Il peggio però è che nell'acqua che allaga il negozio si aggirano due enormi squali che sono anche molto affamati.
Sbaglierò ma in quanto a squalologia ed affini la parola definitiva fu posta da Spielberg col primo film che trattava l'argomento, quel Lo Squalo che ha terrorizzato e continua a terrorizzare intere generazioni di cinefili.
Io poi ho un affetto particolare per un film come L'orca assassina perchè è un bel ricordo di una delle prime visioni al cinema accompagnato da mio padre e poi anche perchè a distanza di anni mi sembra ancora un gran film anche oltre l'effetto nostalgia con quel suo giocarsi così sentitamente la carta ecologista .
E poi vuoi mettere la scena in cui l'orca fa a pezzettini piccoli piccoli uno squalo bianco gigantesco? Un messaggio al film di Spielberg?
Shark 3 D ( che qui da me al cinema hanno proiettato solo in 2 D ) è l'ultimo di una lunga serie di film su squali e mostri acquatici in genere. A differenza dei colleghi di genere, tutta roba realizzata con i piedi che al massimo può aspirare alla cable tv americana, qui c'è l'aggravante di un budget consistente per un cinema come quello australiano che non ha i fondi di quello hollywoodiano.
Anche se non si sa dove lo abbiano speso questo budget perchè visivamente non sembra così ricco , non è neanche avvicinabile a una media produzione hollywoodiana.
Il film non porta nulla di nuovo al genere, l'unica ideuzza a parte l' unione tra tsunami e squali è quella di confinare il terrore subacqueo in un supermercato calcando così la mano sulla sensazione di claustrofobia che può dare uno spazio chiuso ermeticamente e che si sta riempiendo progressivamente d'acqua.
La regia del per me sconosciuto Rendall cerca di vivacizzare il tutto ma direi che l'impresa non è riuscita: tutto ha l'acre sapore del deja vu, ci si limita a fare il compitino sfruttando idee già messe in campo da altri.
Il 3 D non è pervenuto perchè come detto al cinema da noi è stato proiettato rigorosamente in 2 puzzolentissime dimensioni, nonostante il titolo.
Apprezzabile il tentativo di infondere un po' di ironia ( almeno quella! ) ma è veramente una goccia d'acqua in mezzo a un mare di incongruenze ( vogliamo parlare delle macchine sommerse dall'acqua che dentro sembrano essere a tenuta stagna come quella dei due fidanzati che stavano facendo cose nel parcheggio del supermercato?).
Shark 3 D è una trashata di quelle brutte soprattutto perchè questo trash è assolutamente involontario.
E però mi si deve spiegare la sua presenza ( fuori concorso , ci mancava solo che lo facessero concorrere per il Leone d'oro ) al Festival del Cinema di Venezia.
Squali in laguna o la longa manus della raccomandazione da parte del potente di turno?
( VOTO : 3,5 / 10 )