Il concetto dietro a questo progetto del Seti Institute e della University of California – Berkeley era quello di far processare piccoli pacchetti dei dati ai client installati sui singoli PC (funzionante anche come Screen Saver), in maniera tale da sfruttare la potenza di calcolo di quest’ultimi e con il numero elevato di installazioni in rete creare un vero e proprio supercomputer virtuale.
Purtroppo in tempi di ristrettezze economiche il governo americano a tagliato i fondi al progetto (costava 1,5 milioni di dollari l’anno) e di fatto sospeso l’attività dell’Allen Telescope Array (ATA).
La notizia della definitiva chiusura del progetto mi ha fatto ripensare a quando anch’io ero nella schiera dei partecipanti al progetto. Avevo montato diversi client come screen saver sui computer dell’ufficio per racimolare crediti (più pacchetti si processavano, maggiore era il ranking a livello nazionale ed internazionale, era una guerra). E poi vuoi mettere. In caso di scoperta di un segnale da parte degli alienti quelli di Berkeley mettevano allora in palio una maglietta con il logo del progetto.