Shakespeare, un mistero tutto italiano
Creato il 01 ottobre 2011 da Filippovoyager
I suoi versi hanno fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo e continuano a riecheggiare da secoli, oramai. Delicati, duri e sublimi. Solo con tali aggettivi possiamo avvicinarci a definire i contorni dei versi di un poeta noto in tutto il mondo, versi che fanno sognare, ma che altrettanto celano un oscuro mistero. Se infatti essi sono chiari, palesi e capaci di farci sognare o di descrivere le gesta di personaggi leggendari, storici, meno chiara è la figura dello stesso scrittore di tali opere. William Shakespeare da secoli fa parlare di sé, ma senza che noi si sappia alcunché sulla sua vita, sulle sue origini, ed i versi che avrebbe scritto di proprio pugno che ci sono giunti a noi ancora intatti sono molti pochi. Ma chi era, per quanto noi conosciamo, Shakespeare, e soprattutto quali erano le sue origini? Cerchiamo di fare chiarezza e di mettere ordine tra le teorie che lo investono.
I misteri sulla sua figura riguardano anche i ritratti che sono a noi familiari. Ne esistono solo tre, di cui uno solo, probabilmente, è autentico. Perciò i dubbi formalmente riguardano anche il suo aspetto. Una figura, quindi, molto complessa e soprattutto dai tratti quasi spiritici, essendo un artista di cui si sa ben poco, di cui non si conosce il vero e proprio aspetto e le cui opere, per quanto leggendarie ed eterne non sono scritte di suo pugno; quelle che gli storici ritengono 'originali' sono appena quattordici, per cui rimangono anche i dubbi su chi fosse il vero autore di quelle opere. Se vogliamo però cercare di capire di chi stiamo parlando, dobbiamo allora cercare tra le sue origini; ed esiste una teoria rivoluzionaria, che lo vorrebbe, addirittura, italiano. Stando a numerosi studiosi William Shakespeare sarebbe esistito realmente, ma appunto le sue origini sarebbero da ricercare altrove e, come detto, in Italia con precisa collocazione in Sicilia, nella città di Messina; ma andiamo con ordine. Di Shakespeare conosciamo la data di nascita: 23 Aprile 1564, giorno di San Giorgio e festa nazionale inglese, una strana coincidenza. Shakespeare sarebbe quindi nato a Stratford upon Avon da John, un commerciante in pelli e Mary Arden, figlia di un proprietario terriero. A soli dieci anni fu costretto ad abbandonare la scuola, senza poter poi aver possibilità, se non a livello da autodidatta, di imparare molto, costretto a lavorare per cercare di soccorrere la famiglia che aveva grossi problemi economici. A ventun anni Shakespeare si trasferì a Londra, lasciando moglie e figli-tre, tutti battezzati con rito cattolico romano-ed intraprendendo da prima la carriera da attore, per poi passare a quella di drammaturgo. Il grande autore morì, stando ai dati a noi in mano, il 26 aprile 1616, ma alcuni storici, studiando la storia di un personaggio messinese dello stesso periodo, un tale Michelagnolo Florio. Questo sarebbe stato figlio di un tale Giovanni Florio, medico e pastore calvinista e di Guglielma Crollalanza, una nobildonna messinese. Sia la famiglia del padre che quella della madre avevano parenti sia in Italia che in Inghilterra e John, uno dei pareti oltremanica, era autore di alcuni sonetti, letterato e autore del primo dizionario Italiano-Inglese. Vi è poi Giovanni, parente della madre, che da anni vive in Inghilterra proprio, guarda caso, a Stratford upon Avon, la città natale di Shakespeare. Da qualche anno, poi, dopo il Concilio di Trento, si era reso obbligatorio registrare le nascite e le morti, ma molte persone avevano lo stesso nome e cognome, visto che in larga parte si trattava di assegnare lo stesso nome ai figli del parente più prossimo.
Cercare, però, traccie di una verità scomparsa sono incredibilmente difficili. Infatti Messina fu devastata da vari terremoti che hanno raso al suolo un qualsiasi possibile indizio. Ma, come detto, i Crollalanza ed i Florio avevano proprietà, e parenti, sia in Italia, che in Nord-Europa. I Florio, però, sarebbero stati ebrei e, con le leggi e le tolleranze dell'epoca, ecco che il padre di Michelagnolo, ebreo, ma sposato con una donna cattolica, riuscì per molto tempo, grazie alla propria professione, di rimanere a Messina. Qualche anno più tardi, però, la situazione divenne insostenibile e i Florio furono costretti a trasferirsi in Inghilterra nello stesso periodo in cui, stando a quanto si sa, Shakespeare sarebbe vissuto ed avrebbe scritto le suo opere.
Opere che, stranamente, sono quasi sempre ambientate in Italia. Opere in cui il suo piccolo borgo di nascita, Stratford on Avon, non viene mai citato, a dispetto di piccoli borghi italiani. Un fatto molto singolare se, stando alle fonti storiche, si pensa che William non avrebbe mai viaggiato in vita sua. Esiste, infatti, un periodo di cui non si sa niente su Shakespeare, e il "Giulio Cesare", va dal 1597 al 1602 in cui avrebbe fatto il posteggiatore dei cavalli fuori dai teatri di Londra; anni in cui si appassionò al teatro e dopo i quali avrebbe composto tre opere leggendarie: "Il mercante di Venezia", "Romeo e Giulietta"ed In questo periodo, casualmente, Michelagnolo Florio avrebbe vissuto a Padova, conoscendo, tra gli altri, Giordano Bruno, e quindi un pensatore molto più aperto di quelli che c'erano nella chiusa società inglese di quegli anni. Se, oltretutto, pensiamo alle ambientazioni di quei lavori ed al periodo passato proprio in Veneto, allora la somma risulta quasi banale. Michelagnolo, avrebbe quindi viaggiato prima in Grecia, poi in Spagna e, infine, a Londra, dove due Conti, quello di South Hampton e quello di Perbrowed. Qui, Michelagnolo, inizia a produrre opere teatrali e a dedicarsi al teatro, anche grazie al cugino John, come abbiamo visto.
Inizia, nello stesso periodo, a frequentare gruppi e società particolari, ove erano presenti molti letterati e a cui, così come si evince dai dati storici, avrebbe aderito lo stesso Shakespeare. Dai registri giunti fino a noi, però, il suo nome non compare; tuttavia, è presente quello di Michelagnolo Florio. Edmund, suo cugino, figlio di Michelangelo Crollalanza, lavora al Globe Theatre di Londra e lì, Michelagnolo, iniziò a lavorare, portando in scena i suoi lavori. Michelangelo commerciava in pellame, ma Edmud, a circa 10 o 11 anni, abbandonò gli studi e si trasferì, allora, a Londra con tutta la famiglia iniziando, come detto, la carriera d'attore. Il parallelo di questa vera storia, lo si ha con la biografia ufficiale di Shakespeare, che, proprio da Stradford, a 11 anni avrebbe interrotto gli studi, aiutando poi il padre nel lavoro. Edmund, però, molto poco istruito, morì di peste e, probabilmente, vi fu uno scambio di persona tra lui e Michelagnolo. Shakespeare, infatti, dal periodo in cui Edmud morì, iniziò a recitare sempre meno, e scrivere di più. Ed ecco spiegato anche perché, proprio come Shakespeare, se Edmund fosse morto, la moglie ed i figli sarebbero rimasti, proprio come decanta la biografia del poeta, a Stradford. Prendendo l'identità del cugino, inoltre, sarebbe stato considerato non più ebreo, ma inglese a tutti gli effetti.
Il nome, però, ha una nuova storia. Infatti, dopo la morte di Edmund, Michelagnolo avrebbe preso il suo nome e la sua identità, per poi cambiarlo con quello della madre, ma inglesizzato. Divenne, quindi, Guglielma Crollalanza: letteralmente William e Scrolla Lancia, cioè Shake Speare. Ovvero William Shakespeare.
Una persona, però, di nome William Shakespeare, è veramente esistita ed era parente, guarda caso, di Michelagnolo Florio; ma non avrebbe potuto possedere la vastità di conoscenze del cugino italiano, essendo nato e cresciuto in Inghilterra, senza viaggiare.
Qui si conclude questo nuovo viaggio, che è partito da una delle figure più importanti della Storia letteraria, fino a giungere ad una possibilità affascinante ed immortale. Affascinante ed immortale proprio come le sue opere.
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