A seguito di diversi sopralluoghi nelle settimane scorse, in cui i carabinieri poterono appurare che l’officina veniva gestita da un itlaiano e da un marocchino, l’altro giorno le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire, scoprendo nell’esercizio innumerevoli irregolarità: attività illlecita di gestione di veicoli fuori uso e di rifiuti costituiti dai componenti delle auto stesse e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi sono risultati i reati più evidenti. Ma non è tutto. Anche l’immobile utilizzato per la piccola impresa sembra essere stato affidato senza regolare contratto d’affitto, mentre i veicoli trovati al suo interno erano tutti privi di targa ed hanno potuto essere identificati solo grazie ai numeri dei telai: verranno dunque sentiti i proprietari delle auto in questione affinchè spieghino perché abbiano portato lì i loro veicoli. Come se non bastasse, gravi irregolarità sono state scoperte anche per quel che riguarda l’energia elettrica all’interno dello stabile, proveniente direttamente da un palo della luce di via Crivelli e non da un regolare contatore.
I diretti interessati sono Enzo Caputo, 65enne, ed un cittadini marocchino di 40 anni assunto “in nero”. I due sono stati denunciati per furto aggravato di energia elettrica, per aver effettuato attività di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, totalmente sprovvisti di regolari autorizzazioni; per aver effettuato attività di gestione di veicoli fuori uso e di rifiuti costituiti da componenti degli stessi veicoli. I carabinieri hanno sequestrato le auto, le targhe rinvenute, l’abitazione e l’officina “fai-da-te2.