Voi credevate che stessi passando queste ultime settimane a poltrire e procrastinare eh.
E invece, varda qua cosa ti picchia fuori la Sfolli.
Numero una intervista su Genitori Crescono
Numero una storia su Aspettando la Cicogna
Numero un dottorato
Ovviamente io non ho fatto nulla: sono state le splendide Chiara e Barbara a spronarmi, ponendomi domande intelligenti e provocatorie la prima, e intrigandomi con la sua simpatia e la lucidita' del suo blog la seconda.
Leggeteli, se vi va.
Genitori Crescono non ha bisogno di presentazioni, perche' e' quel brillante racconglitore di idee e confronti che conoscete tutte
Aspettando la Cicogna lo raccomando che li si parla di eterologa, con le parole di tanti giornalisti che ne sanno e hanno il coraggio di scriverne. A me questo ha fatto quasi cadere dalla sedia, dalla tanta veemenza con cui annuivo e mi ci ritrvavo.
Il dottorato, invece, e' sempre quello: mica mi metto a farne un altro, visto che per il primo - e ultimo - ci son voluti giusto quei 7-8 anni. Se non che mi e' finalmente arrivato il sudato pezzo di carta che certifica che non e' stato tutto un sogno dolorante e surreale, ma che e' successo davvero.
E ora potrei anche raccontarvi delle tre volte in cui mi hanno rimandato la discussione, dei mesi di attesa, di come mi abbiano dato tante correzioni da fare, ma di come lo stesso identico lavoro - senza correzioni - sia stato pubblicato senza esitazione da una rivista internazionale tra le piu' importanti nel settore (eddai lasciate che me la tiri, almeno chiudo in bellezza :-) ), di come l'oggetto del contendere fosse proprio la statistica, che trattando numeri non dovrebbe essere un'opinione, di come la notizia che le correzioni erano state finalmente accettate dalla commissione mi sia arrivata quando Picca era nata da poche ore, e di come questo momento che attendevo da 8 anni il mattino dopo me lo fossi gia' dimenticato, tanto ero presa da Picca in tutto il suo splendore (e infatti il Gufo e la Iena lo scopriranno con grande perplessita' settimane dopo, per caso, in un frammento di conversazione buttato li).
Invece vi lascio questo, che mi pare che parli da solo. Da ora in poi, chiamatemi Frau ÜberProfessorin SuperSfolli (super si pronuncia "zupa", bitte)!