Shakespeare fu davvero Shakespeare, dicono

Creato il 02 aprile 2013 da Sulromanzo

La vera identità di William Shakespeare è un dilemma che tiene occupati studiosi ed esegeti di varia natura da secoli, in sostanza da quando il drammaturgo e poeta di Stratford-upon-Avon morì.
La stessa ricostruzione della sua vita è stata di qualche problematicità, essendo non molte le notizie certe, e tante quelle variamente desunte.

La “questione shakespeariana” ha conosciuto moltissime ipotesi, e una di queste, tra le più suggestive (o fantasiose?) conduce dritti dritti al nostro Paese. Con una certa insistenza, infatti, si è parlato di tre personaggi identificabili col Bardo: dal linguista siciliano Michelangelo Florio Crollalanza, al predicatore toscano Michelangelo Florio, fino al figlio di questi, John Florio, umanista naturalizzato inglese.

C’è da dire, però, che si tratta di ipotesi che mai hanno goduto di un riconoscimento “ufficiale”; tuttavia, hanno contribuito a infiammare, e non poco, gli animi di alcuni potenziali “concittadini” del geniale autore.

Recentemente, un gruppo di ventidue studiosi shakespeariani, tra i più eminenti al mondo, è giunto alla decisione di lavorare in team, allo scopo di produrre un contributo che rappresenti un passo fondamentale nell’affermazione di William Shakespeare come il vero autore dei drammi che gli vengono attribuiti, al di là di presunte o reali collaborazioni e oltre la natura composita degli scritti teatrali dell’epoca.

Che sia la volta buona perché polemiche infruttuose, campanilismi sterili, esaltazioni effimere e infinite dispute accademiche conoscano il termine?

In verità, non crediamo.

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