Sgombero rom Seravezza Forte dei Marmi: richiesta apertura casa accoglienza

Creato il 06 maggio 2014 da Yellowflate @yellowflate

Alla Prefettura di Lucca – Ufficio del Governo Territoriale

Prefettura di Massa – Ufficio del Governo Territoriale

Governo Italiano – Sottosegretario di Stato Graziano del Rio

Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unar – direttore Marco de Giorgi

Comune di Seravezza (Lu) Sindaco Ettore Neri

Comune di Massa Assessore alla Casa Mauro Fiori

Oggetto: richiesta apertura casa di accoglienza per emergenza umanitaria sul territorio

Gentili Amministratori e Rappresentanti del Governo Italiano,

stamani mattina la Questura di Lucca ed il Commissariato Polizia di Stato Forte dei Marmi, unitamente alla Polizia Municipale di Seravezza (Lu) ed ai Carabinieri hanno abbattuto le umili abitazioni di famiglie di etnia Rom all’interno dell’ex Camping Internazionale Versilia, sito in Via Vittoria Apuana/Via Sepe nel Comune di Seravezza (Lu).  Le Forze dell’Ordine hanno eseguito una ordinanza di sgombero del Sindaco di Seravezza Ettore Neri emanata antecedente alla data del 4 aprile 2014, giugno in cui è stata uccisa violentemente la sig.ra Maria Luana Mariani. Nel Campo Rom di Via Sepe vivevano alcuni dei quattro cittadini di etnia Rom arrestati il 2 maggio 2014 dalla Polizia Italiana e Rumena perché accusati di essere gli autori materiali o i complici dell’efferato delitto.

Stamani, nelle note pubblicate dalla stampa locale, viene giustificata l’operazione di sgombero collegandola ai fatti di cui sopra. L’Associazione Nazione Rom, che legalmente rappresento, contesta nel merito e nel metodo le azioni del Sindaco di Seravezza Ettore Neri: sgomberare intere famiglie da un campo, anche se abusivo, giustificando tale atto, come consequenziale all’arresto di 4 cittadini, significa far ricadere la colpa di un crimini commesso da alcuni individui su una intera comunitàQuesto è gravissimo ed inammissibile. Sarebbe come se l’intero popolo italiano fosse responsabile della morte del Giudice Falcone e di Borsellino perché un altro italiano, Totò Riina, ha fatto esplodere le loro auto massacrando scorta di Polizia compiendo una autentica strage.

http://www.lagazzettadiviareggio.it/cronaca/2014/05/ruspe-e-polizia-in-azione-smantellato-il-campo-rom-di-via-sipe/

http://www.versiliatoday.it/2014/05/06/questura-smantella-campo-rom-dopo-larresto-dei-presunti-assassini/

http://www.gonews.it/2014/05/06/al-via-lo-smantellamento-del-campo-nomadi-abusivo-in-versilia-ci-stavano-i-4-arrestati-per-la-rapina-omicidio-allanziana/#.U2w8qIF_v5Q

http://www.loschermo.it/articoli/view/63147

Questa logica ricorda le rappresaglie compiute dal Nazismo in Italia contro i partigiani che lottavano per la libertà, ricorda le logiche che hanno portato alla strage delle Fosse Ardeatine. Sono logiche di vendetta inaccettabili da chiunque, tanto più se mosse da rappresentanti dello Stato e dei Comuni. L’Associazione che rappresento è componente istituzionale del Tavolo di inclusione delle persone Rom, Sinti e Caminanti varato dalla Regione Liguria con delibera n. 1348, è componente del Tavolo di inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti della Regione Lazio, collaborando attivamente con UNAR e le Prefetture Uffici del Governo Territoriale per applicare territorialmente la Strategia di Inclusione varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012.

A seguito della grave emergenza umanitaria ho conferito personalmente, stamani e nel primo pomeriggio, con alti funzionari della Prefettura di Lucca, con la Prefettura di Massa e con l’Assessorato al Sociale del Comune di Massa con il quale esiste una relazione di collaborazione e lavoro condiviso. La soluzione che chiediamo potrebbe essere rappresentata dalla messa a disposizione, per un periodo utile ad affrontare l’emergenza, dei locali liberi e di proprietà del Comune di Massa individuati dalla delibera 212 del 4 aprile 2014 e di cui trasmetto link di riferimento.

http://servizi.comune.massa.ms.it/node/45447

Siamo ovviamente disponibili anche ad altre soluzioni suggerite dalla Prefettura di Lucca. Si chiede un riscontro urgente alla presente nota visto che la famiglie sono state private di tutti i loro averi, beni e cose: coperte, reti, indumenti, cibo.

In attesa di un riscontro, con cordiale sollecitudine

Marcello Zuinisi

legale rappresentante

Associazione Nazione Rom



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