Shanghai è sparita in un mare di smog. E’ Venerdì pomeriggio e la capitale finanziaria della Cina è completamente avvolta da una cortina giallastra che copre lo skyline e riduce la visuale a meno di 10 metri. La concentrazione di polveri sottili nell’aria ha raggiunto 360 microgrammi per metro quadrato, un livello 14 volte più alto di quello raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Uscire di casa è sconsigliato, le autorità chiudono le scuole e centinaia di voli in partenza e in arrivo da Pudong International Airport vengono cancellati.
La situazione dell’inquinamento a Shanghai e’ solo la punta dell’iceberg. Il problema, causato soprattuto dalla combustione di carbone, è diffuso in tutto il paese generando enormi problemi di salute alla popolazione. Solo a Pechino – riporta il quotidiano South China Morning Post – le morti per tumore ai polmoni sono aumentate del 56% dal 2001 al 2010.
Nel tentativo di sminuire la gravità della situazione, i media locali di Shanghai, come il quotidiano nazionalista The Global Times, hanno offerto un’interpretazione diversa sull’inquinamento, oserei dire quasi Orwelliana. Alcuni articoli pubblicati durante il weekend cercano di dimostrare per esempio come lo smog sia benefico per il paese perché’ fortifica la difesa militare Cinese. Un articolo del Global Times, che sembra uscito dalle pagine di 1984, spiega “Lo smog può incidere sulla salute e sulla vita quotidiana delle persone… ma sul campo di battaglia, può servire come vantaggio difensivo nelle operazioni militari”. L’articolo del quotidiano di Shanghai prosegue spiegando come le microscopiche particelle che inquinano l’aria possono interferire con i radar e deviare le traiettorie dei missili e racconta che durante la Guerra del Kosovo i soldati iugoslavi bruciavano le gomme delle macchine per ostacolare attacchi aerei della NATO.
Al di là della retorica, l’inquinamento è realmente diventato un problema fondamentale per Shanghai e per la Cina in generale e potrebbe minare lo sviluppo economico e industriale del paese. Infatti, se il governo continuerà a sottovalutare l’importanza delle polveri sottili, il futuro del grande Dragone potrebbe essere molto più grigio del previsto.