La cottura al vapore è un metodo di cottura molto antico e di origine orientale, che permette di cuocere gli alimenti evitando di disperdere le loro sostanze nutritive soprattutto le vitamine e i sali minerali, nell’acqua di cottura preservandone così al meglio le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Il vapore, durante la cottura, è prodotto dall’acqua in ebollizione che forma nell’apposito contenitore un ambiente saturo di vapore che avvolge gli alimenti cuocendoli lentamente e mantenendo così integri anche il gusto, i sapori e i profumi.
Il grande vantaggio della cottura a vapore è che durante la cottura non è mai necessario aggiungere grassi agli alimenti e ciò permette di preparare piatti saporiti ma nel contempo con un basso apporto calorico e aiuta a mantenere basso anche l’indice glicemico dei patti. Se necessario i condimenti possono essere aggiunti a crudo.
Un altro vantaggio della cottura a vapore che in momenti come questo non è da sottovalutare, è quello del risparmio energetico: i tempi di cottura delle verdure e del pesce non sono mai superiori ai 15 minuti e la fiamma, quando il vapore è ben formato. può rimanere al minimo e può essere spenta qualche minuto prima del termine della cottura.
La cottura al vapore si effettua utilizzando appositi cestelli di acciaio a griglia o bucherellati posti sopra una pentola sottostante con acqua in ebollizione che non deve venire a contatto con gli alimenti ed è bene coprire il cestello con un coperchio per evitare dispersione di vapore.
Si effettua anche utilizzando una vaporiera in bambù, molto molto in uso nella cucina orientale, che si trovano in commercio anche a più piani sovrapposti per cuocere contemporaneamente pietanze diverse.