Sfogliando Il mistero e la scrittura

Da Marcofre

Il titolo completo è “Flannery O’Connor – Il mistero e la scrittura”. In copertina c’è una fotografia in bianco e nero della scrittrice statunitense che tiene in mano “Wise Blood”, il suo romanzo che in Italia è stato tradotto con “La saggezza nel sangue”.

Sono 100 pagine che racchiudono anche la prefazione di Antonio Spadaro, un gesuita che ho avuto occasione di ascoltare quando a maggio sono sceso a Roma per il Vatican Meeting Blog.
È compresa una buona bibliografia che segnala le migliori pubblicazioni, saggi o articoli (in italiano e inglese) dedicati a questa scrittrice.

Non si tratta di racconti, ma di un saggio sulla scrittura della O’Connor a cura di Elena Buia Rutt. Ho scritto “sulla scrittura”? Ho sbagliato, perché chi legge potrebbe immaginare di trovarsi di fronte a un libro che insegna cosa scrivere, o cosa NON scrivere.
Credo sia più esatto definirlo: un’indagine sulla narrativa di questa scrittrice.

Sei capitoli che pescano a piene mani dalle lettere, o dagli interventi della O’Connor, spesso chiamata a spiegare perché usasse il grottesco, la violenza nelle sue storie. Perché i suoi personaggi fossero sempre così brutali, o fastidiosi.

Ne riparlerò più avanti. Adesso devo terminare proprio “Tutti i racconti” della O’Connor, editi da Bompiani.


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