Sette bastardate di Joffrey Baratheon [Spoiler]
Creato il 19 aprile 2014 da Paopru
Joffrey Baratheon è finalmente morto. Forse ucciso da un sorso di vino avvelenato o strozzato da una fetta di torta nuziale all’antrace. Ancora la scientifica deve entrare in azione e sapremo tutta la verità solo dopo l’autopsia fatta dalla squadra di Gil Grissom. Quello che importa è la lenta agonia che il re ha patito prima di morire, regalandoci una dei momenti più epici di tutta la serie. L’incredulità per la sua morte era così alle stelle che fino all’ultimo ho temuto un salvataggio in extremis da parte di una equipe medica altamente professionale proveniente dal Seattle Grace Hospital.
Invece nulla di tutto ciò è accaduto e il re muore davanti a tutti, al culmine delle sue nozze. Nel mondo misterioso di Westeros le nozze si confermano il momento migliore per assassinare un re. Dunque sorge spontaneo un Be Careful per Daenerys Targaryen. Nell’attesa di sapere che fine farà la povera Margaery Tyrell, neo regina vedova, troviamo alcune giuste motivazioni per gioire della morte di Joffrey, scavando ovviamente nel suo passato. Io ne ho contato sette.
Causa la morte di un meta-lupo
Nella puntata La strada del Re, Joffrey da sfoggio di uno dei primi suoi atti di prepotenza. Nel tentativo di cuccarsi Sansa e farsi bello, sfida a duello Mycha, compagno di giochi di Arya col quale stava duellando in prossimità della riva di un fiume. Nello scontro impari in cui solo Joffrey combatte con una spada non di legno, il rivale viene ferito e Arya reagisce colpendo l’erede al trono con un bastone. Irritato Joffrey fa per colpirla, ma il metalupo della bambina, Nymeria, interviene in sua difesa azzannanndolo a un braccio per poi dileguarsi nella boscaglia. Tornati all’accampamento del re Robert, scatta lo screzio finale con Joffrey che accusa Arya Stark e pretende una punizione esemplare. Ma il re bolla tutto come una lite tra bambini e cerca di sedare la rissa, se non fosse per la moglie Cersei che addita i meta-lupi degli Stark come creature selvagge e pericolose pretendendo la loro morte. Non riuscendo a trovare Nymeria, si decide di abbattere Lady, la meta-lupa di Sansa. Sarà lo stesso Eddard a tagliarle la gola per risparmiarla all’ascia del boia.
Fa decapitare Eddard Stark
Scena impietosa che vede la morte del re di Grande Inverno per mano del viscido Joffrey nella penultima puntata della prima stagione, La confessione. Eddard Stark viene portato in catene al tempio di Baelor per essere pubblicamente processato. Gli era stata promessa salva la vita in cambio della sua confessione di tradimento; precedentemente aveva infatti cercato di smascherare la falsa discendenza Baratheon di Joffrey, frutto di un incesto tra la regina Cersei e suoi fratello Jemie Lannister, avanzando pretese sul trono grazie a un mandato scritto e firmato dal re in letto di morte. Stark accetta di chiamarsi pubblicamente traditore per avere salva la vita e ritornare dalla sua famiglia. Ma Jeoffrey contraviene pubblicamente al patto dopo la pubblica autoaccusa, affermando di non poter tollerare atteggiamenti a lui sovversivi. E lo fa decapitare.
Umilia Sansa in tutti i modi possibili
Sport preferito del Re è ricoprire di pubbliche umiliazioni le persone che gli stanno a tiro. Poichè Sansa è la sua futura regina, figlia del traditore Stark, per Jeoffrey è più che sufficiente buttare giù ogni possibile frecciatina sul padre e su come ha goduto mentre la sua testa rotolava. Durante l’improvvisa rivolta di Approdo del Re al passaggio di Joffrey tra i quartieri della città, abbandonerà Sansa nel tumulto generale della folla al suo destino. Solo l’intervento de Il Mastino scongiura un tentativo di stupro di gruppo salvando la ragazza da morte certa.
Tortura le prostitute
Mai regalo fu meno azzeccato di quello fatto da Tyrion Lannister a suo nipote per placare i suoi istinti un po troppo fuori scala. L’irrequietudine del giovane Re forse era solo un fatto ormonale, dunque perchè non fargli trovare due prostitute in camera pronte a fargli ogni più sordido giochino erotico per calmarlo un po? Pensò ingenuamente Tyrion. Purtroppo Joffrey sembrava più attirato dalla sua balestra che dai piaceri della carne, col risultato di far passare un brutto quarto d’ora a una delle due donne.
Da ordine di sterminare il suo popolo
Dopo aver assistito alla partenza di sua sorella Myrcella per Dorne, ove si sarebbe congiunta con la casata dei Martell, Joffrey ritorna alla fortezza passando tra le stradine della capitale. Il popolo affamato da una lunga carestia attacca il re lanciandogli pietre e letame in faccia. La situazione degenera velocemente finchè il Re, in pericolo di vita, sclera e da ordine alla sua Guardia Reale di uccidere tutti i presenti. Solo la prontezza di Tyrion lo porterà alla ragione, prendendo il comando della situazione e incoraggiando strategicamente la fuga.
Abbandona la battaglia
Durante la battaglia delle Acque Nere, a largo della capitale del regno, i Lannister affrontano l’armata di Stannis Baratheon, giunto per reclamare il trono dopo aver eliminato il fratello Renly. Giunto alle porte della città con le sue navi, Stannis minaccia il regno con centinaia di uomini sopravvissuti alla furia dell’Alto Fuoco. Joffrey comincia a sentire la paura della sconfitta, e cerca pretesti continui per allontanarsi dalle mura. Il pretesto arriverà quando un messo della regina lo convoca al suo cospetto nel bel mezzo della battaglia. Abbandonate le truppe senza batter ciglio, sarà Tyrion a prendere il comando per evitare che l’esercito del re getti definitivamente la spugna.
Umilia ripetutamente lo zio
Durante la serie, la rivalità tra Joffrey e Tyrion è sempre stata ai massimi livelli. Diventato re Joffrey esercita il suo potere costringendo lo zio sempre all’obbedienza, umiliandolo molto spesso pubblicamente. Durante le nozze di porpora si raggiunge l’apice di questa tortura psicologica prima che il vino “al veleno” faccia di Joffrey un re morto. Fa a pezzi il regalo di nozze dello zio con la spada, lo umilia inscenando un combattimento fatto da nani, gli versa del vino sulla testa, lo costringe ad inginocchiarsi, lo elegge suo coppiere personale. Che bel matrimonio!
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