Indipendentemente dalla rassicurante bravura di Andrea Franco, i suoi scritti sono sempre eccellenti, Shalim, Graphe.it edizioni, mi ha lasciata un’ inquietante domanda. La malvagità è propria dell’uomo, ma può la stessa evolversi esattamente come il genere umano? Era più terribile l’uomo del passato o l’uomo moderno riesce a superare gli orrori dei suoi antenati?
Shalim è una storia strana, eventi diversi si intrecciano in epoche lontane pur portando un filo conduttore distinguibile. Due le storie principali, il romanzo d’avventura e l’horror, nel mezzo Shalim, essere da proteggere e da cui proteggersi, capace di nutrirsi di odio e rabbia, che ieri come oggi trova nell’essere umano la sua principale fonte di sostentamento.
Shalim lo incontriamo in Sudan nel 1888, un luogo selvaggio che a tratti ricorda l’amato Indiana Jones, per prodezze e pericoli, qui è in gioco la sua stessa sopravvivenza, contemporaneamente, grazie a un salto temporale possibile solo nella migliore letteratura, lo incontriamo in Italia, nella nostra era, con il medesimo impeto e la stessa frustrante distruzione. Shalim ha ritrovato la via e viene attirato dall’orrore.
Come sempre, quando si tratta di racconti preferisco non svelare molto della trama.
Da leggere.
Titolo: Shalim
Autore: Andrea Franco
Casa Editrice: Graphe.it edizioni
Costo: 2,99
Anno: 2012