Conclusasi appena due giorni fa la breve riedition di “Sanremo Gran Casinò”, rimarrò ancora per sette giorni in clima di kermesse con il consueto mix di notti a far le ore piccole davanti al maxitelone in salotto su cui il video proiettore trasmette le immagini di Raiuno, commenti scritti in diretta durante le esecuzioni dei cantanti, battute al vetriolo, schede-voto e ore passate in compagnia di amici che magari vedo e sento solo una volta all’anno, ma che durante i giorni di Sanremo non mancano mai di farsi vivi perchè associano a me l’idea del Festival almeno quanto la associano a Baudo e Cutugno.
Sì sì.. lo so anch’io.. un sacco di voi odiano Sanremo, la sua insostenibile leggerezza nazional-popolare a base di spot televisivi e canzonette dimenticabilissime. Ma, come ho spiegato mille volte e come non mi stancherò mai di ripetere, per me il Festival è un’occasione per fare festa, stare in compagnia, per vivere una settimana fuori dal mondo, per ritrovare il me stesso che con Sanremo è cresciuto, e con esso anche tutte le persone che ogni volta in cui vedono un’immagine del Teatro Ariston non possono fare a meno di pensare a me, e all’aria da ridanciana osteria, di sano gruppo di gente che si vuole bene che, inevitabilmente, si torna a respirare a casa mia non appena parte la sigla…
A chi non sopporta Sanremo e tutti gli aspetti della peggiore Italia in esso rappresentati dò quindi appuntamento a lunedì prossimo. A tutti gli altri che, invece, canticchieranno e rideranno con me in questa settimana di passione, auguro di cuore Buon Sanremo 2012!