Il sistema planetario intorno HD 10180 – artistic impression. Fonte ESO.
Redazione Inaf Multimedia, Istituto Nazionale di Astrofisica, Roma
Un sistema planetario con almeno cinque pianeti in orbita intorno ad una stella simile al nostro Sole, HD10180. E’ quanto hanno rilevato gli astronomi dell’ESO grazie allo strumento HARPS, il più efficace cacciatore di pianeti extrasolari esistente.
I ricercatori hanno anche prove della presenza di due altri pianeti, uno dei quali avrebbe la massa più piccola fin qui trovata. Ciò renderebbe questo sistema simile al nostro Sistema Solare, almeno in termini di numero di pianeti (sette rispetto al nostro che è di otto pianeti). Inoltre le distanze dei pianeti dalla loro stella seguono uno schema regolare, come anche accade nel nostro Sistema Solare.
“Abbiamo trovato quello che è il sistema con il maggior numero di pianeti finora scoperto“, spiega Christophe Lovis, autore dell’articolo che riporta i risultati. “Questa notevole scoperta evidenzia anche come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti: lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti. Gli studi dei moti planetari nel nuovo sistema rivelano complesse interazioni gravitazionali tra i pianeti e ci dà la possibilità di intuire l’evoluzione a lungo termine del sistema. ”
“Abbiamo anche buone ragioni per credere che siano presenti altri due pianeti“, dice Lovis. Uno sarebbe un pianeta simile a Saturno (con una massa minima di 65 masse terrestri) con un’orbita di circa 2.200 giorni. L’altro sarebbe il pianeta extrasolare mai scoperto di minor massa, circa 1,4 volte quella della Terra. È molto vicino alla sua stella ospite, solo il 2 percento della distanza Terra-Sole. Un “anno” su questo pianeta dura solo 1,18 giorni-Terra.
Finora si era a conoscenza di quindici sistemi con almeno tre pianeti. L’ultimo detentore del record era 55 Cancro, con cinque pianeti, due dei quali pianeti giganti. “Sistemi di pianeti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle“, dice Lovis.
Utilizzando la nuova scoperta, nonché i dati per altri sistemi planetari, gli astronomi hanno trovato un equivalente della legge di Titius-Bode, che esiste nel nostro Sistema Solare: le distanze dei pianeti dalla loro stella sembrano seguire uno schema regolare [3]. “Questo potrebbe essere una firma del processo di formazione di questi sistemi planetari”, dice un membro del team Michel Mayor.
La scoperta è stata annunciata al convegno “Rilevamento internazionale e la dinamica di pianeti extrasolari in transito“, presso l’Observatoire de Haute-Provence, Francia il 24 agosto scorso.
Redazione Inaf Media
Fonte INAF Media: http://www.media.inaf.it/2010/08/24/sette-pianeti-per-un-sole/