Quando il gameplay incontra Bacco!
Vino, questo sconosciuto. Per anni avete dovuto soffrire i vostri amici esperti sommelier, gli unici a capire la differenza tra un californiano e un Pinot: vi hanno crudelmente lasciato dilagare nell'ignoranza, senza la possibilità di abbinare il piacere del videogioco con la compagnia di Bacco. Tutto questo è storia grazie all'articolo che state per leggere: dopo interminabili studi, abbiamo scelto sette titoli da abbinare ad altrettanti vini rossi, per esaltarne al massimo l'effetto. Preparatevi quindi ad attraversar le porte che vi separano dalla conoscenza, perché videogiocare è anche un'arte, un atto di classe e un controller non è più lo stesso quando incontra un calice. Pensate infine alla comodità di trovarvi completamente ubriachi nella sicurezza e comodità del vostro divano. Nella nostra degustazione ludica potrebbero scappare dei potenziali spoiler per chi non ha giocato i titoli in questione, siete avvertiti.
Until Dawn - TSG Bolgheri Sassicaia 2012
Until Dawn non terrà i vostri riflessi troppo impegnati, dopotutto si tratta di un film interattivo fortemente incentrato sulla storia. Potete quindi dedicare il senso del gusto interamente alle note di frutti di bosco di un Tenuta San Guido Sassicaia 2012, lo stato dell'arte dei Bolgheri e vino più amato e celebre nel mondo. Occhio che l'annata è importante, la relativa giovinezza del vino permette di far respirare i suoi tannini mentre affrontate il prologo del gioco. I vantaggi poi saranno molteplici: i 14 gradi e passa affosseranno rapidamente i vostri sensi, diminuendo conseguentemente il vostro desiderio di gameplay ma aumentando la sfida per i quick time event. Non solo, la tensione della storia e le varie scene spaventose aumenteranno magnificamente la vostra salivazione e il desiderio della beva, mentre le otto ore per completare il gioco sono più che sufficienti per terminare una bottiglia. Che vi costerà quasi tre volte Until Dawn, ma volete mettere?
The Witcher 3: Wild Hunt - Amarone Begali 2009
Cosa meglio della gloria veronese per l'avventura di CD Projekt RED? Se Geralt scopre le gioie del Toussaint rosso, voi ribatterete con il vigore e il gusto vellutato di un Amarone della Valpolicella. Il suo profumo rimanda alle spezie, grazie alle muffe nobili, sapori che vi faranno vivere Bianco Frutteto con una dimensione completamente nuova. Consigliamo un Begali classico DOC 2009. Il Monte Ca' Bianca ha un bel colore rubino profondo, all'olfatto note intense di rose, sandalo, tabacco e burro di cacao. In bocca si presenta caldo, morbido, equilibrato, elegante e con un finale lunghissimo, come l'affilata spada di Geralt. Anzi, fate così: gustatevi l'intera bottiglia mentre aspettate il download di una bella patch, uccidendo l'attesa col vostro Amarone. L'operazione vi costerà quasi quanto ricomprare l'intero gioco, ma per uno Strigo si tratta di piccolezze.
Bloodborne - Piaggia Carmignano 2010
Per un titolo hardcore ci vuole un vino altrettanto estremo: il capolavoro assoluto di Mauro Vannucci, trionfatore della guida vini d'Italia 2014. Il Piaggia Carmignano 2012 mette subito le cose in chiaro con il suo profumo di frutta matura, lampone ed eleganti sentori di tabacco, cioccolato e spezie dolci. La prevalenza nell'uvaggio è rappresentata dal Sangiovese, con la sua struttura potente, avvolgente e tannini belli carichi. Il Piaggia andrebbe gustato con la cacciagione, ma noi consigliamo di abbinarlo agli allegri massacri masochistici di Bloodborne, conditi dagli innumerevoli "rage quit" che saranno in realtà pause strategiche per avide bevute. Man mano che i sensi vi abbandoneranno, nemici come Padre Gascoigne e l'Ombra di Yharnam saranno meno temibili. Un eroe senza paura (e sbronzo) è sempre un eroe con una marcia in più.
Metal Gear Solid: The Phantom Pain - Casalbosco Fuor Civitas 2011
Per le oscure trame di quel monello di Hideo Kojima occorre un altrettanto oscuro nettare: il Casalbosco Fuor Civitas 2011. Non vi costerà certo uno stipendio, ma il Cabernet in purezza pistoiese - ex Opus Magnum - è in tiratura estremamente limitata e procurarvelo vi provocherà eterni grattacapi. Inutile cercare nei supermercati, le uniche vie sono puntare all'online o inoltrarvi direttamente nel territorio toscano, verrete ripagati con le indistinguibili note olfattive di tabacco e cuoio di questo ottimo vino. Senza contare l'elegante etichetta e i suoi potenti quattordici gradi e mezzo, anche l'Afghanistan di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain vi sembrerà incredibilmente piccolo in confronto. Consigliamo di svuotare i primi bicchieri nel corso del prologo psichedelico, ripensando al fascino del trapianto di testa e i bollori dell'affascinante Quiet. Quando avrete ripetuto la quarantesima missione per l'ennesima volta, vi sentirete parte dell'armonia cosmica. Like a Big Boss.
Forza Motorsport 6 - Tenuta Casadei Filare 18
A tutta birra - anzi vino - con un altro campione in purezza: in questo caso il Cabernet Franc di Casadei Filare 18. Il rubino dell'omonima tenuta è inconfondibile nella sua struttura importante, la spiccata aromaticità e l'elegantissima finezza, è perfetto con piatti grassi e gustosi. L'annata 2012 va benissimo. Noi consigliamo di abbinarlo ai bolidi di Forza Motorsport 6, l'ultima iterazione del racing Turn 10 e Microsoft, con i suoi fluidissimi sessanta fotogrammi al secondo. Che triplicheranno una volta che la potente gradazione alcolica si prenderà il controllo dei vostri sensi. Dal momento che un titolo di corse così concitato non permette la libertà di prendersi le pause necessarie alla beva, consigliamo di legare il tasto dell'acceleratore con un elastico, in modo da avere la mano libera per agguantare il calice e procedere alla sostenuta degustazione. Per essere dei veri pro, dovete raggiungere il fondo della bottiglia in una sessione sfrenata al Daytona International Speedway.
Alien: Isolation - Bruciato Tenuta Guado al Tasso 2007
Un titolo piuttosto unico nel mercato merita un abbinamento altrettanto peculiare. Alien: Isolation rimarrà forse l'unica trasposizione dignitosa del franchise sci-fi horror inventato da Ridley Scott, considerando anche gli incassi non proprio stellari; allo stesso modo occorre un vino irripetibile. È il caso del Bruciato Tenuta Guado al Tasso, ma la mitica annata 2007, che ha rappresentato la linea di demarcazione per lo sdoganamento del Bolgheri di Marchesi Antinori. Al naso arrivano note di frutti rossi, seguite da piacevoli sentori di spezie dolci. L'entrata è equilibrata, armoniosa e avvolgente, più o meno l'opposto di quella della povera Amanda Ripley nella stazione spaziale Sevastopol. Nello spazio nessuno potrà sentirci urlare, ma per fortuna neanche sentire il rumore del vino che attraversa con veemenza l'esofago.
Grand Theft Auto V - Marchesi Antinori Tignanello 1987
L'ossessione per gli anni '80 di uno dei protagonisti del maestoso Grand Theft Auto V merita un abbinamento adeguato: abbiamo deciso ancora per un Marchesi Antinori, l'intramontabile Tignanello annata 1987, uno dei primi veri "Supertuscan" che ha spezzato la tradizione con il suo blend storico di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese. Aperto e pieno di possibilità, esattamente come l'open world di Rockstar e le sue storie incrociate per le strade di Los Santos. Le vicende di Michael, Trevor e Franklin assumeranno nuove dimensioni grazie ai sentori di ciliegia, polpa di prugna e progressione verso la menta del Tignanello. Palato ottimo, acidità equilibrata e tannino morbidi come un materasso. Il retrogusto ricco e sapido chiude il ricco bottino, sicuramente più appagante della migliore delle rapine che potrete effettuare nel gioco.