Le prime descrizioni dei questa struttura chimica risalgono agli anni 30, ma solo da pochi anni Andréy Gueim e Konstantín Novosiólov sono riusciti, grazie a del nastro adesivo, ad ottenere il grafene a temperatura ambiente. La dimensione della scoperta è stata tale da vederli vincitori del Premio Nobel per la fisica nel 2010.
Ma perché il grafene è così interessante? La sua particolare struttura fisica che proprietà gli conferisce? Quali sono le sue applicazioni tecnologiche? Vi proponiamo sette interessanti applicazioni di questo materiale nella medicina, fotografia ed elettronica.
Auricolari di alta qualità
I ricercatori della Università di Berkley hanno creato i primi auricolari basati sul grafene in cui la migliore qualità del suono è chiaramente percepibile anche ad un orecchio non allenato. La membrana costruita in grafene migliora la percezione sonora e l'esperienza dell'utente.
Tessuti umani basati sul grafene
A questo tipo di applicazioni ci stanno lavorando all'Università Tecnologica di Monaco di Baviera utilizzando cellule del ganglio e della retina.
Processori ad alta velocità
La possibilità di costruire processori e circuiti integrati su basi di grafene potrebbe portare un miglioramento in tutti i dispositivi elettronici potendo costruire processori più veloci, flessibili e piccoli.
Dispositivi flesssibili grazie al trattamento con grafene
All'Università del Northwestern si sta studiando la possibilità di utilizzare strutture in grafene per permettere la stampa 3D di strutture flessibili.
Migliori fotografie
Il grafene permetterà la creazione dei sensori fotografici migliaia di volte più sensibili dei tradizionali CCD e CMOS Il grafene è caratterizzato da alta conduttività elettrica ed i sensori costituiti da questo materiale saranno in grado catturare i segnali elettrici in modo più prolungato, migliorando la nitidezza delle immagini.
Utilizzando questo tipo di sensore nelle fotocamere degli smartphone si potranno fare foto notturne più definite e senza il rumore elettronico.
Batterie ad alta durata
Sempre all'Università del Northwestern si sta provando a sostituire il litio delle batterie con il grafene con l'intenzione di creare dispositivi in grado di funzionare una settimana con una ricarica di soli 15 minuti.
Desalinizzazione: filtrare l'acqua del mare con il grafene nanoporoso
Nonostante alcune di queste applicazioni abbiano riportato successi solo a livello teorico su simulatori, altre sono già state verificate sul campo e potrebbero arrivare sul mercato prima di quanto si possa pensare.
Questi sono solo degli esempi si possibili applicazioni, l'elenco di tutte le possibili applicazioni sarà certamente più lungo ed ugualmente affascinante.