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Servizio TV svela i retroscena di una Delibera che Carteinregola ha contribuito a bloccare

Creato il 01 maggio 2015 da Carteinregola @carteinregola
LE IENE SU consorzi housong sociale video 30 4 2015

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Il  30 aprile è andato in onda nel programma “Le Iene” il   servizio  di Giulio Golia “Imprenditore confessa mazzette a Mafia Capitale” su presunte tangenti, versate  durante la precedente amministrazione,  legate all’esito di una Delibera che conosciamo  molto bene, perchè fa parte del “pacchetto” di quelle che Carteinregola ha combattuto per 4 mesi  con il Presidio in Campidoglio e che è poi stata cancellata dall’attuale Giunta (in calce i comunicati del Sindaco e dell’Assessore Caudo)

Il servizio delle Iene si apre con  una serie di interviste a  cittadini che hanno anticipato cifre consistenti  a una cooperativa che avrebbe dovuto costruire appartamenti per “housing sociale”(1), salvo poi scoprire che non aveva nè la proprietà dei terreni nè soprattutto alcun titolo edilizio per realizzarli, e che oggi rischiano di perdere tutti i soldi versati. Il Presidente  della cooperativa,  registrato “fuori onda”,  rivela di aver pagato tangenti a politici romani (a uno in particolare, a quanto pare già raggiunto dalle indagini di “Mondo di Mezzo”) per ottenere  i permessi in seguito  all’approvazione della cosiddetta Delibera degli ambiti di riserva. Dice l’imprenditore:  “…a giugno 2012 ci dicono: a dicembre passa la Deliberaa dicembre ci hanno detto:  ragazzi guardate che questa cosa non si può più fare..” La Delibera è  una delle 64  della Giunta Alemanno, che il neocostituito  laboratorio Carteinregola insieme ad altri comitati (2)  ha combattuto con un presidio di 4 mesi in Campidoglio, fino alla  maratona durata 72 ore degli ultimi giorni di consiliatura, che ha avuto  un esito più che vittorioso, dato che la stragrande maggioranza delle proposte non è poi stata votata (3). E  uno dei primi atti  della Giunta Marino è stato quello – in coerenza con il programma elettorale (4) – di cancellare proprio quella delibera,   che prevedeva la costruzione di nuove cubature edilizie nell’Agro Romano (5). Un atto importante per fermare il  consumo di suolo, ma anche per porre un freno allo sperpero di risorse pubbliche per portare servizi e infrastrutture (fognature, luce, strade, mobilità etc) fuori dal raccordo anulare, in controtendenza con le scelte urbanistiche dell’era Alemanno e precedenti, che hanno contribuito al tracollo economico della Capitale.

Oggi,  ascoltando le parole dell’impenditore rubate dai microfoni di Le Iene, si riaffacciano tutti i  nostri sospetti sui possibili retroscena di quelle delibere,  cioè che sotto la foglia di fico dell’edilizia agevolata per le fasce di popolazione più deboli – che   ormai è diventata un mantra che permette di giustificare  anche le scelte più   discutibili  – si potessero nascondere speculazioni che nulla avevano a che fare con l’interesse pubblico. Dice l’imprenditore:  “Perché non è che arrivi a fare questo programma di housing sociale perché sei bravo e sei bello…”Domanda Golia: “avevi degli appoggi?” Risponde: “Sì ma parliamo de altro…tu penso che hai capito…quando andavo al Comune dovevo bussare con i piedi …”. Golia: “Hai dato le bustarelle?” Risposta “…Perché pensi che a me il Comune di Roma l’housing sociale me lo facevano fare perché ero bello bravo e i progetti miei erano migliori di altri?”  Golia:“Quanti soldi siete riusciti a far uscire [in nero] per darli  ai politici? ” La risposta è agghiacciante: “Un milione e mezzo di euro…

Intanto il Sindaco e l’Assessore Caudo hanno diffuso comunicati in cui assicurano che il Comune di Roma non lascerà sole quelle famiglie che rischiano di perdere i propri risparmi. Una risposta giusta, soprattutto se pensiamo che uno degli aspetti più odiosi di Mafia Capitale e di Corruzione Capitale è che la speculazione si è abbattuta sulle persone più deboli e sui bisogni più essenziali dei cittadini.

E’ ora di rimettere le cose a posto.

AMBM [email protected]

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Il Comunicato del Sindaco Ignazio Marino (1 maggio 2015) : Con la giunta abbiamo colpito Mafia Capitale prima che questa fosse denunciata, semplicemente adottando misure di buon governo e di buona politica. Appena arrivati in Campidoglio abbiamo cancellato la delibera Alemanno che prevedeva l’urbanizzazione di 2.800.000 mq di Agro Romano con la scusa dell’housing sociale. Ed è bastato cancellare quella delibera per scoperchiare una commistione di interessi, di collusione e di corruzione, tra affari e politica. Incontrerò le famiglie  che sono state truffate e faccio un appello a chi ha vissuto la stessa storia: contattate il comune, andremo insieme in procura. Perché chi ha pensato di fare soldi ai danni dei romani sia punito.

Il Comunicato ell’Assessore Giovanni Caudo (1 maggio 2015): “Non lasceremo sole le famiglie truffate. La nostra politica ha colpito gli interessi mafiosi“. La giunta Marino ha colpito Mafia Capitale prima che questa fosse denunciata, semplicemente adottando misure di buon governo e di buona politica. Il servizio trasmesso da Le Iene sulle truffe perpetrate a danno dell’housing  sociale è uno spot per ie scelte urbanistiche del sindaco Marino. Il primo atto urbanistico della giunta Marino, il 3 agosto 2013, e’ stato quello di cancellare 2.800.000 mq di urbanizzazioni nell’Agro romano, decise da Alemanno con la scusa dell’housing sociale. La denuncia delle Iene mostra che dietro quella scelta della giunta Alemanno si nascondeva, a quanto pare, la commistione di interessi, di collusione e di corruzione, tra affari e politica oltre alla truffa e al danno per le famiglie. La nostra decisione era dettata dalla volonta’ di salvaguardare la campagna romana dall’aggressione del cemento, oggi appare evidente che un atto  di buon governo e’ anche una scelta della buona politica che sconfigge la cattiva politica. Dietro la decisione di individuare nuove aree da edificare si annidava una realtà di false cooperative che, a quanto denunciato, drenavano risorse ai soci su false speranze alimentate dalla collusione politica che ne traeva risorse economiche.
Abbiamo cambiato tutto. Cancellato quella previsione e dimostrato, con il recente accordo con cassa depositi e prestiti, che è possibile dare una casa a costi calmierati senza alimentare le attese della speculazione e rimanendo dentro a quanto già previsto dal piano e senza speculare sul desiderio di casa delle famiglie.
E non lasceremo sole  quelle persone che si sono fidate e affidate alla Cooperativa Castore e Polluce e che rischiano di perdere, oltre alla speranza di avere una casa a prezzi accessibili, anche i risparmi già anticipati. Con il Sindaco verificheremo la possibilità di coinvolgere l’Avvocatura Comunale perché possano vedere riconosciuti i loro diritti.

(1) Dal sito del Dipartimento Urbanistica l’articolo del 2010: Housing sociale [in calce tutti i documenti successivi scaricabili, compresa la delibera del’Assessore Caudo che cancella gli “ambiti di riserva”]

Negli ultimi anni la situazione di disagio abitativo nel Comune di Roma si è gravemente accentuata, investendo anche le famiglie a reddito medio o medio-basso, oltre alle tradizionali categorie sociali svantaggiate (famiglie e giovani coppie a basso e monoreddito, anziani, studenti fuori sede, immigrati regolari), rendendo sempre più difficile l’accesso alla proprietà o alla locazione di abitazioni.

Già con l’approvazione del PRG, l’Amministrazione ha individuato, tra i criteri di perequazione, modalità e procedure per l’acquisizione di aree da destinare ad housing sociale. Con l’approvazione del Piano Casa varato dal Governo (L. 133 del 6.08.08), gli strumenti giuridico-amministrativi sono stati condivisi dall’A. C. che, con la Memoria di Giunta Comunale del 7 agosto 2008 (f.to Pdf – Mb 1,2), ha dato mandato agli Uffici dei Dipartimenti III, VI e IX di procedere alle verifiche tecnico-istruttorie e giuridico-amministrative finalizzate all’attuazione di tale manovra.

Nel marzo del 2010, il Consiglio Comunale di Roma ha approvato la Deliberazione n. 23 “Indirizzi per il “Piano Casa” del Comune di Roma” (f.to Pdf – Kb 136), che propone un programma organico di iniziative da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati.

Da un’indagine preliminare del CRESME, effettuata nel 2009, risulta che a Roma la domanda complessiva per il segmento debole della domanda residenziale è stimata in 52.800 alloggi, così suddivisi per categorie sociali:
a) 5.000 alloggi per i senza tetto o con sistemazione precaria;
b) 36.600 alloggi per le famiglie in condizioni di insostenibilità del canone d’affitto;
c) 4.400 alloggi risultano necessari per gli studenti che non godono di un sufficiente sostegno economico;
d) 2.600 alloggi per i lavoratori fuori sede;
e) 4.200 alloggi relativi alle famiglie proprietarie che hanno difficoltà, anche in relazione alla grave crisi economica-finanziaria internazionale in essere, a sostenere le rate di mutuo dovute.

Tenendo conto di tutti i fattori (contributo comunale per l’affitto, edificazioni già programmate, ecc.), il numero di alloggi da considerare per la determinazione della nuova domanda di edilizia residenziale pubblica e di housing sociale da realizzare è stimabile in 25.700 alloggi, dei quali circa 6.000 destinati a ERP.

Va tuttavia precisato che l’Amministrazione Comunale, già nell’ottobre del 2008, ha approvato un Invito pubblico per l’individuazione di nuovi Ambiti di riserva a trasformabilità vincolata, finalizzati al reperimento di aree per l’attuazione del Piano Comunale di “housing sociale” e di altri interventi di interesse pubblico, presente nella Deliberazione di Giunta n. 315/2008 (f.to Pdf – Mb 3,7)

Successivamente la Giunta Comunale, con la Deliberazione n. 288 del 23 settembre 2009 ha predisposto un “Avviso Pubblico per manifestazione di interesse alla presentazione di proposte ed all’inserimento nel primo Programma di Riqualificazione degli Immobili Agricoli dismessi o sotto-utilizzati”, nell’ambito di un programma economico-urbanistico (PRIA) che il Comune ha deciso di formare per riqualificare le aziende agricole dell’agro romano, ma anche per reperire alloggi in affitto a canone basso all’interno degli edifici attualmente inutilizzati presenti nelle aree agricole e migliorare nel contempo la qualità paesaggistica ed ambientale della campagna romana.Con l’approvazione del “Bando ricognitivo per l’individuazione di aree ed edifici degradati o dismessi (relitti urbani), disponibili per interventi di recupero finalizzati all’incremento delle dotazioni di servizi e della qualità urbana in periferia” (Del. G.C. 212 del 7.07.2010), il Comune ha lanciato un vasto programma di risanamento e riqualificazione di complessi in dismissione, sostituendo i “relitti” del vecchio sistema logistico-industriale che circonda la città consolidata, con nuovi insediamenti urbani, opere infrastrutturali e servizi di livello cittadino. Il 14 luglio 2010, la Giunta Comunale ha approvato due inviti pubblici finalizzati ad incrementare il numero di alloggi da destinare ad housing sociale e ad edilizia residenziale pubblica.
Il primo invito, approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 221 (f.to Pdf – Mb 2,6), prevede cambi di destinazione d’uso di zone urbanistiche, mentre il secondo invito, approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 222 (f.to Pdf – Mb 1,3), prevede cambi di destinazione d’uso di fabbricati.
La Deliberazione di Giunta Comunale 249/2010 (f.to Pdf – Kb 64) del 3 agosto 2010 ha apportato delle modifiche ai due inviti pubblici.
Con Determinazione Dirigenziale n.14 del 12 gennaio 2011, il termine di scadenza per la presentazione delle proposte di adesione ai due inviti è stato sospeso.
Il 23 marzo 2011 la Giunta Capitolina, con la Deliberazione n.74, ha approvato le modifiche e integrazioni fissando una nuova scadenza per la presentazione delle proposte d’intervento per entrambi gli inviti.

Documenti scaricabili:

  • Memoria di Giunta Comunale del 7 agosto 2008 (f.to Pdf – Mb 1,2)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 288 del 23.09.2008 (f.to Pdf – Mb 3,7)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 15.10.2008 (f.to Pdf – Mb 3,7)
  • Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23 del 1.03.2010 (f.to Pdf – Kb 136)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 212 del 7.07.2010 (f.to Pdf – Mb 2,6)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 221 del 14.07.2010 (f.to Pdf – Mb 2,6)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 222 del 14.07.2010 (f.to Pdf – Mb 1,3)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 231 del 21.07.2010 (f.to Pdf – Kb 355)
  • Deliberazione di Giunta Comunale n. 249 del 3.08.2010 (f.to Pdf – Kb 64)
  • Deliberazione della Giunta Capitolina n. 74 del 23.03.2011 (f.to Pdf – Mb 5,9)
    • Deliberazione di Giunta Capitolina n. 184 del 4.7.2012 (f.to Pdf – Kb 484)

(2) Con Carteinregola hanno fatto il presidio  No Roma Capitale del Cemento, Consiglio Metropolitano, Salviamo il Paesaggio e decine di comitati cittadini

(3) Vai alla nostra scheda: 01. Le Nuove Aree di Riserva in Agro Romano  a cura di TERRITORIOROMA

aree di riserva delibere
 A seguito di un bando per reperire nuove aree di riserva (aree ad uso agricolo da trasformare urbanisticamente) il Comune di Roma ha considerato idonee oltre 2.300 ettari per una nuova capacità edificatoria di circa 23 Milioni di Mc complessivi. Tali ambiti sono sparsi in tutti i municipi di Roma come si vede dalla mappa.
(4) Da Roma è vita- programma per l’urbanistica: Cancellare e ritirare tutti gli atti  dell’amministrazione Alemanno che aggravano  il consumo di nuovo suolo agricolo. La città deve sapere con assoluta chiarezza che quel modello di sviluppo urbano è definitivamente concluso.

(5) La Giunta Capitolina ha approvato il 2 agosto 2013 la Delibera n. 327 che -in coerenza con quanto disposto dalle linee programmatiche del Sindaco Ignazio Marino per il mandato amministrativo in corso- revoca la Deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 15.10.2008.

  • Deliberazione di Giunta Capitolina n. 327 del 02.08.2013 (f.to Pdf – Kb 52)

ALTRI MATERIALI sugli ambiti di riserva

L’ESPRESSO 24 maggio 2013Un quartiere al legale dei mafiosiL’ex avvocato del boss Brusca (già indagato e poi prosciolto per rapporti esterni con le cosche) vuole edificare 90 ettari agricoli a ridosso dell’Appia Antica. E il sindaco Alemanno ha approvato il suo progettodi Stefano Simoncini 



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