Tempo fa parlando dei miei esperimenti estivi con strani pesci, strani perchè non pescati nei soliti mari, accennai anche al persico africano, un grosso pesce di acqua dolce che cresce nel Nilo e nel lago Vittoria, dove fu introdotto negli anni '50.
Dico subito che non lo acquisterò mai più, preferisco di gran lunga filetti di merluzzo pescato nei mari del nord, e rinnovo la polemica che potrebbero essere specie adatte a sfamare le popolazioni africane piuttosto che affrontare lunghi viaggi per approdare nelle nostre pescherie.
L'unico vantaggio che hanno è il prezzo, se di vantaggio si può parlare quando manca invece la qualità.
Viene vantato di questi pesci il gusto neutro delle carni e qui obietto, che senso ha mangiare un pesce dal sapore neutro? Volete mettere il piacere di riconoscere la delicatezza della carne di una sogliola, lo spiccato sapore del merluzzo, la dolcezza del branzino? Senza contare le sostanze con cui sembra che li trattino per mantenerli appetibili alla vista.
Comunque, ormai lo avevo in frigorifero e decisi di cuocerlo in pasticcio, con cipolle, patate e cruschi.
Mio marito è stato clemente ma mi ha fatto chiaramente capire che... basta, meglio non ripeterlo mai più.
Aggiungo la ricetta per chi volesse in ogni caso cimentarsi con altro pesce (naselli, razze, coda di rospo, halibut).
Un caloroso saluto a tutti dall'isola d'Elba, per partorire questo post ci ho messo due giorni, partendo dal presupposto che mica posso partire in motorino alla ricerca di una zona con segnale, non so quando mi rileggerete. Bye bye!
-ricetta-
600 g persico africano
500 g patate
2 cipolle di Tropea
4 peperoni cruschi
1 uovo
formaggio grattugiato
sale, pepe
olio evo
Aggiungo alle cipolle i filetti di pesce e i cruschi spezzettati, lascio soffriggere a fuoco vivace per circa 8', poi condisco con un po' di sale e pepe.
Intanto scolo le patate e le schiaccio con la forchetta, aggiungo due cucchiai di formaggio grattugiato e l'uovo poi unisco
il pesce, mescolo bene e verso il composto in una teglia unta di olio.
Livello la superficie e inforno a 190° per circa 25'.
Se voglio servire lo sformato in modo elegante ne ricavo porzioni usando un coppapasta.