Gianluca Savoja.
«Fiaip – ha sostenuto il Presidente Nazionale Righi nella sua relazione all’assemblea congressuale – ha già sviluppato forti legami a livello internazionale e intende rafforzare ancora di più il suo ruolo su scala europea e su tutto il territorio nazionale. Nei prossimi 4 anni lavoreremo a fianco di altre associazioni per cercare di ridare fiato al mercato immobiliare che è assolutamente trainante per il nostro Paese».

Interventi per alloggi e residenze universitarie: approvata Risoluzione al Senato

La Commissione Istruzione del Senato, a conclusione dell’esame della Relazione sullo stato di avanzamento degli interventi per alloggi e residenze per studenti universitari oggetto di cofinanziamento, riferita all’anno 2012 (Affare assegnato n. 40-bis), sulla quale l’ANCE ha inviato un proprio documento di osservazioni e proposte , ha approvato un’apposita Risoluzione.

Premesse
Nelle premesse dell’Atto viene, in particolare, evidenziato che:
-”la legge n. 338 del 2000 prevedeva espressamente, per determinati soggetti – tra cui le Regioni, gli organismi regionali di gestione per il diritto allo studio universitario, le università statali e quelle legalmente riconosciute, i collegi e i consorzi universitari, le cooperative di studenti senza fini di lucro e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale operanti nel settore del diritto allo studio – la possibilità di richiedere la compartecipazione statale per eseguire opere su edifici già esistenti nonché per realizzare o acquistare immobili da destinare a residenze universitarie”;
-”detto cofinanziamento viene erogato attraverso la Cassa depositi e prestiti a seguito di nulla osta rilasciato dalla apposita Commissione paritetica alloggi e residenze per studenti universitari del Dicastero”;
-”i relativi bandi di cofinanziamento sono stati emanati nel 2001, nel 2007 e nel 2011 e sono stati preceduti da specifici decreti”;
- “nel corso della procedura informativa sono stati consultati i seguenti soggetti: l’Associazione nazionale

degli organismi per il diritto allo studio universitario (ANDISU), la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), il Direttore generale per l’università, lo studente e il diritto allo studio universitario, dottor Livon, il Presidente della Commissione paritetica alloggi e residenze, professor Del Nord, la Conferenza dei Collegi universitari di merito legalmente riconosciuti (CCU), il Consiglio nazionale studenti universitari (CNSU), la Conferenza delle Regioni e l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE);
-”essi hanno in generale sottolineato criticamente l’eccessiva lunghezza delle procedure, la mancanza di strumenti per un’adeguata valutazione della sostenibilità dei progetti, sotto i profili dell’esecuzione e della gestione, nonchè lo scarso affinamento delle modalità operative nel passaggio ai diversi bandi”;
-viene “riscontrata una forte disomogeneità tra i diversi territori in termini di attrattività e di capacità di investire per potenziare l’edilizia universitaria”.

Conclusioni
Con l’Atto di indirizzo viene chiesto l’impegno del Governo, tra l’altro, a:
-”ridurre ulteriormente la durata di alcune fasi preparatorie, onde alleggerire la complessità amministrativa, riequilibrando i tempi per la presentazione dei progetti preliminari rispetto a quelli per l’elaborazione del progetto esecutivo”.


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