Sexual Parasite: Killer Pussy.

Creato il 02 ottobre 2015 da Flavio
Un gruppo di giovani in gita. Una macchina che finisce la benzina ed i cellulari che non hanno campo. Sono obbligati a scendere dal loro mezzo ed a proseguire a piedi in mezzo alla boscaglia. Dopo lungo camminare, dopo aver patito la fame, finalmente trovano un luogo dove rifugiarsi. Quella che sembra essere una vecchia centrale elettrica abbandonata, in realtà, nasconde un mistero. Qui è posto sotto ghiaccio il corpo di un'esploratice infettata da un parassita mortale. Un parassita che si nutre degli uomini con cui lei entra intimamente in contatto. I ragazzi la libereranno e con tutte le loro forze dovranno sopravvivere.
Tutto questo nel Giappone del 2004.

Giappone 2004. Nel panorama dei mediometraggi esce questo indecente capolavoro di Takao Nakano, che praticamente fa tutto lui tranne il recitare. Dal mondo degli AV giapponesi recluta due attrici, Sakurako Kaoru e Natsumi Mitsu, disinibite e "carismatiche" per far presa sul pubblico. A loro affianca delle vittime sacrificale ed un'idea che sarà ripresa in Denti di Mitchell Lichtenstein, commedia horror americana inutile del 2007, della donna mangiatrice di uomini, in tutti i sensi, ma non con la bocca.


Gli effetti speciali sono qualcosa di tremendamente ridicolo, il parassita responsabile è un guanto di gomma decorato come la testa di Godzilla, ma anche altamente geniale, quando il mostro si prepara a mangiare.


Dei sessanta minuti di durata, ovviamente, avendo materiale a disposizione, il regista non riesce a non incentrare la storia sulla fisicità delle sue donne. E per intenderci Sakurako Kaoru è Tifa di Final Fantasy dal vivo.


La realizzazione è spartana. Le location ridotte al minimo, l'incredibile (nel senso di poco credibile) foresta amazzonica e i tre o quattro interni dove i ragazzi tendono a morire come mosche. L'uso intenso del sangue è meritevole di nota. E' tanto, ma gustoso. Certe scelte nel suo utilizzo sono al limite delle sue proprietà fisiche, ma rendono bene l'idea.

Il regista (e tutto il resto) non si riparmia neanche una citazione per un classico dei B-Movie del cinema italiano. In una sequenza è possibille riconoscere la presenza della canzone Deep Down che venne, nel 1968,  utilizzata da Mario Bava nella colonna sonora di Diabolik, film da lui diretto.


Ovviamente non è un cult. Ovviamente non è un must. Decisamente ci vuole la maggiore età ed una propensione al ridicolo per vederlo, tendenzialmente in lingua originale sottotitolato od in inglese od in italiano. Sicuro che un'ora del proprio tempo da buttare su questo film ce la si può anche giocare. Se non altro per l'idea. Dai, su, premiate l'idea.

Titolo originale Kiseichuu: kiraa pusshii 


Lingua originale giapponese 
Paese di produzione Giappone 
Anno 2004 
Durata 60 min 
Genere orrore 
Regia Soggetto Sceneggiatura Effetti speciali Takao Nakano 
Produttore Hideaki Nishiyama 
Casa di produzione Total Media Corporation 
Fotografia Nobuhito Kisuki 
Interpreti e personaggi
Sakurako Kaoru: Mikage Ryoko
Natsumi Mitsu: Mari Akabane
Tomohiro Okada: Akira Yono
Tôgo Okumoto: Hiroshi Omiya